BLACK WIDOW
V Saga
(A tribute to Matrix … )
I’m Different

di Ellen

 


-Ho sempre pensato che Black Widow avesse dei gusti un po’ particolari in materia di sesso, ma … mai fino a questi punti!-
Joe lo guardò interdetto e poi, sospirò pensieroso …  -Forza andiamo … -
Jet aggrottò la fronte … -Dove?-
-Là dentro!-
-Là dentro?!- chiese incredulo … -Tu sai che genere di locale è quello?-
-Sì! … più o meno … -
-Tu non hai la faccia da quel tipo di locale!- gli fece notare divertito …
-E quindi? Non posso entrarci?-
-No, no! Per carità! E’ solo che … mi sbaglio se dico che non ci sei mai entrato in vita tua?E che non sai minimamente cosa accade in quel genere di locali?-
Sbuffò … -No! E’ vero! Non ci sono mai entrato! Ma posso immaginare! Non sono mica nato ieri!-
-Ah, ah … -
-Quindi? Andiamo?-
-Sei proprio sicuro di voler entrare là dentro e … scoprire cosa fa?-
-Ecco … io … -abbassò lo sguardo … confuso e indeciso sul da farsi …
-Joe … io, se fossi in te, non lo vorrei sapere … - concluse guardandolo in volto … -Inoltre, è stato già un grosso errore seguirla … non avremmo dovuto! Lo sai! Non solo per un fatto di correttezza nei suoi confronti, ma anche per te stesso … ti fai solo del male a fare così … -
-Eppure, anche tu, mi sembravi curioso di sapere dove sparisse, dall’oggi al domani, senza dirci nulla!-
-Certo! E non lo nego! Ma non tanto da  pedinarla per scoprire dove va!-
Scosse la testa, non prestando troppa importanza alle sue parole … -Entriamo. Ci deve essere sicuramente una spiegazione. –
-Sicuramente! E’ solo che secondo me, non ti piacerà!-
-Probabile, ma voglio sapere perché sparisce per dei giorni e perché viene proprio qui … - si voltò a guardare il locale e la sua insegna …
Hot Baby …
-So che potrebbe non piacerti la mia risposta, ma mi sembra chiaro perché venga qui! Sai come la penso io in materia! Uomo e donna non sono poi, così differenti … e anche loro hanno istinti come noi! Senza considerare che Black Widow non dà proprio l’idea di essere frigida! Anzi, direi tutto l’opposto!-
-Non ho mai pensato che fosse frigida o asessuata, ma perché venire in questo genere di locale?-
dB Rider alzò un sopracciglio contrariato … cercando di capire se, veramente, non ci arrivasse o semplicemente non ci volesse arrivare …
-Ma mi hai sentito prima?!-
-Riferito a cosa?-
Chiuse gli occhi, scuotendo la testa esasperato … -Cosa c’è che non va in te?! Capisco che sia dura accettare che lei preferisca soddisfare i propri desideri con un perfetto sconosciuto che con te, ma fattene una ragione!-
Lo incenerì con lo sguardo … -A me non importa proprio niente con chi soddisfa i suoi desideri!-
-Sì, certo … come no! – lo sbeffeggiò … -Ma se quando hai saputo di Apollo ne hai fatto una tragedia greca!?-
-Non è vero! E comunque, ora cosa centra con questa storia?! A me non interessa quel lato della sua vita! Per me può fare quello che vuole! Io voglio solo sapere perché viene qui!-
-Spero almeno che questa storiella tu la stia raccontando a me e non anche a te stesso! Perché sennò fra poco ti ricoverano all’istituto di sanità mentale!-
-Non sono pazzo!E smettiamola di perdere tempo ed entriamo!- disse avviandosi con passo nervoso verso l’entrata …
Jet sospirò esasperato, ma alla fine lo seguì … -Poi però, non venirti a lamentare e soprattutto non venirmi a dire che non te lo avevo detto!-
-Sì, va bene. E ora taci.-
Suonarono alla porta e, un attimo dopo, lo spioncino si aprì …
-Parola d’ordine?- gli chiese la voce maschile al di là della porta …
Joe si irrigidì e guardò smarrito verso l’amico che, senza scomporsi e con espressione sufficiente, si avvicinò alla porta e sussurrò al richiedente … -Pleasure. –
L’uomo li scrutò un attimo e poi, aprì la porta facendoli entrare …
-Prego … in fondo al corridoio e poi a destra . -
-Ok, grazie amico . –
Così, i due ragazzi seguirono le indicazioni del buttafuori  e andarono verso la vera entrata del locale …
-Scusa Jet … non per farmi i fatti tuoi, ma come facevi a sapere la parola d’ordine?-
-Ti ho fatto entrare, no? Allora taci e fatti i fatti tuoi. – rispose categorico.
Nel frattempo però, erano arrivati nella sala del bar e degli spettacoli …
Joe si guardò turbato attorno …
Luci soffuse …
Musica di sottofondo …
Profumo d’incenso …
Signorine vestite solo in biancheria ,stranamente, raffinata e di un certo livello che si aggiravano su tacchi a spillo, portando vassoi pieni di cocktail e calici di champagne …
-Forza, andiamo ad accomodarci … che qui, in piedi come due idioti, non ci facciamo proprio una bella figura.- disse dirigendosi sicuro verso un tavolo laterale, passando accanto ad alcune signorine che lo guardarono sorridenti …
Shimamura si infilò le mani in tasca e, agitato, lo seguì …
Che diavolo vieni a fare in un locale come questo?
Si accomodarono e un istante dopo, una bella ragazza mora dai capelli lunghi e mossi, vestita solo con un striminzito completino in seta nero, reggicalze abbinato, calze a rete e tacchi a spillo si avvicinò a loro …
-Guarda chi si vede … - gli sorrise …
-Salve Amber … - mugolò a bassa voce, sotto lo sguardo sconvolto dell’altro …
-Stasera sei venuto in compagnia?- disse lanciando uno sguardo lascivo in direzione dell’amico …
-Sì … purtroppo sì … -
-Uhm? Perché purtroppo?- chiese avvicinandosi a Joe e passandogli sensualmente una mano sul collo …
-Amber fai la brava … e non traumatizzare Joe che non è abituato a questo tipo di locale!-
-Quindi … ti chiami Joe?- gli chiese, mettendosi licenziosa e sfacciata a sedere sulle sue gambe …
-Ehm … sì … - balbettò stordito … non tanto per la signorina quanto per la situazione a cui non era abituato …
-Amber … - la richiamò l’altro con tono severo  … - … su, fai la brava e portaci qualcosa da bere.-
-Ok … mai poi, posso restare a farvi compagnia?-
-Va bene, ma adesso portaci da bere!-
Sorrise soddisfatta e, un attimo dopo, si alzò, chiedendo loro cosa volessero …
-Portaci qualcosa di forte … anzi, per lui, la cosa più forte che hai e per me una vodka con gin .-
-Il tuo amico deve dimenticare per caso un grosso dispiacere d’amore? – chiese curiosa …
-Non proprio … ma a breve sì. –
-Ok … tra un attimo sarò qui! Pronta … a consolare entrambi!- concluse maliziosa, andandosene sculettando verso il bar …
-Perché hai detto così?- lo squadrò …
-Perché a breve sarà così … fidati. - lo guardò con sguardo serio … -Io te l’avevo detto di non venire a cercare risposte che potevano ferirti, ma tu non mi hai voluto ascoltare … quindi, è meglio se prendi almeno un po’ di forza liquida … -
Il ragazzo si incupì … -Jet … tu sai perché lei viene qui, vero? –
-A dire il vero … posso immaginare … -
-E quello che puoi immaginare …  ha veramente a che fare con certe perversioni sessuali?-
-Non posso escluderlo del tutto, ma probabilmente è tutt’altra cosa … -
-Quindi tu sapevi fin dall’inizio?- gli chiese ferito …
-Se intendi dal momento in cui l’ho vista entrare qua dentro … beh, sì … -
-Allora dimmi il motivo per cui lei è qui!-ringhiò alterato …
-Bevi … e poi, ne parliamo … -
-Eccomi qui, con i vostri cocktail! – esordì la bella mora, posando il vassoio con i drink sopra il tavolo e poi, servendoli e mettendosi di nuovo, senza grandi complimenti, a sedere in braccio a Joe … -Allora?- gli passò un dito sulle labbra … -Parlami delle tue pene d’amore … potrei aiutarti … in genere, sono molto brava a capire il cuore delle donne e a risolvere i problemi dei miei ospiti … -
-Ti ringrazio, ma non ho alcun problema e –
-Ancora per poco, però.- sentenziò duramente Black Widow, piazzandosi davanti al loro tavolo con espressione minacciosa ...
-Black Widow? Tu qui?  – chiese la ragazza, osservandola perplessa …
-Amber, alzati subito da lì e fila via. Adesso.- ringhiò furiosa, incenerendo con lo sguardo Shimamura …
-Ok … - ma prima di alzarsi, gli avvicinò la bocca all’orecchio e gli sussurrò … -Credo proprio che quel drink ti servirà  … ma che non sarà sufficiente, se c’è di mezzo lei … - si alzò quindi in piedi e le passò accanto, dicendole … -Non essere troppo cattiva con quei due … di tipi come loro, ce ne sono pochi … -
Françoise restò impassibile alle sue parole e appena si fu allontanata, chiese loro delucidazioni …    -Quindi? Che ci fate voi due qui? –
Jet mandò giù metà drink, probabilmente per farsi coraggio … -Rilassati Black Widow … volevamo solo divertirci un po’ … guardando qualche spettacolo! … niente di che! Normale uscita tra uomini!-
-Pensi veramente di prendermi in giro così spudoratamente?-
-Uhm … sì!-
Gli si avvicinò, prendendolo per il bavero della camicia … -Portalo subito via da qui. E tu, vattene con lui. E non ti far vedere mai più da queste parti. Mi hai capito?-
-Hey! Calmati!- le disse, liberandosi infastidito dalle sue mani … -Questo posto è pubblico. E noi, siamo dei semplici clienti. Niente altro. –
-Non dire idiozie. E il fatto che tu possa solo pensare che io ci possa credere, mi fa infuriare. –
Ma prima che le potesse rispondere, inaspettatamente, intervenne Joe con tono nervoso … -Perché dovremmo andare via? E perché tu sei in un posto come questo?-
Lo guardò cupa … -Non sono cose che ti riguardano. E adesso, andatevene . –
-E se non volessimo farlo? Che faresti? Ci butteresti fuori tu di peso?-
-Sì.-
-Allora provaci. – le rispose a muso duro …
La ragazza lo guardò arrabbiata, stringendo i pugni per il nervoso … -Fate come diavolo volete. – ed irritata se ne andò via …
Di tutta risposta, visto che non aveva avuto un responso ai suoi quesiti, lui si alzò e la inseguì, lasciando Jet solo al tavolo a bere …
-Aspetta, Black Widow! – la chiamò, facendosi strada tra la folla del locale mentre lei faceva finta di non sentirlo … -Black Widow!-
Lei si fermò improvvisamente e poi, si voltò furente verso di lui … -Cosa vuoi?-
-Voglio una spiegazione! Perché sei qui?-
-Te l’ho già detto. Non sono cose che ti riguardano. E adesso, vai al diavolo. – fece per andarsene, ma lui glielo impedì, afferrandola per un braccio ed attirandola così vicino a sé che i loro corpi aderirono in maniera indecente … togliendole il respiro e la capacità di reagire …
Joe deglutì nervosamente … guardandola confuso e  colpevole … -Ecco … io … non volevo … - e per paradossale che fosse, anche se era cosciente di doverla lasciare subito, non riusciva a staccarsi da lei, continuando a tenerla sfacciatamente tra le sue braccia …
Dopo alcuni attimi di smarrimento, Françoise si riprese finalmente dal suo piccolo shock e, turbata, si liberò in malo modo … andandosene via, senza dire una parola …
Shimamura però, non demorse e la seguì nuovamente … -Black Widow … perdonami … non volevo … credimi … - le disse con tono contrito, seguendola ad una certa distanza per non correre il rischio di sfiorarla, neanche disgraziatamente … -Non volevo infrangere la promessa che ti ho fatto … credimi!-
Ad un certo punto però, quando si ritrovarono in una sorta di corridoio con delle porte, in una zona più appartata del locale, lontano dalla folla, lei si fermò … -Jet è stato un idiota a portarti qui. Non avrebbe dovuto farlo. – si voltò a guardarlo … -Vattene … dammi retta . –
-Perché? … per quale motivo non doveva portarmi qui? E perché invece tu, conosci questo posto così bene?-ma appena finì di farle quelle domande, una delle porte laterali si aprì e vi si affacciò una ragazza dai capelli a caschetto castani, vestita con una sorta di veste da camera …
-Allora, avevo sentito bene … eri proprio tu, Black Widow … - disse la giovane, sorridendole dolcemente …
-Sì … arrivo subito … -
-Va bene … ti aspetto, ma … - guardò Joe con aria divertita … - … è curioso vederti parlare con un uomo … soprattutto qua dentro … devo forse preoccuparmi Black Widow? –
Imbarazzata per quella sua osservazione, mormorò a bassa voce … -No. Assolutamente . -
La ragazza però, sembrò leggermente scettica … ed uscì dalla stanza, avvicinandosi a lei e prendendola sotto braccio … -Dici davvero? Eppure, il tuo tono avrebbe detto altro … e anche il suo non era da meno … -
Françoise si spazientì … -Cath, vai in camera. Ti raggiungo a breve.-
-Uhm … come vuoi, ma se è fidato … per me va bene se viene anche lui … - concluse, dandole un bacio sulla guancia e poi, andandosene via …
Joe sgranò gli occhi e impallidì …
… non che non fosse di ampie vedute, ma tutti tranne lui?!
Lei notando subito la sua reazione e comprendendo cosa gli fosse passato per la testa, lo guardò turpe e lo afferrò infastidita per uno dei risvolti della giacca, trascinandoselo nella stanza dove era sparita l’altra, come se fosse un peso morto …
Appena richiuse la porta, si voltò a guardarlo con espressione stizzita … -Sei solo un idiota. –
Nel frattempo, Cath si era messa comodamente seduta su una bella ed elegante poltrona, con le gambe accavallate … osservandoli in silenzio …
-Ti avevo detto di andartene! Perché non mi ascolti mai? –
Lui la guardò turbato e interrogativo …
-Ma cosa diavolo devo fare con te? Maledizione!- inconsciamente, alzò la voce …
-Black Widow … calmati … non è successo nulla!-intervenne all’improvviso Cath … -Se è fidato … va bene! Te l’ho detto!-
-No, non è questo! E’ che lui non mi ascolta mai! Quando invece dovrebbe farlo!- ringhiò furente ...
Dal canto suo, Joe continuava a non dire una parola …
-Magari, ha le sue buone ragioni … - le suggerì, facendola innervosire ancora di più …
-Ne dubito! E’ solo un idiota!-
Sospirò … -Ok … ma adesso calmati … -si alzò in piedi e si avvicinò a lui … -Mettiti a sedere … è una storia lunga … -
E meccanicamente, quasi fosse un automa , si mise a sedere su una delle poltroncine, senza aprire bocca …
-Bene … - gli sorrise … -Io sono Catherine … detta Cath … e sono la padrona di questo posto … -
Annuì, ancora incapace di parlare …
- … e intima amica della nostra Black Widow … -
A quella sua affermazione però, il ragazzo si irrigidì … e a lei, sfuggì una risatina divertita, comprendendo il fraintendimento …
-Ma non in quel senso … tranquillo!- appena lo vide rilassarsi, continuò … - Siamo amiche nel senso del termine e non amanti! –
-E’ inutile. E’ solo un’idiota. – aggiunse l’altra nervosamente …
-Black Widow, smettila!- la riprese … -Non vedi che lo hai traumatizzato?! –
-No, te lo assicuro! Lo traumatizzerò dopo, quando l’avrò picchiato!-
-Sì, certo! Ora però, fammi finire!- scosse la testa divertita … -Dove eravamo rimasti? Ah, sì … che noi siamo amiche e non altro! E che io sono anche la sua informatrice segreta … -
A quelle parole, tornò improvvisamente lucido … -Informatrice?-
-Sì … con vuoi uomini, certe cose, funzionano meglio di un siero della verità! -
-Quindi … - azzardò, ripresosi leggermente dal trauma subito … - …  questo posto non è quello che sembra …  –
-Beh, non proprio … questo posto è anche quello, ma non solo. – si rimise a sedere sulla poltrona … -Io e Fra- si interruppe bruscamente, guardando l’amica preoccupata per la gaffe fatta …
-Non ti preoccupare Cath  … è tutto a posto.  Lui conosce il mio vero nome. –intervenne, tranquillizzandola e avvicinandosi a lei …
Annuì e poi, continuò … -Io e Françoise … ci siamo conosciute quasi sei anni fa … quando lei, mi salvò da un cliente non troppo gentile … che, quando mi rifiutai di fare quello che voleva, decise di picchiarmi e di obbligarmi a sottostare al suo volere … - abbassò gli occhi … - … lei arrivò appena in tempo, prima che … - si fermò … - … ecco, mi salvò la vita e mi soccorse … mi portò nel suo rifugio e curò le mie ferite … sia quelle fisiche che quelle interiori e … se oggi sono qui ed ho creato questo posto, dove ospitare e togliere dalla strada e dalle mani di sporchi aguzzini, povere ragazze sfortunate è solo merito suo … -
Joe restò ammutolito …
-Sei anni fa … - aggiunse inaspettatamente Black Widow … - … in un mio viaggio verso Takamatsu in Shikoku, mi fermai qui a Kyoto e mi imbattei, fortunatamente, in Cath … che mi raccontò la sua storia e per quale motivo fosse finita per la strada e … insieme a lei, decidemmo di creare un luogo dove poter accogliere ragazze sole e in difficoltà … in modo da toglierle dalle mani di sfruttatori e malintenzionati e volendo, farle ricominciare da capo … -
-Sì … qui le ragazze sono libere di fare quello che vogliono … nel senso che ognuna è libera di scegliere in che modo fare compagnia ai clienti … se solo parlando … bevendo … ballando … oppure in altri modi, ma senza che nessuno le obblighi a fare ciò che non vogliono … Se decidono di andare oltre con un cliente è solo perché lo vogliono loro, ma non ne avrebbero comunque bisogno … con le entrate degli spettacoli, del servizio bar e quello di compagnia ai tavoli  riescono ad avere dei buoni guadagni … tanto che, in molte, appena si sono messe da parte una bella somma se ne vanno per rifarsi una vita … -
-Ma allora, perché questo posto ha questa fama se  … -
-Perché alcune ragazze lo fanno perché lo vogliono e sanno che, stando qui, sono protette e non rischiano di finire picchiate a morte per strada … e poi, comunque, qui decidono loro con chi … come e quanto … e se un cliente le infastidisce viene automaticamente buttato fuori. Senza la possibilità di tornare. Inoltre … - inspirò … - le ragazze sono molto belle e attirano sempre clienti di vari tipi … da gente facoltosa e ricca, quali dirigenti, avvocati, medici e così via … a gente che ha parecchi appigli in vari ambienti e contesti … e spesso capita che molti di loro, sotto l’effetto dell’alcol o in altre situazioni … tendano a parlare e a rivelare parecchie cose riservate … -
-Parecchie cose riservate? … che intendi?-
-Sì … spesso, veniamo a conoscenza di informazioni segrete … tipo qualche partita di droga particolare … qualche omicidio programmato … oppure ancora qualche truffa o … anche semplicemente, sapere dove si nasconde qualche ricercato o … qualche guerriero che non si vuol far trovare … -
Rifletté un attimo sulle sue parole e, sfortunatamente, comprese …
-Allora, è qui … che vieni a sapere dove si nascondono i tuoi obiettivi … - disse rivolgendosi a Black Widow che, dal canto suo, restò in silenzio, confermando  il suo pensiero …
Intenzionato però a saper tutto, nonostante il suo sconvolgimento, lui continuò … -Perché … però, rimani anche diversi giorni qui?-
-Beh, ecco … - parlò Cath per lei … - … certe volte, rimane qui a darmi una mano con le nuove arrivate … che spesso, purtroppo, sono in brutte condizioni e io, da sola, non riuscirei a curare … -
-Capisco … - disse con voce assente e volto stravolto, restando fermo a sedere … -Scusate … è meglio che vada adesso … - disse all’improvviso, alzandosi e ritornando da Jet che lo stava aspettando pazientemente ancora al tavolo …
Shimamura si mise frastornato a sedere … guardò un attimo il proprio cocktail  intatto e poi, lo prese e ne mandò giù una bella quantità …
-Hai saputo quello che volevi sapere?-
Lui inspirò profondamente, sentendo la gola bruciare per l’alcol … -Sì … -
-E adesso, sei contento?-
Joe non rispose, ma finì di bere il suo cocktail … esordendo poi, in modo insolito … -Che ne dici se chiamiamo Amber e ci facciamo portare altri due cocktail? –
dB Rider alzò un sopracciglio … -L’alcol non ti fa stare meglio, lo sai … -
-Ma io ho bisogno di bere e … - abbassò mesto lo sguardo … - … di non pensare almeno per le prossime ore ... -
-Ok … come vuoi … - si voltò verso il bar a cercare con lo sguardo Amber … ma la ragazza, che aveva visto già il giovane tornare in pessimo stato al proprio tavolo e mandare giù il drink precedente come fosse stato acqua, si era già incamminata verso di loro …
-Quindi? … altro giro?- disse prendendo i loro bicchieri …
-Sì … -
-Come prima?-
-Fai te … -
-Va bene, ma … - guardò negli occhi Joe … - … nessun drink, per forte che sia, riesce a colmare le ferite d’amore … mi spiace … - il ragazzo non rispose e lei si allontanò per andare a prendere il nuovo ordine …
Dopo un lungo minuto di silenzio, in cui aveva tentato di raccogliere i propri pensieri, gli chiese finalmente delucidazioni … -Perché volevi sviarmi con quei discorsi? –
-Perché non potevo esserne certo … e perché intuivo che qualunque fosse stata la verità … ti avrebbe ferito … -
Annuì …
-Come ti senti?-
-Domanda di riserva ? -
-Ok … allora, fai finta che non ti abbia chiesto nulla … -
Pochi minuti dopo però, Amber tornò con i loro drink …
-Ecco … a voi … - posò un bicchiere davanti a Jet … e due davanti a Joe …
Lui la guardò interdetto … -Uno era troppo poco? Mi vedi così male Amber?-
Lei sorrise … -Cocktail  rosso … resti nel paese delle meraviglie e vedrai quanto è profonda la tana del bianconiglio … Cocktail blu … fine della storia : domani ti sveglierai in camera tua e … crederai quello che vuoi … scegli … -
Gli sfuggì una risatina amara … -E io che pensavo che Matrix fosse solo un film e non realtà … -
-Credi ciò che vuoi … e scegli . - concluse sostenendo il suo sguardo con espressione sicura …
Shimamura guardò i due bicchieri e poi, allungò la mano verso quello blu …
Lei restò in completo silenzio, osservandolo …
Afferrò il bicchiere e lo guardò …
Fine della storia …
Lo avvicinò alle labbra, pronto a berlo quando, all’improvviso, si fermò e lo ripose, prendendo subito quello rosso …
-Ho cambiato idea … voglio vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio … - e senza esitare oltre, lo mandò giù tutto d’un fiato …

Inspired by
Hi Suhyun’ s  “ I’m Different”

 

Profumo

 

-Qualcuno che vuole vedere me?- chiese stupita, guardando l’ora sull’antico orologio a muro che batteva appena le otto del mattino … -E non ti ha detto il nome?-
-No, signorina Catherine … ma credo di averlo già visto qua … -
-Quindi, è un nostro cliente?-
-Beh, penso di sì … -
-Ok … allora, fallo accomodare … -
Appena lo vide entrare, rimase un attimo sorpresa …
-Ciao Catherine … ti ricordi di me, vero?-
Sorrise … -Sì, certo … accomodati pure Joe … -
Con gesti leggermente nervosi, il ragazzo si mise a sedere davanti a lei …
-E’ un piacere rivederti ... ma qual buon vento ti porta qui? … in particolare a quest’ora del mattino?-
Inspirò, facendosi coraggio … -Ecco … io, se per te va bene, vorrei dare una mano qui … -
-Ti riferisci al locale?- alzò un sopracciglio …
-Sì … o meglio … vorrei aiutarvi con il vostro progetto … almeno come posso … -
-Ah … - restò un attimo in silenzio, osservandolo …  –Black Widow lo sa?-
-No … -
-Uhm … capisco … - lo scrutò un attimo e poi, gli sorrise nuovamente … -Per me va bene … abbiamo sempre bisogno di un aiuto qui! Quindi, accetto molto volentieri!-
-Perfetto! Allora … da dove comincio?-

 

-Che ne dici se, intanto, ti cimenti in preparazioni galeniche?-
-Sì! Volentieri! Cosa devo preparare?-
Catherine guardò un foglio sul tavolo, con alcuni appunti dell’amica … -Guarda … - glielo porse … -Questa è la lista di farmaci necessari all’infermeria che ha fatto ieri Françoise … comincia da questi! E poi, vediamo!-
-Mi metto subito all’opera!-
Bussarono alla porta del piccolo laboratorio, allestito per necessità nel retro del locale ..
-Avanti!-
-Cath … Scusa, se ti distu- guardò il ragazzo incredula … -Joe?!-
-Ciao, Amber !-
La ragazza, felice di vederlo, gli corse incontro, gettandogli le braccia al collo e dandogli un sonoro bacio sulla guancia!
-Joe, che bello rivederti!-
Leggermente in imbarazzo, per via dello sguardo interrogativo ed inquisitorio di Cath, si irrigidì e la allontanò nervosamente da sé, farfugliando … -Sono anche io felice di rivederti … Amber … -
-Come mai da queste parti? Che ci fai qui?- chiese allegra …
-Sono venuto a dare una mano … -
-Qui, al locale?-
-Beh, non proprio … direi più con il progetto di Catherine e Black Widow … -
Inclinò la testa da un lato, scrutandolo perplessa … -Ma Black Widow non ne sa nulla … -
-Per il momento, ancora no. Ma presto provvederò a farlo.- intervenne l’altra …
-Ah … - guardò prima lui … e poi lei … -In bocca al lupo ad entrambi, allora! Non avete assolutamente indovinato il giorno migliore!- concluse incrociando le braccia al petto e scuotendo la testa …
-Perché? – chiese preoccupato …
-Beh, ecco … è per via della nuova arrivata … - abbassò lo sguardo …
Cath sospirò … -Sta così male, Amber? –
-Sì … purtroppo Black Widow è molto preoccupata … ed io, ero venuta a cercarti proprio per questo motivo … -
-Black Widow ha bisogno di me?-
-Sì … -
-Ok … allora, vado subito … - guardò Joe … -Tu rimani qui e … poi, vediamo … ok?-
-Sì, tranquilla … -
E senza aggiungere altro, a passo svelto, uscì dalla stanza …
Amber rimase a fissarlo, divertita … -Quindi … eri proprio convinto di vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio !-
Annuì …
-Ottimo, ma … per davvero … non credo che tu abbia scelto il giorno migliore … -
-Sta così male quella ragazza?-
-Sì … purtroppo, è una delle brutte storie … -
-Che vuoi dire?- le chiese mettendosi intanto a lavoro …
La ragazza si mise a sedere su uno sgabello … -Beh, ecco … qui, arrivano tante storie … tante situazioni … le meno brutte … parlano di violenza e sfruttamento … e portano addosso lividi … tagli e qualche volta fratture … le più brutte, invece … oltre a quello appena detto, parlano anche di sevizie di ogni genere e di abusi … -
-E … quest’ultima storia … è così?-
-Sì … - sospirò tristemente … - … da quello che abbiamo capito, quando io e Black Widow l’abbiamo soccorsa l’altra notte, la ragazza era obbligata dal fidanzato a prostituirsi e a drogarsi con lui e se lei si rifiutava, la seviziava … - si strinse nelle braccia … - … era piena di bruciature su tutto il corpo … il bastardo, l’ultima volta, per punirla, aveva deciso di usarla come portacenere e  spegnere su di lei i mozziconi delle sigarette e … - si fermò … aveva le lacrime agli occhi … - … io non so come possano esistere mostri simili … -
Joe interruppe quello che stava facendo e si avvicinò a lei con sguardo comprensivo … -Mi spiace molto Amber … ma vedrai che si riprenderà … inoltre, sono sicuro che con il vostro aiuto riuscirà a riprendersi la propria dignità di donna e a crearsi una vita nuova … -
Amber annuì, asciugandosi gli occhi … -Sì … scusami … hai ragione … è solo che … non riesco ad abituarmi a vedere cose simili … -
Lui la prese tra le braccia e la strinse a sé … -E’ normale Amber … nessuno si abitua alla malvagità dell’essere umano né a vederne la sua smisuratezza … -
Ma proprio in quel momento, la porta della stanza si aprì ed entrarono Catherine e Black Widow  che, vedendo la scena, si fermarono sulla soglia con sguardo interdetto e cupo …
Dopo un piccolo attimo di smarrimento però, il ragazzo le salutò e così pure lei …
-Abbiamo per caso disturbato il vostro rendez vous?- esordì Françoise con tono gelido, andando loro in contro con passo sicuro …
-No … ecco … - iniziò a balbettare … senza sapere se era per il tono … per lo sguardo oppure perché l’aveva di fronte …
-Sì? Ti sto ascoltando. Continua, pure. – gli si parò davanti con aria turpe …
-Black Widow … ecco io … -
-Guarda che l’orario d’apertura del locale è alle nove di sera e non alle nove del mattino. –
-Black Widow, non è come pensi!- intervenne all’improvviso Amber … -Joe stava solo consolandomi!-
La ragazza la guardò con espressione intransigente … -Amber, non stavo parlando con te. –
-Ma Black Widow non è giusto che lo tratti così! Non ha fatto niente di male! E’ venuto anche a darci una mano!-
-Amber, te l’ho già detto : non sto parlando con te. – si voltò a guardalo nuovamente … -Quindi? Hai da dire qualcosa?-
-Black Widow!- la mora la riprese con fermezza e si mise in mezzo ai due, guardandola con rimprovero … -Se è qui, è solo per venire a dare una mano a te! Quindi, vedi di smetterla di fare l’inquisitrice e dagli una possibilità!-
Ma le parole di Amber la fecero uscire fuori da ogni grazia … e con voce categorica che non ammetteva replica alcuna, ordinò loro di andarsene … -Tutti. e .tre .uscite .subito .da .qui. Fuori.-
L’amica la guardò turpe negli occhi e poi, contrariata, scosse la testa e lasciò la stanza senza aggiungere altro …
Conoscendo bene Black Widow e lo stato emotivo in cui si trovava in quel preciso momento, Cath preferì non intervenire e lasciar stare … così, se ne andò anche lei senza fiatare …
Joe invece, dal canto suo, decise di rimanere fermò ed immobile dove era …
La sua espressione era di una durezza e di una freddezza allucinante, ma lui non si lasciò intimorire e anzi, sostenne imperterrito il suo sguardo …
-Cosa non hai capito del mio ordine?-
-Niente. Ma non me ne vado.- dopo il primo momento di smarrimento avuto, quando l’aveva vista entrare, era infatti tornato subito lucido e per niente disposto ad accettare il suo atteggiamento …
-Vattene. –
-No. –
-Vuoi che ti butti fuori da qui, con le mie mani?-
-Va bene. Provaci. –
-Ok … lo hai voluto tu.- ma prima che lei potesse agire, lui le bloccò le braccia dietro la schiena e la spinse con il volto verso il muro, tenendola ferma …
-E adesso calmati!- le ordinò arrabbiato … -Sono qui per darti una mano! E non per divertirmi con le ragazze! Quindi, vedi di tornare in te!-
Lei restò in silenzio …  senza dire una parola …
-Mi hai sentito?- la scosse irritato per il suo mutismo, ma lei non fece una piega … e così, lui la girò verso di sé, per guardarla in volto e rimproverarla per la sua continua sfiducia nei suoi confronti, ma … -Françoise … - … mormorò sconvolto : la ragazza stava purtroppo piangendo in completo silenzio, senza emettere neanche un suono … -Françoise, ma … -
-Lasciami … - disse con voce malferma, liberandosi dalla sua stretta ormai allentata … e dandogli le spalle …
Non sapeva né cosa dire né cosa fare … e non riusciva neanche a capire il motivo di quella sua reazione così insolita …
Deglutì nervosamente … -Se è stata colpa mia … ti chiedo perdono … non volevo farti male … - farfugliò con voce molto dispiaciuta …
La ragazza scosse la testa … -No … tu non centri … lascia stare … -
-E allora … cosa hai? E’ per la ragazza che avete soccorso la scorsa notte?-
-Non ho voglia di parlarne. Lascia stare. E adesso … vattene . Ho da fare delle bende medicate alla calendula al più presto. – si asciugò le lacrime con il dorso della mano …
-Sono per lei, vero?-
-Sì … -
-Ti do una mano … -
-No. Non importa. Faccio da sola. –
-Faremo prima in due e poi, ne prepareremo il doppio nella metà del tempo!-
Inspirò agitata, riflettendo alcuni istanti sulla sua proposta … e poi, stranamente, senza protestare ancora, accettò il suo aiuto …  -Ok … va bene … iniziamo subito allora … -

 

Bussarono alla sua porta …
-Avanti … -
-Disturbo? –
-No … no … vieni pure … - gli sorrise … -Accomodati … -
-Grazie … -
-Dimmi pure … -
-Ecco … io ho finito tutte le preparazioni e volevo sapere cosa altro potevo fare … -
Catherine lo guardò perplessa … -Black Widow … te lo ha permesso?-
-Sì … e adesso, vorrei sapere cosa potrei fare … -
-Beh … - guardò l’ora … - … è già tardi e per oggi hai già fatto abbastanza … quindi, se vuoi, puoi andare a riposare  ... –
-Sei sicura che non ci sia altro che possa fare ? Io non sono stanco e, anche se ci fosse da spostare delle cose o da portare della roba anche per il locale, non avrei problemi … -
-No, però … - rifletté un attimo … - … se vuoi, puoi rimanere qui stanotte … ti faccio preparare una stanza dalle ragazze così, puoi farti una doccia e rilassarti un po’ … e magari domani aiutarci in altro … -
-Va bene … se non è un problema, accetto volentieri …. –
-No, nessun problema … - gli sorrise … - Te la faccio preparare subito … -
-Grazie … -
-Prego!- ma siccome lui stentava ad andarsene e la guardava come se le volesse chiedere qualcosa … -Hai … altro da chiedermi?-
Distolse nervosamente lo sguardo da lei … -A dire il vero … sì … -
-Va bene … allora, dimmi pure … -
Esitò un attimo, ma poi si fece coraggio … -Catherine … tu … conosci Apollo? –
-Apollo? … -
La guardò negli occhi … con espressione ansiosa , attendendo una sua risposta ..
-Intendi … quell’Apollo? –
-Sì … -
Aggrottò la fronte … -Perché me lo chiedi? –
Spiazzato dalla sua domanda, si irrigidì vistosamente , senza rispondere …
Comprendendo però di aver fatto una gaffe, la ragazza si scusò … -Scusami … fai finta che non abbia detto nulla … - inspirò profondamente, ragionando su cosa rispondere … - … ecco, io non lo conosco … almeno non di persona … so solo quello che mi ha raccontato Black Widow di lui … -
-Quindi, lei te ne ha parlato?- il tono della sua voce lasciava trapelare tutto il suo dispiacere …
-Sì … -
-Capisco … - abbassò mestamente gli occhi …
-C’è altro che vuoi sapere?-
-No … niente … grazie … - si alzò in piedi e si diresse verso la porta …
-Ti faccio preparare subito la stanza … ok?-
-Sì … grazie … - mormorò fievolmente sulla soglia della porta …
-Joe … -
-Sì, dimmi … -
-Per quello che conta però … - esitò … perché non sapeva quanto fosse giusto dirlo … tuttavia, alla fine, forse mossa dal suo sguardo demoralizzato e affranto, decise di condividere con lui la sua opinione … - … il modo in cui me ne ha parlato, non era quello di una donna innamorata … - poi, gli sorrise dolcemente e aggiunse … -E adesso vai a riposarti … -

 

Insieme ad Amber e a Cath, passò il giorno successivo ad accogliere e a far ambientare alcune nuove ragazze, che saputo del rifugio, erano venute di loro spontanea volontà, ma che non per questo, sfortunatamente, non riportavano i segni delle violenze vissute …
-Come va?-
-Bene … grazie … -
-Ancora convinto di voler vedere quanto è profonda la tana del bianconiglio? – gli chiese offrendogli una tazza di caffè …
Joe prese la tazza e annuì …
-Bene … la tenacia è una dote utile in situazioni simili … -
-Dici? – sorseggiò il caffè …
-Sì … decisamente … -
Sospirò … -Come sta quella ragazza? –
-Meglio … oggi, ha perfino mangiato qualcosa … -
-Ne sono contento … Black Widow … adesso, sarà più tranquilla … -
-Sì … quanto può riuscirci lei … - si accese una sigaretta e poi, gliene offrì una …
-No, grazie … ho tanti vizi, ma questo no … -
-Sarei curiosa di conoscerli … - disse sorniona, dando alcuni tiri alla sigaretta …
-Quelli comuni, di tutti!-
-Quindi … alcol? … caffè? … sesso ? –
-Sì … tutti … -
-Uhm … eppure, non hai la faccia da cattivo ragazzo … - rise divertita …
-L’apparenza inganna!-
Lo guardò con la coda dell’occhio … -Lo dice sempre anche Black Widow … -
-Sì, lo so … -
-Quindi … - gettò il mozzicone di sigaretta per terra e lo schiacciò con la scarpa … - … aria da innocente e voglie molto strane ? - gli si avvicinò, guardandolo negli occhi …
-Può essere … mai detto di essere un santo … -
-Se lo fossi stato … probabilmente, non saresti l’eletto … -
-L’eletto? … che intendi? – chiese confuso, aggrottando la fronte …
-Beh … mettiamola così … nella vita non ci sono coincidenze, ma solo l’inevitabile … - gli passò un dito sulle labbra … - … e se non avessi saputo perfettamente quale è il tuo inevitabile … a quest’ora, mi sarei appropriata sfacciatamente e indecentemente delle tue labbra … -ritrasse la mano e gli sorrise … - … è ora che vada … è quasi ora di apertura … notte … eletto …  -

 

-Come stai ora che sai che la ragazza ha superato il peggio?-
-Meglio … - sospirò dolorante …
-E i tuoi dolori, invece?-le chiese preoccupata, lavandole la schiena con cura …
-Quelli peggio … - mugolò, trattenendo il respiro quando lei le passò la spugna sulla spalla destra ancora dolorante ...
-Dopo tutti questi mesi di cura, ti fa ancora così male la spalla? -
-Sì … purtroppo, quello scontro non programmato a Okayama non mi ci voleva … -
-Più che non programmato … avrei sottolineato il fatto che hai abbassato proprio la guardia … - le fece notare con una punta di sarcasmo, continuando a lavarle il resto del corpo con delicatezza … - Comunque … anche il bagno è curativo e disinfettante … ho pensato che, questa volta, fosse meglio partire con la terapia anche dalla detersione … -
-Sì, hai fatto bene … Grazie … -
-Prego … - si alzò, riponendo la spugna … - … io ho finito … quando vuoi, puoi venire di là per la seconda parte della cura … -
-Va bene … - così, con una certa fatica si alzò dalla vasca ed uscì …
Prese l’asciugamano che l’amica le porse e poi, si asciugò ... –Sono pronta … possiamo andare … -
L’altra annuì e la precedette in camera …
-Sdraiati intanto sul letto … e poi dimmi dove senti più dolore … così, partiamo da lì … -
Nuda e con i capelli ancora umidi … si sdraiò a pancia in giù … -Parti dalla schiena … -
-Ok … - prese un po’ di pomata e se la massaggiò sui palmi della mano … per scaldarla leggermente ed iniziare il massaggio … -... se senti troppo male, dimmelo … ok? –
-Sì, tranquilla … ma non ti preoccupare … fai pure quello che devi fare … -

 

La aiutò ad indossare una canotta e un paio di slip di cotone morbido …
-Questi non ti dovrebbero dare noia … -
-No … grazie … -
Cath si avvicinò al tavolo dove vi era un contenitore con alcune capsule … -Va bene una? –
-No … dammene due … -
-Stai così male?-
-Ho bisogno di riposare … sono stanca … -
-Come vuoi … ma due, è una dose molto forte e rischi che ti facciano l’effetto opposto … -
-Tranquilla … non accadrà nulla … -
-Va bene … - sospirò non molto convinta … - … ma starò accanto a te tutta la notte … giusto per sicurezza … -
-Ok … grazie … -
Le porse le due capsule e un bicchiere d’acqua e lei li prese …
-E ora … sdraiati e lasciati andare … -
Posò stancamente la testa sul cuscino, chiuse gli occhi e poi, sgombrò la mente … e da lì a poco, si addormentò …

 

-Non posso venire Amber! … devo restare qui. - disse guardando verso Françoise, addormentata placidamente sul letto …
-Ma abbiamo bisogno di te! -
-Ho capito! Però, io non posso lasciarla sola in questo stato! … se per caso si svegliasse in preda a visioni o incubi e non ci fosse nessuno a tranquillizzarla, si potrebbe fare anche del male! -
-Ha fatto di nuovo la cura doppia?- chiese perplessa …
-Sì … -
-Ultimamente, lo fa sempre più spesso … -
-Lo so, ma è piena di dolori per via dei combattimenti e io non me la sento di dirle di no … -
-Capisco, ma noi abbiamo bisogno di te nel locale … -
Sospirò nervosamente, indecisa sul da farsi …
-Cath, ma … perché non chiedi a Joe di sostituirti? – le suggerì Amber all’improvviso …
La ragazza si voltò a guardarla contrariata … -Non credo che sia il caso … -
-Perché no? … in fondo, l’ha fatto anche restare! … ed è l’unico uomo che non odia e che non respinge del tutto … quindi … -
-Black Widow non vuole che si sappia del suo trattamento … -
-Lo so, ma … Cath … - le si avvicinò … - … l’hai visto?  E’ un così bravo ragazzo! E poi … tiene così tanto a Black Widow ! -
Rifletté un attimo sulla sue parole e … -Va bene … mi hai convinto ... chiamalo subito. -

 

-Volevi ved- si interruppe bruscamente, notando Françoise addormentata sul letto …
-Sì … vieni pure … -
Il ragazzo fece alcuni passi nella sua direzione, chiedendosi turbato cosa stesse accadendo …
-Ho bisogno di chiederti un favore molto grande … -
-Sì … dimmi pure … - era interdetto e si chiedeva preoccupato come mai Black Widow, nonostante le loro voci, non si svegliasse …
-Avrei bisogno che tu mi sostituisca nel vegliare Françoise … -
-Vegliare? -
-Sì … vedi … - sospirò nervosamente … - Oltre ad aiutarmi con le ragazze, c’è anche un altro motivo per cui Françoise resta spesso dei giorni qui … ed è per via di una cura che le faccio per i dolori e per la sua anima tormentata … -
-Una cura? E di che genere?–
-Sì … un massaggio con delle particolari erbe per alleviare i dolori dei combattimenti … e delle capsule con antinfiammatori e antidolorifici, che l’aiutano anche a riposare meglio … -
Guardò stordito verso Black Widow che continuava a dormire incurante di tutto … -Quindi, è per questo che non accenna a svegliarsi … -
-Sì … e questo, è ciò che le do … - gli porse prima un vasetto … - Questa è la pomata a base di arnica, artiglio del diavolo e aloe bardensis ... -
Joe aprì il barattolo e rimase stupito quando riconobbe il profumo …
Vaniglia ed anice …
Quindi, è per via di questa cura che ha sempre quel profumo addosso … Cath deve usarli come profumazione per coprire gli odori delle piante curative …
-Mentre le capsule sono a base di valeriana, melissa, biancospino, passiflora, escolzia e … alcuni oppiacei … -
-Oppiacei?- ripeté stupito …
-Sì … spesso, soprattutto dopo il massaggio, ha dolori molto forti e intensi … Inoltre, grazie al loro effetto psicoattivo riesce a riposare tranquillamente … Il suo sonno purtroppo, tende il più delle volte ad essere agitato e per questo non riesce a riposare a sufficienza … Quando invece prende la cura, in genere dorme profondamente e non fa sogni, riuscendo così a riposare anche per dodici ore consecutive … -
-Ho capito, ma … -
-Devo raggiungere le ragazze nel locale : hanno bisogno di me, ma non posso lasciarla sola! Questa volta, ha preso dose doppia e potrebbe capitare che si svegli in preda alle visioni o a qualche incubo, rischiando così, di impaurirsi e di farsi male involontariamente ! -
-Sì, immagino … sotto l'effetto degli stupefacenti puoi perdere la capacità di valutare in modo oggettivo ogni cosa, anche semplici distanze ... -
-Esatto ... e proprio per questo ti prego di aiutarmi, sostituendomi fino al mio ritorno … -
-Ma Black Widow non sarebbe d’accordo … probabilmente, non avrebbe neanche voluto che sapessi della cura … -
-Sì, lo so … ma tornerò il prima possibile! … te lo prometto … -
… era indeciso sul da farsi perché sapeva già che Françoise, se lo avesse scoperto, si sarebbe arrabbiata molto, tuttavia si sentiva in debito con Cath per averlo appoggiato ed accolto al rifugio così, alla fine, decise lo stesso di aiutarla … -Va bene … -

 

Con i capelli sparsi sul cuscino ed un’espressione tranquilla sul volto, Françoise dormiva incurante di tutto … Joe invece, come ipnotizzato, stava accanto a lei, e osservava con attenzione i suoi lineamenti …
Quanto sei bella così serena … senza quell’espressione impassibile dipinta sul volto … con i lineamenti distesi … le labbra morbide …
Sospirò nervosamente e si lasciò andare indietro, contro lo schienale della sedia, cercando di calmare il desiderio di accarezzarle il volto ...
Non posso approfittarmene ... anche se è solo una carezza, non è giusto ... glielo ho promesso ...
All'improvviso però, la ragazza iniziò ad agitarsi nel letto e, un attimo dopo, con occhi spalancati e respiro irregolare, scattò a sedere sul letto gridando e facendolo trasalire …
-Françoise … tutto bene? – le chiese sporgendosi subito verso di lei …
Black Widow si voltò a guardarlo, scioccata di vederlo lì … -Che ci fai tu qui? E dove è Cath?- chiese con voce agitata e malferma …
- Catherine è dovuta scendere un attimo nel locale e mi ha chiesto di restare qui con te finché non tornava … -
-Voglio Catherine! Vattene! – gridò confusa con le pupille dilatate …
-Stai tranquilla … arriverà subito … - 
-No! Vattene!- con movimenti impacciati, causati palesemente dall’effetto degli stupefacenti, scostò le coperte e scese dal letto …
-No, Françoise … calmati … - preoccupato che si potesse fare male, si alzò subito in piedi … -Sei sotto l’effetto delle medicine e non posso lasciarti sola … -
Faceva fatica a stare in piedi e tentava di appoggiarsi a ciò che poteva per non cadere … -Vattene! Va via di qui!-
-Françoise ti prego, calmati! Catherine arriverà presto, ma tu devi stare tranquilla!-
-No! Vattene!- era chiaramente confusa e fuori di sé … e lui non sapeva cosa fare … così, provò ad avvicinarsi, ma lei si agitò ulteriormente e, indietreggiando, per non farsi toccare, perse l’equilibrio..
Joe la riprese appena in tempo, prima che cadesse rovinosamente a terra e si facesse male, ma lei si arrabbiò ed iniziò a scalciare e a respingerlo con le braccia … sotto però l’effetto dei farmaci, le sue forze erano diventate esigue e così, presto, si dovette arrendere inesorabilmente al suo abbraccio …
-Ti prego … calmati … è tutto a posto … -sussurrò, accarezzandole la testa … -Catherine arriverà presto … - e a quelle sue ultime parole, finalmente, lei sembrò darsi pace e con il volto appoggiato sul suo petto, rilasciò i muscoli e si abbandonò inerme alle sue braccia … -Ecco … così … -
Piano piano, la ragazza si rilassò sempre di più e lui tirò un sospiro di sollievo …
Per fortuna si è calmata …
Stava per slacciarla dal suo abbraccio e aiutarla a tornare a letto quando, inaspettatamente, sentì le mani di lei aggrapparsi alla sua camicia e si fermò, trattenendo il respiro …
- … sai di vento … sai di buono ... sai di te … - e alzò il volto verso di lui, tenendo gli occhi chiusi ed inspirando il suo profumo … - … voglio il tuo profumo … - mormorò aprendo le palpebre e guardando con intensità le sue labbra … - … dammi tutto il tuo sapore … - e come se quelle ultime parole fossero state stregate, gli offuscarono in pochi istanti la mente e, senza riflettere, la baciò …
La sua lingua si impadronì avida della sua bocca, assaporandola con decisione ed abilità, e poi, con urgenza, la spinse sul letto mettendosi sopra di lei e costringendola ad avvinghiare le gambe ai suoi fianchi … il suo corpo ormai era fuori controllo e così, sfacciato, premette il proprio desiderio contro il suo ventre, facendola gemere di piacere …
Compiaciuto della sua reazione, la liberò dalle sue labbra per baciarle il collo e sentirla ansimare mentre le sue mani si insinuavano sotto la canotta e si impadronivano audacemente e senza ritegno dei suoi seni nudi … stringendoli e saggiandone smanioso la loro generosa rotondità ..
Nel frattempo, le mani di lei invece, iniziarono a cercare freneticamente i bottoni della sua camicia e a sbottonarglieli, accarezzando con dita bramose la pelle del suo torace che via via scopriva … poi, con il suo aiuto, gliela tolse e poté finalmente sentire la sua pelle contro la propria …
Sospirò di soddisfazione e, eccitata, sentì il bisogno irrefrenabile di mordergli il collo e affondare con possessione le unghie nella sua schiena …
Il suo gesto però, lo fece fremere e, completamente obnubilato, scese con bocca sfrontata su uno dei suoi seni, impossessandosene con voluttà e lussuria …
Françoise allora inarcò la schiena e reclinò la testa all’indietro per offrirsi meglio a Joe e, perdendo del tutto il contatto con sé stessa e con il mondo, iniziò ad ondeggiare licenziosamente i fianchi contro di lui, bramando il suo corpo forte e virile che pulsava ineluttabilmente per lei e la rendeva ubriaca di emozioni …
Dal canto suo però, il ragazzo stentava a resistere ancora … e, liberata una mano dalla dolce tortura che stava infliggendo anche con la bocca ai suoi seni, scese indecente fino ai suoi slip e con dita impudenti si infilò sotto la loro stoffa …
La trovò umida di piacere e, pieno di soddisfazione, l’accarezzò intimamente, procurandole una forte scossa che la fece tremare dalla punta dei capelli a quella dei piedi …
Non contento però, si spinse oltre e, incontrollabile, scivolò con due dita dentro di lei, muovendole in una danza peccaminosa e sfrenata che la fece prima mugolare debolmente di dolore e poi, gridare in modo sonoro di pura beatitudine mentre il suo corpo veniva pervaso con velocità da un languido calore che, segretamente, aveva iniziato a riempirla fino al limite, fino a diventare insopportabile …
E alla fine, quando fu colma, il piacere esplose violento ed imponente, fluendo libero e spontaneo al punto da travolgerla del tutto e lasciarla inerme e senza respiro …

 

Quando si svegliò era già mattina da un po’ …
Aprì con grande lentezza gli occhi e mise a fuoco la stanza …
... che insolita e dolce spossatezza ...
-Uhm … -mugolò senza accorgersene …
-Finalmente ti sei risvegliata!- la voce di Cath la fece riscuotere del tutto … -Mi hai fatto preoccupare! Sappi che non ti darò mai più dose doppia di medicina!- disse categorica, avvicinandosi a lei e porgendole una tazza di tè …
Confusa e stravolta, senza capire cosa avesse, Françoise si alzò a sedere sul letto, prendendo la bevanda … -Che ore sono?- chiese con voce impastata dal sonno e dalle medicine …
-Mezzogiorno passato!-
-Cosa?- sgranò gli occhi, portandosi una mano alla fronte … -Come ho potuto dormire così tanto?-
-Beh, evidentemente, il tuo organismo era molto debilitato e la dose doppia ti deve aver steso !-
Sospirò … e poi, mandò giù un po’ di tè … cercando di riscuotersi …
All’improvviso però, come un fulmine a ciel sereno, alcune immagini si fecero vive e intense nella sua mente, facendola impallidire e tremare visibilmente …
L’amica se ne accorse e preoccupata le chiese cosa fosse successo …
-Nie … nte … - balbettò turbata …
-Sicura? … sei impallidita … -
-Sì … sì … mi sono solo … ricordata un sogno che ho fatto … stanotte … -
-Un sogno? … -
-Sì … - trattenne il respiro … mano a mano che le immagini si susseguivano frenetiche e indecenti nella sua mente …
-Ah, ok … - la osservò con attenzione … - .. vuoi per caso parlarmene?-
Sobbalzò, riscuotendosi e diventando rossa in volto … -No … no … niente … di importante … -
-Come vuoi … -
-Piuttosto … come sta la ragazza? –
-Meglio … fa piccoli progressi … e Amber le cambia le medicazioni ogni ora, in modo che la pelle resti sempre morbida … proprio come le hai detto di fare tu … -
-Ha fatto bene, ma a quest’ora le medicazioni saranno finite … - concluse preoccupata, scostando le coperte e tentando di scendere … -Devo andare a prepararne subito di nuove.-
-Tranquilla!- disse, sorridendole … -Per quello ci ha pensato Joe! Stamani si è svegliato prima dell’alba e, seguendo le richieste di Amber, ha preparato sia le sue medicazioni che quelle delle altre ragazze! Inoltre, ha aiutato anche Amber a rifare la fasciatura alla ragazza con la spalla lussata!-
Si irrigidì appena sentì Cath pronunciare il suo nome …
-Ci ha … pensato lui?-
-Sì! E devo dire che è molto bravo! Quasi quanto te!- le sorrise, aiutandola a rinfilarsi nel letto, sotto le coperte … -Su … stai tranquilla! E approfittati della sua presenza  per riposarti ancora un po’! -

 

-Quindi … come va?-
-Meglio! Le bende medicate alla calendula la stanno aiutando molto! E le compresse di arnica e propoli le fanno sentire meno dolore!-
-Bene … ne sono contento … - sospirò, rimettendo a posto alcune sostanze …
-Quante medicazioni hai preparato?-
-Sufficienti per i prossimi tre giorni … -
-Ok … meglio così … almeno non dovremo andare a disturbare Black Widow dal suo riposo … - disse con tono strano, guardandolo con la coda dell’occhio …
Il ragazzo però, non fece una piega e continuò imperterrito a rimettere a posto …
Amber allora si alzò e gli si avvicinò, guardandolo sorniona …
-Che c’è, Amber? … perché mi stai guardando così?- le chiese, con tono infastidito …
-Uhm … perché stamani sprigioni una forte sensualità e virilità … tanto che, non riesco proprio a resistere alla voglia di starti attorno … -
Alzò con dissenso un sopracciglio … -Amber, smettila.  Per favore . -
La ragazza piegò le labbra in un sorriso divertito e malizioso … e poi, allungò una mano verso di lui, sfiorandogli sensualmente il collo con un dito … e soffermandosi sul segno di morso che tentava di nascondere con il colletto della camicia tirato su … - … aria da innocente … e voglie molto strane … senza pudore … e dolce ed immorale allo stesso tempo … - sussurrò con voce voluttuosa …
Joe le scostò nervosamente la mano da sé, guardandola cupo in volto …
Lei però, senza scomporsi, continuò … - … quel segno di morso … come te lo sei procurato? Ieri sera, prima che ti portassi da Cath, non ce l’avevi … ne sono sicura. -
-Non sono cose che ti riguardano .-
Rise debolmente e poi, esordì, smascherandosi … -E’ inutile che fai il prezioso con me … so bene cosa è successo stanotte … -
-Stanotte?-
-Beh … sì … - si fece seria … -Mi riferisco a … quello che ho visto quando Cath mi ha mandato a vedere se avevi bisogno di una mano ! -
Shimamura si irrigidì vistosamente …
-Beh … - si allontanò alcuni passi, sospirando … - … ammetto di non aver mai amato molto guardare … ma quello che ho visto ieri sera, mi è piaciuto molto … tanto che per un attimo, ho desiderato veramente di mettermi in poltrona e guardarvi da vicino … -
Sgranò sconvolto gli occhi … -Tu … hai .. visto tutto?-
-Sì … o meglio … - si voltò a guardarlo in volto … - … da quando ti ha tolto la camicia a quando tu … ! -
Tremò e lei gli sorrise sfacciata … -Tranquillo … non temere! … non dirò nulla! - si morse un labbro, lanciandogli un’occhiata maliziosa … - … peccato però, che non abbiate concluso in maniera appropriata!- disse, avvicinandosi alla porta, ma esitando e voltandosi di nuovo verso di lui con aria allegra e compiaciuta … -A proposito ... sai una cosa? … credo che tu sia sulla buona strada per capire quanto sia profonda la tana del bianconiglio! E per questo, visto che sei stato così tanto bravo e hai messo subito in atto i tuoi proponimenti, ti voglio svelare una cosa che Cath non ti ha detto su Apollo! - si fermò un attimo, vedendolo trattenere il respiro … - Black Widow … ha un profondo odio per gli uomini … e, piuttosto di farsi toccare da uno di loro, come hai fatto tu, stanotte … si ucciderebbe! … e questo off limit vale anche per Apollo! … quindi, fai i tuoi conti … eletto … - e così, con espressione divertita stampata sul volto, gli fece l’occhiolino e se ne andò … lasciandolo annichilito nel mezzo della stanza …

 

Inspired by
Gianna Nannini’s  “ Profumo”

 

Bad

 

-Mi stai evitando?-
-No.- rispose secca, senza guardarlo in volto …
-E’ da una settimana che non torni a casa.-
-Ho da fare qui. –
-E perché, da quando sono arrivato, eviti di guardarmi in volto?-
-Sto lavorando. –
Sospirò snervato … -Dobbiamo parlare. Lo sai. –
-No. Io non ho niente da dire. –
-Forse tu, no. Ma io sì. –
-Allora, parla con te stesso. Perché a me non interessa ascoltarti. –
Era allibito … come poteva continuare a comportarsi in quel modo così freddo e indifferente dopo quello che era accaduto tra loro ?
-Ora mi sono veramente stancato. – disse arrabbiato, afferrandola per un braccio e voltandola con la forza verso di lui … -Ora mi ascolterai.- il suo sguardo era sicuro e deciso, come non lo era mai stato …
-Io non voglio parlare con te. –
-Invece lo farai! Non puoi fare finta che non sia successo nulla quella notte!-
Distolse lo sguardo … -E’ stato … solo un errore … dovuto ai farmaci … -
-Per favore, non insultare la mia intelligenza con idiozie simili! –
-Ero sotto l’effetto degli oppiacei. Non mi rendevo assolutamente conto di quello che stavo facendo. Né con chi fossi. –
-Bugiarda!- la scosse … -Non dire sciocchezze! Eri perfettamente cosciente! Sapevi tutto! Erano solo le tue inibizioni che erano venute meno!-
-No. Non è vero. –
-Smettila di usare il Mind Control! E’ ammetti la verità!-
-Non c’è nessun’altra verità. –
-Sì, che c’è! E tu lo sai! Mi desideravi! Come quella sera al locale quando ci siamo baciati!-
-Ti sbagli.- finalmente si voltò a guardarlo in faccia … -Quella sera al locale era stato solo per necessità. Perché tu, come al solito, non obbedisci ai miei ordini. –
Scosse la testa, incredulo … -Non crederai veramente di farmi bere questa storiella?-
-E’ così. Che ti piaccia o meno. –
-Va bene … rinnega pure il bacio, ma … quella notte non la puoi cancellare. –
-Quella notte non abbiamo fatto sesso, perché ho perso i sensi, ricordi?Perciò, non è successo nulla.-
-E quindi … se non abbiamo fatto sesso … - gli diedero fastidio le sue parole … - … ma ci siamo fermati al passo prima, quello secondo te,  non fa testo? –
-Ribadisco : non è successo niente. –
-Io non lo definirei niente. –
-Forse, per te. Per me, era niente. –disse con durezza …
-Non è vero. –
Rise nervosamente … -Non dire sciocchezze! Perfino i liceali si spingono oltre! –
-Ma tu, no. –
Le sue parole la raggelarono … e si irrigidì  vistosamente …
-Allora? Non controbatti alla mia affermazione?- la sfidò sfacciato, fissando le sue labbra che stavano tremando per il nervoso …
-Perché non capisci che quella notte era indifferente chi avevo davanti e che stavo solo seguendo i miei istinti?-
-Non è vero! Non era indifferente! Perché eri cosciente e sapevi perfettamente con chi eri e cosa stavi facendo!-
-No. Te l’ho già detto. Sono stati gli oppiacei a farmi agire in quel modo. –
-Io so benissimo quanti mg di oppiacei hai mandato giù. E con quella dose, al massimo, perdi le inibizioni e non la coscienza di te! –
-E se soffrissi di idiosincrasia?-
-Non dire idiozie! – la mollò bruscamente , infastidito dalla sua ostinazione a non voler ammettere la verità … -Perché non lo vuoi ammettere?-
-Io non devo ammettere nulla . -
-Invece sì! E tu lo sai! –
-No! Io non devo ammettere proprio niente! Tanto meno a te!- senza accorgersene, alzò il tono della voce …
-Non è vero!- anche lui alzò la voce … -Tu non vuoi solo accettare la realtà!-
Sgranò gli occhi, sconcertata … -Cosa non vorrei fare io?! Sentiamo! –
-Lo sai! –
-No! Cosa?-
Intanto il tono si era fatto sempre più alto …
Esitò un attimo prima di rispondere, ma poi lo gridò quasi fosse uno sfogo … e probabilmente lo era … -Che provi qualcosa per me!-
Restò in silenzio, guardandolo annichilita …
-E’ così! … e tu lo sai … - continuò imperterrito … -Se Black Widow non lo può ammettere … perché non può ammetterlo almeno Françoise? –
Impallidì e si sentì improvvisamente mancare l’aria … 
- … perché, almeno lei … non può ammetterlo di provare, nonostante tutto quello che le è accaduto, dei sentimenti? … spiegamelo … - la voce divenne un sussurro fievole mentre la guardava triste negli occhi …
Lei scosse la testa … -No. Non è così. –
Joe sospirò stancamente … -Che devo fare per abbattere le tue paure, dopo tutto questo tempo e dopo … tutto quello che abbiamo passato e diviso assieme?-
Distolse lo sguardo … -Tu non capisci … ma ti stai sbagliando … - le tremò la voce … -Vattene  e scappa il più possibile lontano da me … o alla fine, te ne pentirai di non averlo fatto … -
Lui la guardò perplesso … -Perché dici così? … eppure, lo sai … che per quanto tu abbia tentato in tutti i modi di allontanarmi con il tuo passato non ci sei mai riuscita … -
-Taci … non dire più una parola … - abbassò mesta il volto … - … e stammi lontano d’ora in avanti … dammi retta … è per il tuo bene … -
Restò un attimo in silenzio, confuso da quel suo insolito atteggiamento e dalle sue parole, ma poi … capì che forse, aveva solo bisogno di tempo e certezze … quindi, controvoglia, prese una decisione …  -Per adesso, me ne vado … ma non pensare che finisca qui … Perché non sono più disposto a sottostare remissivo alle tue decisioni.- la guardò un istante ancora e poi, uscì dal laboratorio … andando a scontrarsi con Amber che invece stava entrando …
Quest’ultima, quando lo vide, sorrise felice … -Joe!-
-Scusami Amber, ma non adesso.- le rispose freddamente, andandosene via senza neanche salutarla e guardarla in volto …
Interdetta dal suo comportamento insolito, chiese subito a Françoise cosa fosse accaduto …
-Black Widow, che è successo? … perché Joe aveva quella faccia a funerale?-
-Non lo so. Prova a chiederglielo. Magari, ha solo bisogno di essere consolato . – suggerì arrogante, facendo finta che non gli importasse niente …
-Consolato? … - le sfuggì una risatina sarcastica … -Fammi indovinare … sei riuscita nuovamente a spezzargli il cuore?-
-No. Per quello ci pensa da solo. –
-Scusami se mi trovo in disaccordo con te, ma … l’unica responsabile del suo cuore ferito sei sempre e solo tu. -
Scosse la testa … -No. E’ lui che si è immaginato tutto da solo. Io non centro. Non  l’ho mai incoraggiato. –
-Che tu non l’abbia mai incoraggiato, non ne ho dubbi! Come però, non ne ho neanche sul fatto che quando il destino decide di metterti davanti al tuo inevitabile, qualsiasi cosa tu possa fare, non riuscirai ad evitarlo!-
-Amber … non so bene cosa tu voglia dirmi, ma per favore non impicciarti dei fatti miei. Inoltre, se ti fa tanta pena, te l’ho già detto … vai a consolarlo pure. Sono sicura che per te non sarà certo un grosso sacrificio.-
Perfettamente conscia di quello che stava facendo e offesa per le sue stupide parole , la ragazza le tirò decisa un sonoro schiaffo e l’ammonì in malo modo … -Sai cosa si dice Black Widow? … occhio a desiderare qualcosa, perché potresti averla! … ma con le sue spiacevoli conseguenze!-
Françoise si portò allibita una mano sulla guancia, restando in silenzio …
-Pensaci … -continuò l’altra … - … se è ciò che vuoi veramente. Perché, potrebbe non piacerti se te lo portassi via … per sempre . – le si avvicinò, con sguardo arrabbiato  e severo … fissandola negli occhi …  -Lo sai, quale è la tua unica fortuna? … che lui, ormai, ti ha nelle pelle … perché altrimenti, non esiterei un istante a portartelo via.-le disse a muso duro, prima di andarsene irritata e sbattere la porta …
-Bad, love is so bad … It became the reason to breathe, but now you block my breath … - mormorò debolmente appena rimase sola e soprafatta dalla tristezza …

 

Alcuni giorni dopo quelle due discussioni, Black Widow si presentò inaspettatamente a casa di Joe e Jet …
-Black Widow potresti avvisare quando ritorni dopo un lungo periodo di assenza, per favore?!? Così almeno, non ci fai venire ogni volta un colpo quando apriamo la porta!?- le fece notare stizzito, sbuffando …
-In teoria dovreste essere sempre pronti ad ogni evenienza.-
-In teoria!- dB Rider si buttò sulla poltrona e Shimamura restò in completo silenzio, appoggiato alla parete, aspettando curioso di sapere quale giustificazione avrebbe dato per il suo ritorno …
Sospirò rassegnata di fronte alla loro leggerezza e poi, spiegò loro il vero motivo per cui era lì …
-Comunque, non sono tornata per cogliervi impreparati come vostro solito, ma perché … - esitò un attimo e Joe sentì il cuore fermarsi … - … devo partire per  Abashiri in Hokkaido.-
Jet alzò perplesso un sopracciglio … -Ci … stai … avvisando?-
-Sì.- lo squadrò in malo modo … -Cosa c’è di strano?-
-Nie … nte … o quasi … - improvvisamente, si raddrizzò per bene a sedere … -Ma come mai ad Abashiri?-
-Ho delle cose da fare lì. –
-Che intendi?- chiese all’improvviso l’altro, senza riuscire più ad esimersi dalla discussione …
-Ecco … io … non posso dirvi altro. Mi spiace. –
-E quanto pensi di stare fuori?- continuò imperterrito in quello che sembrava una sorta di velato terzo grado …
-Beh … forse una settimana … o forse meno. Dipende tutto dal tempo che ci impiegherò. –
-Non ci puoi dire proprio niente in merito? –insistette, innervosendola …
-No. E adesso basta con tutte queste domande. – lo riprese con voce malferma, afferrando la spada … -Devo andare. E’ tardi. Domani in giornata voglio essere già lì. – si avvicinò alla porta e poi, aggiunse … -Ci vediamo al mio ritorno. –

 

Era passata più di una settimana dalla sua partenza e lei non era ancora tornata … e per questo, Joe si sentiva molto agitato …
-Joe … - aprì la porta di camera sua senza neanche avvisare  e lui ebbe un tuffo al cuore …
-Dimmi per favore che è tornata … - chiese con voce supplichevole e intimorita … come se stesse già presagendo qualche cosa di nefasto …
Jet deglutì nervosamente e abbassò lo sguardo … -Ecco … io … ho avuto delle notizie … da alcuni informatori … -
Shimamura gli si avvicinò atterrito … -Che notizie … ? –
Inspirò per farsi coraggio … - … mi hanno detto che in un paesino nei pressi di Abashiri, sul bordo di un profondo burrone … hanno trovato parecchie macchie di sangue e … una spada spezzata in due … -
Scombussolato dalle parole dell’amico, aprì e chiuse le palpebre più volte … tentando inutilmente di svegliarsi da quello che sembrava essere un bruttissimo incubo ad occhi aperti, ma …
- … la spada … -continuò l’amico … - … sembra di fattura coreana … come quella di … Black Widow … -
Sentì la terra mancargli sotto i piedi e il mondo crollargli attorno …
-Joe … -
Il ragazzo restò fermo ed immobile dove era per diverso tempo e poi, iniziò all’improvviso a scuotere la testa … -No … non può essere … non può essere stata battuta … E’ Black Widow! … ed è imbattibile!E sicuramente … quella non è la sua spada … -
dB Rider non sapeva cosa dirgli … e non sapeva neanche che pensare delle informazioni avute, perciò, prima di aggravare la situazione, rimase in silenzio, guardandolo preoccupato e mesto …
-Devo partire subito per Abashiri … - disse confuso con sguardo smarrito … -Sì … adesso.  Non posso aspettare oltre … -

 

Sceso all’aeroporto di Sapporo noleggiò un’auto e si diresse subito verso il luogo indicato dagli informatori di Jet nei pressi di Abashiri …
Quando vi arrivò e scese dall’auto, si guardò attorno … cercando qualche indizio che potesse confermargli o meno che lei fosse stata veramente lì, ma non vide niente …
La spada è stata ritrovata due giorni fa, ma nessuno sa da quanto tempo potesse essere lì …
Si avvicinò al bordo del burrone, cercando le macchie di cui gli avevano parlato e dopo alcuni minuti di ricerca, purtroppo le trovò …
Si piegò ad osservarle …
Sono completamente secche … difficile dire ad occhio a quando risalgono …
Sospirò e si rialzò, affacciandosi a guardare di sotto …
Sono parecchi metri … e nessuno, neanche il miglior guerriero con la migliore preparazione fisica, riuscirebbe a sopravvivere se cadesse da qui …
Tentò di sporgersi ancora un po’ e di vedere se per caso riusciva a vedere qualche brandello di stoffa o macchia di sangue, ma niente …
-Io, se fossi in lei, non mi sporgerei così tanto. –
Trasalì e si voltò perplesso …
Eppure, non aveva sentito muoversi neanche una foglia …
Da dove diavolo è spuntato fuori questo tipo?
-Beh, ecco … - lo guardò con diffidenza … - … ha ragione, ma stavo dando solo un occhio per lavoro … -
-Per lavoro?- l’uomo aggrottò la fronte … -Qui?-
-Sì … sono un fotografo freelance, specializzato in paesaggi e panorami e … ero in cerca di alcuni scatti … particolari … -
Il tipo sembrò credergli e gli sorrise … -Quindi, è un fotografo … -
-Sì … -
-Capisco … allora, la lascio fare … ma stia attento … quel burrone è molto pericoloso … -
-Sì, ho notato … quanti metri sono?-
-Circa cinquanta … -
-Cavolo … un bel volo! – sorrise nervosamente … -Sa per caso come arrivare di sotto o … da qualche parte dove potrei avere una bella visuale della sua profondità?-
-Sì. Se vuole le indico il percorso. –
-Sì, grazie … mi farebbe piacere … -
Così, l’uomo gli spiegò il tragitto da seguire per scendere a valle in auto e come fare ad arrivare in un punto da cui avrebbe potuto avere una visuale parziale, ma comunque migliore del dirupo …
-La ringrazio! E’ stato molto gentile … signor?-
-Giwalth … - sorrise …
-Allora, grazie mille per le sue informazioni, signor Giwalth!-
-Prego. –
Joe montò in auto, ma poi si ricordò una cosa … -Signor Giwalth,mi scusi … -
Si voltò a guardarlo …
-Sa per caso, dove potrei trovare un posto dove dormire da queste parti? … anche una semplice stanza in affitto o cose simili … -
L’uomo rifletté un attimo sulla sua domanda  … -Beh, se vuole … posso offrirle io una stanza … -
-Lei? –
-Sì … io abito in quel paesino a valle … l’unico in questa zona … e se vuole, posso darle una stanza … è piccola, ma pulita e confortevole … -
-Ah … d’accordo … allora, se a lei va bene accetto la sua offerta … -
-Perfetto! … l’aspetterò a casa … quando arriverà in paese, basterà che chieda di me … sa, è un luogo piccolo … ci conosciamo tutti … -
-Sì, immagino … ok, allora entro sera, sarò da lei … grazie ancora … -
-Prego … sarà un vero piacere ospitarla … a stasera … -

 

Cercò in lungo e in largo, prendendo in esame un’ampia zona al di sotto del punto del ritrovamento, ma niente …
Tuttavia, non sapeva se esserne felice o meno …
Neanche un brandello di pelle della sua tuta … né altro che potesse indicare che fosse caduta da quell’altezza …
Sospirò … guidando nel buio del piccolo paesino appena illuminato dalla luce della luna e da qualche vecchio lampione, sparso qua e là …
È tardi … non c’è più nessuno a giro … dovrò bussare a qualche casa e chiedere …
All’improvviso però, vide un vecchio anziano che stava uscendo di casa a portare l’immondizia e si fermò subito …
-Buonasera … mi scusi signore … - gli si avvicinò, inchinandosi in segno di rispetto … -Avrei bisogno di un’informazione … -
-Buonasera … mi dica … -
-Ecco, io stavo cercando la casa del signor Giwalth … sa per caso darmi qualche indicazione per raggiungerla da qui?-
L’uomo lo guardò un attimo con espressione strana … -Giwalth? –
-Sì … lui … perché? C’è qualche problema?-
-No … solo che ultimamente è molto richiesto … comunque, basta che guidi fino in fondo a questa strada e poi, svolti a destra e proceda fino ad imbattersi in un vecchio dojo, trasformato in casa … -
-Grazie mille … è stato veramente gentile … e mi scusi il disturbo … -
-Nessun problema figliolo … -

 

Shimamura rimontò in auto e, seguendo le indicazioni dell’anziano, alcuni minuti dopo, si ritrovò di fronte a quella che gli era stata indicata come dimora di Giwalth …
-Mi scusi per l’orario … non pensavo che avrei fatto così tardi … - disse mortificato, seguendolo verso la camera che gli aveva preparato …
-Non si preoccupi … tanto resto sempre sveglio fino a tardi … -
-Comunque, mi scusi lo stesso … è stata una mancanza di rispetto … -
Giwalth aprì una porta e gli fece segno di accomodarsi … -Prego … questa è la stanza che le ho preparato signor … ? –
-Sì … mi scusi …. Oggi manco proprio di buone maniere ... mi perdoni! Sono Joe Shimamura. –
-Bene … signor Shimamura … spero che si trovi bene … -
-Sicuramente! La ringrazio!-
Gli sorrise … -Lo spero … a proposito, per quanto tempo pensa di fermarsi?-
-Beh, ecco … qualche giorno … -
-Capisco … - si voltò per andarsene, quando si fermò all’improvviso … -Mi stavo dimenticando … se vuole, può andare a farsi un bagno … l’acqua è calda e pulita … -
-Sì, la ringrazio … sarebbe l’ideale! Il percorso che ho fatto oggi mi ha stancato molto … -
-Perfetto … le farò trovare alcuni asciugamani puliti all’entrata del bagno! -
-Grazie … -

 

Il giorno successivo si alzò presto e dopo aver fatto colazione ripartì con le sue ricerche, ma purtroppo o per fortuna non trovò nessuna traccia  …
Quando la sera rincasò, era particolarmente triste … e per questo, si concesse un lungo bagno … cercando di fare il punto della situazione …
Sto girando a vuoto … e non c’è neanche una traccia che mi dica che possa essere anche solo passata da qui, ma …
Guardò verso il cielo …
… non abbiamo avuto più sue notizie dal giorno in cui è venuta ad avvisarci della sua partenza …
Chiuse gli occhi …
… gli bruciavano da morire …
Nessuno è così forte da batterti … non può essere vero … quella spada … quel sangue … non sono tuoi … per favore … dammi un segno … anche piccolo … ti prego … Françoise …

 

Era a letto già da qualche ora, ma al contrario della notte precedente quando era crollato per la stanchezza e il dolore, quella notte non riusciva proprio ad addormentarsi e si rigirava sul futon senza darsi tregua …
Non riesco a dormire … sono troppo inquieto …
Così, si alzò a sedere e, passandosi una mano sul volto, scosse la testa …
Non ce la faccio più a stare qui … è meglio se esco a fare una passeggiata …

 
Stava ormai camminando da diversi minuti nel piccolo bosco adiacente al paese quando tutto d’un tratto si imbatté in un vecchio capanno degli attrezzi disperso nel mezzo della foresta che però, attirò la sua attenzione …  
Il capanno è vecchio e dismesso, ma quella serratura è decisamente nuova …
… strano …
 … uhm … perché darsi da fare a chiudere qualcosa che è ormai in rovina?
Non sapeva perché, ma qualcosa in quella struttura, stranamente, lo insospettiva molto e per questo decise di avvicinarsi con precauzione a dare un’occhiata …
Gli fece un giro intorno … cercando una finestra o una fessura sufficientemente grande da cui poter dare un occhio dentro …
Niente finestre … ma magari, dallo spazio sotto la porta si vede qualcosa … Proviamo.
Così, tornò all’entrata, ma quando vi si avvicinò, qualcosa lo gelò sul posto …
Trattenne il respiro, ascoltando accuratamente e in completo silenzio quel debole e quasi impercettibile suono …
No … non mi posso sbagliare … questo … è il respiro di una persona …
Sgranò atterrito gli occhi …
C’è qualcuno chiuso qua dentro!
Si guardò nervosamente attorno, in cerca di qualcosa per forzare  la serratura, ma non trovando nulla, si spazientì e tirò un calcio secco alla porta, scardinandola …
Tirò fuori il cellulare e, con il led della fotocamera, usato a torcia, illuminò l’interno, trovandosi un momento dopo davanti ad una scena raccapricciante e disumana …
Di fronte a lui vi era infatti una persona di spalle … con la testa china in avanti, incatenata ed appesa per i polsi ad un gancio attaccato al soffitto, le gambe legate con una catena … e la schiena martoriata e grondante sangue e linfa a causa di profondi e crudeli colpi di frusta  …
Sgranò gli occhi e soffocò un grido di terrore e disperazione quando si accorse di chi era quel povero corpo straziato e maltrattato …
-Dio … mio … - balbettò scioccato, portandosi una mano alla bocca per non mettersi a gridare …
All’improvviso però, la ragazza, probabilmente in preda ai forti dolori, mugolò sofferente e lui, finalmente, si riscosse dallo shock e corse da lei …
Le prese il volto tra le mani, tirandoglielo su … -Françoise … mi senti? Sono io … sono Joe … ti prego … rispondi … -
E dopo alcuni istanti, con grosso sforzo, aprì appena le palpebre e lo guardò …
-Françoise … mi riconosci … ti prego … rispondi … -
Mosse le labbra … e il sì che ne uscì fu una sorta di rantolo … che la fece tossire, facendole uscire alcune gocce di sangue dalla bocca che lui prontamente pulì subito con le sue dita …
-Ti libero subito … dammi un attimo … -
Così, con l’aiuto della luce del cellulare, iniziò a cercare come un forsennato qualcosa che lo potesse aiutare a spezzare quelle maledette catene e, fortunatamente, dopo poco, riuscì a trovare delle grosse tronchesi con cui la liberò …
… piena di ferite … torturata … disidratata … denutrita … dolorante …
Chi è il mostro che ti ha fatto questo?
Tremante, la prese in braccio e la tirò su …
Françoise gemette per il dolore e lui sentì una fitta al cuore …
-Perdonami … ma devo portarti via da qui al più presto … - ma a quelle sue parole lei iniziò a lamentarsi  …
-No … ti ucciderà … vattene … -
Joe la guardò turbato …
-Di chi stai parlando? Di chi ti ha fatto questo? Dimmelo!-
-Vattene o … - tossì … - … se ti trova … sei morto … -
Ammutolì … e sentì il sangue correre veloce nelle vene …
-Ti … prego … scappa … quell’essere … non ha pietà … -
Ma con sguardo diventato improvvisamente gelido e lucido, lui scosse la testa … -No. Non prima di aver fatto a pezzi il mostro che ti ha ridotto così. –

 

Inspired by
Tablo ft. Jinsil’s  “ Bad”

 

Inoo

 

Parte 1

-Ti porterò in paese e poi, andrò a cercarlo.-
Lei scosse la testa, mormorando un debole no …
-Stai tranquilla ... Ti lascerò in un luogo sicuro. Non ti accadrà nulla. –
-No … no … - gemette con la testa appoggiata sulla sua spalla … - … lui … lui è lì … -
Joe si fermò bruscamente e sgranò gli occhi …
-Che vuoi dire con lui è lì?- chiese con voce malferma e scioccata …
-Lui … è lì … - faceva molta fatica a respirare e a parlare contemporaneamente, ma doveva sapere al più presto come stavano le cose …
Così, allontanandosi dal capanno, la portò verso un piccolo ruscello dove l’adagiò a terra sulla sua giacca …
-Ascoltami … lo so che fai fatica, ma devi dirmi subito chi è stato … -
Alla luce della luna, riuscì purtroppo a vedere il suo reale stato … il volto era pallido e scavato … le labbra secche e spaccate … la pelle sporca di sangue e lacrime … e i capelli e gli abiti di sporco e sangue  …
Le accarezzò con delicatezza il volto e lei aprì di nuovo gli occhi … spenti e sofferenti …
-No … se te lo … - tossì … - … dicessi … tu andresti … da lui … - inspirò … - … e io … non te lo posso … permettere … -
-Devi dirmelo! Non può rimanere impunito per quello che ti ha fatto!-
-Tu … non capisci … lui ti ucciderà … è troppo … forte … anche … per me … -
-Non importa! Devi dirmi chi è! Subito!-
Scosse la testa … -No … tu devi … solo … scappare via … da qui … - si girò su un fianco e tossì, sputando altro sangue … - … sei … ancora in tempo … lasciami qui … - deglutì … - … non ti verrà … a cercare … lui … vuole … solo me … -
-No! Io non vado da nessuna parte senza di te! E questa volta, non mi farai cambiare idea! Per nessuna ragione al mondo!-
-Perché … non … dai … mai retta?-
-Perché non posso. Soprattutto in questo caso. Quindi … per favore … dimmi chi è stato a farti questo. –
Alcune lacrime cominciarono a scendere dai suoi occhi … -Ti ucciderà … e io … non potrò … fare nulla … per proteggerti … -
Allungò una mano, verso il suo viso, asciugandole le lacrime … -Non mi ucciderà … abbi fiducia in me … -
La ragazza posò una mano sulla sua e, con le poche forze che aveva, gliela strinse …
-Dimmi il nome di chi è stato … -
Chiuse gli occhi, riflettendo sulle sue parole e … -Dobbiamo … andare … via da qui … prima che … se ne accorga … -
-No! Devi dirmi chi è stato! –
-Te … lo … dirò … ma … non ora … -cercò di alzarsi …
-No … non ti sforzare ! -
-Dobbiamo … scappare … ti prego … almeno … questa volta … ascoltami … ne va … della tua … vita … -
Joe sospirò nervosamente, senza però prestare troppa attenzione alle sue parole … -Va bene … ce ne andremo, ma dimmi che intenzioni hai … -
-Quando … mi sarò … rimessa … verremo … a cercarlo … insieme … te lo … prometto … ma ora … andiamocene … o ci … ucciderà … entrambi … -
Annuì e la riprese in braccio, portandola verso la sua auto …
All’improvviso però, la ragazza iniziò a tremare come una foglia e si aggrappò a lui …
Lui la strinse a sé … -Stai tranquilla … ti porterò subito via … -
Aprì l’auto e poi, ve l’accomodò con cura sul sedile, coprendola con una coperta che aveva in auto … infine, montò in macchina anche lui e partì …

 

-Chi diavolo può essere a quest’ora del mattino?!?- sbadigliò assonnato, andando ad aprire la porta … -Sì?-
-Jiro ... mi riconosci?-
Il ragazzo sgranò gli occhi per la sorpresa e poi, gli sorrise subito felice di vederlo … -Joe! Certo, che ti riconosco! Che domanda mi fai, amico?!?- gli andò incontro e lo abbracciò … -Su, vieni! Entra dentro! Non stare sulla porta!-
-Ti ringrazio, ma … - esitò un attimo, abbassando lo sguardo … - … avrei bisogno di chiederti un grosso favore … -
Jiro lo guardò un attimo perplesso, ma poi gli sorrise affabile … -Non c’è problema! Sai che sono sempre disponibile ad aiutarti!Dai, vieni dentro che ne parliamo!-
-No, aspetta … -
Lo guardò interdetto  ... – Che succede, Joe? –
-Ecco vedi … - si fece coraggio … - … ho una persona in auto che sta male e che ha bisogno di essere nascosta … -
Restò un attimo in silenzio, riflettendo sulle sue parole e … -Ok … ho capito … portala subito su e poi, con calma, mi racconterai … -

 

-Io non ho problemi ad ospitarvi! Quindi, potete rimanere quanto volete!- gli sorrise, mettendogli una mano sulla spalla … -E stai tranquillo … vedrai che si riprenderà presto e che troverai un modo per uscire fuori da questa brutta situazione!-
Sospirò … -Sì … speriamo … -
-Stai tranquillo! Lo so che … - si fermò un attimo … - … deve essere brutto vederla in quello stato, ma il peggio è stato superato! Fortunatamente, anche se molto debilitata, è viva e … questo è quello che importa! –
-Lo so, ma se penso a quello che ha passato e a quello che ha dovuto subire  … io … -
-Joe … calmati … posso capire perfettamente il tuo stato emotivo in questo momento, ma devi concentrarti su di lei e sulla sua salute … il resto, per ora, mettilo da parte … dammi retta … -
-Sì, hai ragione … -
-Bene … allora, vai da lei mentre io preparo qualcosa da mangiare! Ok?-
Lo guardò con espressione grata … -Grazie .. sei un vero amico … -
-Non mi devi ringraziare, Joe! Gli amici servono a questo! -

 

-Come ti senti?-
-Non … troppo … bene … - tossì …
-Dovresti mangiare qualcosa oltre a reintegrare i liquidi … -
Scosse la testa … -Voglio … prima … lavarmi … ne ho … bisogno … -
-Sì, capisco … -
Provò ad alzarsi a sedere sul letto, ma non ci riuscì …
-Aspetta … ti do una mano … - così, le si avvicinò e, passandole delicatamente un braccio intorno alla schiena, l’aiutò ad alzarsi …
-Mi … dovrai … aiutare … - mormorò, respirando con fatica …
-Va bene … dimmi cosa devo fare … -
-Devi aiutarmi … a togliere … la tuta e … a lavarmi …  io … non ce la faccio … da sola … -
Annuì …
Se mi chiede e permette di aiutarla, significa che sta davvero male …

 

-Il resto … fai tu?- le chiese leggermente imbarazzato, buttando in una busta i brandelli dei suoi indumenti …
-No … non ce la faccio … aiutami tu … per favore … -
-Ah … va b-ene … -balbettò, inspirando nervosamente …
Quindi, si riavvicinò a lei e, con mani malferme, finì di spogliarla mentre lei continuava a tenere gli occhi bassi e lontani da lui …
Quando infine, le tolse anche gli slip, trattenendo il respiro e cercando di non tremare, la prese in braccio e poi, la portò dentro il bagno …
-Ce la fai a stare a sedere qui, senza doverti sorreggere? –
-Penso … di sì … -
-Bene … - si rimboccò le maniche e prese la spugna e il sapone e poi, cominciando dalla schiena, iniziò a lavarla … -Se ti faccio male, dimmelo subito … capito?-
-Sì … -
Dopo averla lavata su tutto il corpo, passò ai capelli e … paradossalmente, anche se era la cosa più semplice e di poco conto, fu quella che lo fece sorridere ed emozionare di più …
Si versò un po’ di shampoo sulle mani e poi, si fermò a riflettere proprio su quella strana sensazione di gioia che lo aveva pervaso …
Mi rendo conto che può sembrare stupido, ma … ho sempre trovato così belle e uniche quelle immagini che ritraevano quegli uomini che, con infinito amore, lavavano i capelli della propria donna mentre facevano il bagno assieme …
… ed io ho sempre agognato farlo … con lei …
E con quel pensiero in mente, iniziò a massaggiarle la testa …
Ad un certo punto però, la sentì mugolare e si fermò preoccupato … -Ti ho fatto male?-
-No … -
-Sicura? … ti ho sentito lamentarti … -
-Non … era … per il dolore … ma perché … era piacevole … -
Le sue parole lo fecero sorridere e gli scaldarono in modo sorprendente il cuore … -Allora, continuo … -

 

Tempo dopo, la riportò in camera …
-Come va adesso?-
-Meglio … -mormorò, continuando a non guardarlo negli occhi, stretta nell’asciugamano … 
-Bene … ne sono contento … - sorrise … -Ti va di mangiare qualcosa?-
-No … -
-Sicura? Neanche un pezzetto di brioche o un po’ di riso? –
-No … -
Si mise a sedere sul bordo del letto, accanto a lei … -Hai bisogno di recuperare le forze e se non mangi farai fatica a farlo … -
-Ora … no … -
-Va bene … - inconsciamente e sovrappensiero, allungò una mano verso il suo viso per accarezzarlo, ma lei sussultò e lui la ritrasse …  -Scusami … non volevo … - così, distolse lo sguardo e, agitato e a disagio si alzò, ma …
-Aspetta … - sospirò … - … puoi … puoi … -esitò … - … tenermi abbracciata?-
Sbigottito delle sue parole,  si voltò a guardarla con occhi perplessi e lei chinò mesta e imbarazzata la testa …
-Scusa … non … dovevo … -
-No! Voglio dire … - balbettò confuso … -Sì, va bene … -
E così, impacciato e stordito, si sdraiò accanto a lei e, tremando più di una foglia, la prese dolcemente tra le braccia, stringendola a sé …
Françoise posò placidamente la testa sul suo petto, chiuse gli occhi e si abbandonò al suo abbraccio … -Grazie … mi hai … salvato … per l’ennesima volta … -
Joe le accarezzò i capelli ancora umidi … -Anche tu, lo hai fatto tante volte con me … -
Annuì …
-Su … riposa un po’ finché Jiro non torna con la roba che gli ho chiesto … -
-Va … bene … ma … non andartene … -
-No … non me ne vado. Promesso … -

 

-Scusami … non volevo svegliarti … la porta era semi chiusa e … -
-No, tranquillo … - si passò una mano sul volto … - … mi sono addormentato senza neanche accorgermene … -
-E’ normale … ti sei finalmente rilassato e la stanchezza ha avuto il sopravvento su di te!- posò sul tavolo la roba che aveva comprato … -Lei come sta?-
-Meglio … -
-Vi siete fatti il bagno?-
-No, solo lei … io lo farò più tardi … -
-Poverina … si sarà risentita riavere … -
-Sì … ne sentiva veramente il bisogno … -
-Immagino … -
Joe diede un occhio alla roba …
-Ho preso tutto giusto?-
-Sì … grazie Jiro … - gli sorrise …
-A proposito … - si voltò a prendere un pacchetto di carta dal divano … - … ecco : questo è il pigiama che mi avevi chiesto per la tua donna … guarda se le va bene, altrimenti vado subito a cambiarlo … -
Shimamura sentì il cuore palpitare …
… la tua donna …
-Sì, grazie … - scartò il pacchetto e gli diede uno sguardo rapido … -Sì, dovrebbe andarle bene …-
-Perfetto! Allora, se è tutto a posto, io farei un salto in ufficio … ho alcune scadenze che devo concludere per domani!-
-Ok … e ancora grazie … -
-Figurati! – gli sorrise e poi, prese la sua borsa da lavoro e riuscì …

 

… la tua donna …
… la tua donna …
… la tua donna …
… la tua donna …
Inconsciamente sospirò …
-Che succede?- mormorò con voce fievole, riscuotendolo …
-Niente, niente! Scusa! Solo … alcuni pensieri … -
-Capisco … -
-Comunque, qui ho quasi finito … -
-Va bene … grazie … -
Dopo averla disinfettata accuratamente, applicò la pomata antibiotica sulle ferite e poi, la fasciò …
-Ti ho fatto prendere un pigiama da Jiro … così, potrai stare più comoda ! - le disse, alzandosi a prenderlo …
-Non mi sono … neanche accorta … del suo ritorno … -
Le sorrise … -Jiro è sempre molto silenzioso e discreto quindi è facile che tu non lo abbia sentito rientrare! Soprattutto adesso che sei molto stanca … -
Annuì …
-Vieni … ti do una mano ad indossare il pigiama!-
-Ti ringrazio … -
E con un po’ di fatica e qualche gemito di dolore, dopo parecchi minuti, riuscì finalmente a metterle il pigiama …
-Come te lo senti addosso? Se è troppo stretto te lo faccio cambiare … -
-No … è perfetto … -
-Bene! Allora … che ne dici di mangiare qualcosa, adesso?-
-Va bene … -
-Ottimo! Allora vado a prendere dei biscotti e a preparare il tè! Torno fra pochi minuti!-
Così, andò in cucina e mise il bollitore del tè sull’acqua, ma …
Perché non ho smentito l’affermazione di Jiro? Perché non gli ho detto che … io e lei non stiamo assieme?
Abbassò mesto lo sguardo …
Avrei dovuto farlo, ma non ho voluto … è questa la verità … perché, per un attimo, ho desiderato credere che fosse reale ... 
Inconsciamente, ripensò a quando l’aveva spogliata ed era rimasta nuda di fronte a lui … e poi ancora a quando l’aveva lavata e asciugata …
È vero … era solo per necessità … però …
… prima, quando mi ha chiesto di abbracciarla … non era solo per necessità …

 

Stavano finendo di cenare quando all’improvviso, nel silenzio della stanza, Jiro esordì  … -Sai … è la prima volta che ti vedo così … -
-Che intendi?-
-Mi riferisco a lei … - gli sorrise … - … ti ha veramente preso l’anima … -
Trattenne il respiro, sgranando gli occhi …
L’amico se ne accorse e scoppiò a ridere … -Scusami! Non volevo imbarazzarti! Capisco che per te, abituato ad avere sempre tante ragazze attorno, sia una sorta di trauma aver trovato quella che ti ha rubato definitivamente il cuore!-
-Ecco … io .. – iniziò a balbettare … non sapeva cosa dire …
-Dai, Joe! Stai tranquillo! Era solo per fare due chiacchiere tra vecchi amici! E poi, perché sono felice che tu stia provando questi sentimenti ! … l’amore è in assoluto la cosa più bella della vita e un uomo che non ha mai amato sarà sempre un infelice … per questo, quando ho visto nei tuoi occhi quella luce, non ho potuto fare a meno di essere contento per te!-
… sono felice che tu stia provando questi sentimenti …
… l’amore è in assoluto la cosa più bella della vita …
Amore … sentimenti …
Abbassò smarrito lo sguardo …
Io …
Io …
… la amo …  
E così, ammise finalmente, dopo tutto quel tempo che aveva sofferto in silenzio nel disperato tentativo di negarlo, perché impaurito e scoraggiato da lei in ogni modo, che l’amava …
Inoltre, per assurdo che fosse, erano state necessarie proprio quelle parole, dette in quel preciso modo dal suo amico Jiro, affinché riuscisse a farlo e …
… è strano, ma mi sento improvvisamente più leggero e sollevato …
Rimase sorpreso …
Era così tanto che non mi sentivo così …
Inspirò profondamente e guardò l’amico con espressione stordita …
-Joe? … tutto bene?- gli chiese preoccupato, non capendo cosa gli stesse accadendo …
-Sì … paradossalmente e follemente … sì … -
Jiro aggrottò la fronte … -Che intendi?-
-Che, dopo tanto tormento e tante ricerche, alla fine, ho fatto pace con la mia anima … -
La sua risposta lo fece sorridere … - Diciamo che … penso di aver capito cosa vuoi dire! -
No … non credo … però non è più ciò che conta veramente …

 

Nonostante fossero appena le undici, quando andò a vedere come stava, la trovò distesa su un fianco già addormentata …
Sei proprio sfinita …
Le si avvicinò per guardarla meglio in volto, ma inaspettatamente, appena le fu vicino, Françoise aprì gli occhi …
-Scusami … ti ho svegliato … -
-No … non dormivo … -
Si mise allora a sedere sul bordo del letto … -Come va? … senti ancora tanto dolore?-
-Un po’ … - si voltò, mettendosi a pancia all’in su e poi, aggiunse … -Ho la febbre … -
Annuì … -Lo avevo già notato dal tuo volto … -
-E’ alta … -
-Ti darò la bryonia … dovrebbe abbassartela un po’ fino a quando l’antibiotico non esplicherà completamente la sua funzione … -
-Va bene … -
Si rialzò e andò fino al tavolino dove aveva messo tutte le medicine … prese alcuni granuli bianchi da un piccolo contenitore e poi, glieli portò … -Tieni … lasciali sciogliere bene sotto la lingua prima di deglutire … ok?-
-Sì … -con mano malferma li prese e poi, li assunse come lui le aveva raccomandato …
-Devi avere un po’ di pazienza, ma vedrai che fra poco ti farà effetto … - le sorrise … -Su, ora cerca di riposare … - le accarezzò con dolcezza una guancia … - … io mi metterò sul divano e per ogni evenienza chiamami pure! Va bene?- fece per ritirare la mano, ma lei gliela fermò … sorprendendolo nuovamente …
-Aspetta … non … - distolse lo sguardo … - … vorresti ... dormire … qui con me?-
La sua domanda lo lasciò senza fiato e gli ci volle alcuni istanti prima che si riprendesse e che riuscisse a risponderle … -Va … bene … -
Così, con movimenti leggermente goffi e legati, si sdraiò di nuovo accanto a lei e poi, la prese tra le braccia … e proprio come era accaduto quella stessa mattina, lei pose la testa sul suo petto e nel giro di pochi minuti si addormentò …
A lui invece, gli ci volle molto di più di alcuni minuti prima di iniziare a riprendersi dallo shock … e a mettere le idee assieme …
Quanto stai soffrendo per essere scesa così tanto a compromessi con te stessa?
Quanta paura hai avuto?
Quanto vicino hai visto la morte in faccia?
La strinse forte a sé, comprendendo la gravità e il pericolo che aveva corso e …
Dio mio … questa volta, ho rischiato realmente di  perderti per sempre …
E con quel terribile pensiero per la testa e il cuore che gli faceva male, passò il resto della notte in bianco …

 

Passarono alcuni giorni e Black Widow iniziò lentamente a riprendersi … ma ogni sera continuava a chiedergli di restare e lui non riusciva a dirle di no quando invece, per la propria salute mentale, avrebbe dovuto forse farlo …
Infatti, dopo che lei si addormentava tra le sue braccia, lui regolarmente non riusciva a fare a meno di accarezzarla e di darle piccoli e lievi baci su tutto il volto …
Alla fine impazzirò …
… beninteso, se non lo sono già …
Pensò tristemente mentre la guardava dormire con il viso nell’incavo tra la spalla e il collo …
Sospirò … e all’improvviso un altro genere di pensiero cominciò a tormentare la sua anima …
Sono già passati alcuni giorni da allora, ma lei continua a non volermi dire nulla di lui … né chi è … né perché l’ha catturata per torturarla con così tanta crudeltà …
Inoltre, non capisco se non ne parla perché è ancora turbata o perché sta tentando di calmarmi …
Che cosa le starà passando per la testa?
Ha già pensato ad un piano?
I giorni passano e io comincio a non resistere più, a stare qui, con le mani in mano, mentre quel tipo è lì fuori tranquillo e beato come se niente fosse …
-Perché non riesci a dormire?-
Joe trasalì, guardandola sorpreso di vederla sveglia … -Pensavo stessi dormendo … -
-Difficile … con te accanto, così inquieto … -
-Scusami … - distolse lo sguardo, diventando cupo …
-Che hai?-
-Nulla … -
-Non è vero … e non mi piace quando menti … -
-Va bene … è vero : sono inquieto perché continui a non parlarmi di chi ti ha ridotto in quel modo!-
La ragazza si irrigidì nel suo abbraccio e lui lo percepì, pentendosi subito di averglielo rivelato …
-Scusami … non volevo turbarti … -
Françoise abbassò gli occhi e strinse tra le dita la stoffa della maglia del pigiama di lui … -Non importa … prima o poi … avrei dovuto comunque parlartene … anche perché sono perfettamente conscia che neanche il tempo funziona con la tua anima … -
Sarei curioso di sapere a cosa ti riferisci in particolare, ma … probabilmente non è questo il momento per chiedertelo …
-No, infatti … voglio che mi parli di lui e del perché ti ha fatto tanto male … -
-Va bene … - si slacciò dal suo abbraccio e poi, con sguardo angustiato, si mise a sedere sul letto … -Lui era … il secondo di Ulaan Garmaa … -
Joe sgranò sconvolto gli occhi e si alzò anche lui a sedere sul letto … -Il suo secondo? … vuoi dire che … -
-Sì … ha partecipato alla strage degli stranieri a Garzê … ed è stato mio Maestro anche lui … -
Il ragazzo ammutolì, ma iniziò anche a capire tutto …
Quando sei partita e non volevi dirci nulla … era perché stavi andando a chiudere altri dolorosi ricordi con il passato …
-... per questo … non mi ha ucciso, ma mi ha catturato per punirmi del mio tradimento … nei loro confronti … - si portò le ginocchia al petto … - … il giorno in cui decisi di sferrare il mio attacco ad  Ulaan Garmaa e ai suoi complici, lui non c’era … perché era partito per alcuni allenamenti in Giappone, ma io purtroppo non lo sapevo e quindi si salvò … - fece una piccola pausa … - … io però non ero intenzionata a lasciarlo impunito e così, partì per il Giappone, dove sapevo inoltre che alcuni allievi di Garmaa si erano trasferiti e …  -
- … e avresti potuto portare a termine la tua vendetta … - concluse lui con un filo di voce …
Lei annuì … -Sì … è vero … -
-Quindi, il motivo principale per cui sei partita dal Tibet e ti sei trasferita in Giappone è solo lui … -
-Sarei comunque arrivata qui, prima o poi … perché avevo deciso di eliminare tutti i mostri creati dal padre dei tre gemelli di cui, la maggior parte , di origine giapponese … -
Ora aveva le idee ancora più chiare …
Ho sempre pensato che Amber avesse esagerato a parlare della tana del bianconiglio, ma sfortunatamente non è così … inoltre mi chiedo se esista qualcuno che possa conoscerne la reale profondità …
-Ora … è tutto molto più chiaro … -
Lei restò in silenzio …
-Ma perché … non hai avuto fiducia in noi? … se ce lo avessi detto -
-Avreste tentato di farmi desistere. Tu, in particolare. –
Quel … tu, in particolare … suonò alle sue orecchie come un’accusa e lui ne soffrì molto … perché, all’improvviso, si sentì colpevole di quello che le era accaduto … 
-Quindi … è solo per colpa mia che … -
-No. Non è così. Io sarei stata comunque irremovibile sulla mia scelta. Quindi non sarebbe cambiato nulla. Ho solo evitato di dirvelo e di discutere, per non coinvolgervi, neanche indirettamente, in ciò che non vi riguardava. –
-Ma … se fossimo venuti con te e ti avessimo aiutato –
- Sareste sicuramente morti entrambi. – disse guardandolo negli occhi.-Lui non ha pietà e l’unico motivo per cui mi hai trovato ancora viva, era solo perché voleva gustarsi la vendetta … solo per questo. -
-Quindi … è solo per via della sua vendetta, se ti ho potuto salvare …  -
-Sì … -
Scosse scioccato la testa … -Per brutto che sia a dirsi, ma è stata solo la tua fortuna … -
- … oppure la mia sfortuna … dipende dai punti di vista … -
-Se non ti avessi trovato … sarebbe stata sicuramente la tua sfortuna, ma così non lo è stato. –
Black Widow però, non rispose a quella sua affermazione e lui fu subito riassalito dalle sue vecchie e sempre presenti paure …
La tana del bianconiglio … quanto è profonda ancora?
-Come faremo a fermarlo?- chiese all’improvviso, lasciandola sbigottita … - Hai pensato a qualche piano? –
-Ecco … - distolse lo sguardo da lui … - … aspetterò di essermi ripresa del tutto e poi … lo affronterò nuovamente .-
-Da sola?! Sei forse impazzita? Non ti ricordi cosa mi hai detto? Che lui è troppo forte anche per te?! Vuoi farti uccidere questa volta?-  
-Sono una guerriera … e nel mio destino è scritto che potrei morire combattendo quindi … se non sarò in grado di sconfiggerlo, probabilmente è quello che accadrà . -
-No. Non te lo permetterò. Per nessuna ragione al mondo. Al costo di incatenarti io stesso, non te lo permetterò. –
-Non lo faresti mai. –
-Non mi sfidare. Perché non sai quanto sono cambiato dal nostro primo incontro.-
Quelle sue parole però, la fecero innervosire ed agitare … -Tu non verrai. Questo è quello che ho deciso. –
-Non mi interessa. Ora come ora, quello che tu hai deciso da sola, per me non ha significato. – rispose risoluto e duro …
-No. Io non metto in gioco la tua vita per qualcosa che riguarda solo me. –
-Tu, forse no. Ma io della mia vita, faccio quello che voglio. E tu, non ne hai facoltà. –la sua risposta l’annichilì … tanto che rimase con bocca spalancata a guardarlo sconvolta …
Quando era cambiato così e lei non se ne era accorta?
-Quindi, se non mi vuoi costringere a incatenarti per impedirtelo, comincia a pensare ad un buon piano che preveda entrambi.- si alzò dal letto e la guardò … -Perché questa volta, non starò a guardare soltanto. Inoltre, non pensare di tendermi qualche trabocchetto, perché mi potrei veramente infuriare se venissi a scoprirlo.- e così, deciso e senza aggiungere altro, prese ed uscì dalla stanza, andando a prendere una boccata d’aria fresca per calmarsi …

 

Inspired by
Kyuhyun’ s  “Inoo”

 

Parte 2

 

Stava finendo la medicazione della mattina quando le chiese all’improvviso … -Hai già pensato a qualcosa?-
La ragazza si irrigidì debolmente … -Sì, ma ancora niente di definitivo … -
-E se usassimo la Byeong?-
-No, assolutamente.-
-Perché? – rimase stupito dalla sua risposta ferma e decisa …
-Perché se la sbagliassimo … sarebbe la nostra fine.-
-Siamo in due. Se uno sbaglia, c’è sempre l’altro. –
-Ma a quel punto, lui saprebbe della Byeong. Invece, nessuno a parte noi tre, deve essere in grado di rieseguirla. –
-Capisco … - stupidamente, non aveva riflettuto su quel fatto invece così importante …
Era decisamente troppo rischioso … soprattutto se qualcosa fosse andato storto e … fossero morti entrambi, però …
-Ma se facessimo una Byeong combinata?-
Ci fu un attimo di silenzio …
-E’ troppo pericoloso … per eseguirla, ci vuole molto preparazione e molto affiatamento … inoltre, se per caso sbagliassimo, potremmo anche rischiare di restare uccisi per nostra stessa mano … -
-Va bene … ho capito … - finì la medicazione … -Qui ho fatto … - si alzò e ripose a posto i materiali …
Françoise lo guardò con la coda dell’occhio … -Perché … stanotte non sei tornato a dormire?-
-Non avevo sonno. – disse con tono tranquillo …
Si rimise la maglia e poi, si alzò in piedi anche lei ... avvicinandosi alla finestra …
-Avremo bisogno di due spade … pensi di riuscire a procurartele qui, a Sapporo?-
-Sì … conosco un mastro fabbro molto bravo che ha la sua officina proprio qui … -
-Ottimo … allora, vai subito da lui e ordinagli due spade … che dovranno però, essere esattamente come ti dirò io. -
-Va bene … -

 

-Hey Joe! Che bello rivederti!-
-Ciao Megaro!-
-Quanto tempo! Ma che ci fai da queste parti?-
Gli sorrise, esitando un attimo … -Ecco … avrei bisogno di un grosso piacere da parte tua … -
-Un piacere?- era stupito …
-Sì … ho bisogno di commissionarti due spade, ma dovranno essere fatte in un certo modo … -
-Due spade ... – ripeté pensieroso … -Va bene … non c’è problema! Te le farò –
-Subito. Ne ho bisogno il prima possibile. – la sua voce e la sua espressione divennero improvvisamente serie e gravi …
-Ok … Dimmi allora, come devono essere … -

 

Così, alcuni minuti dopo …  
-Chi ti ha chiesto queste spade?-
-Non è una cosa importante … ho bisogno solo che tu me le faccia.-
-No. Mi dispiace, ma non posso fartele.  – rispose secco, lasciandolo sconvolto …
-Perché no?- era sorpreso della sua reazione … non l’ho aveva mai visto reagire così …
-Perché conosco quel tipo di spada e … l’ultimo esemplare è stato distrutto non molti giorni fa … -
-Tu sai di … ?-
-Sì. Una notizia simile era impossibile che non si diffondesse. - fece una pausa e poi aggiunse con un certo piacere … -Finalmente … quel mostro è stato battuto. –
Joe sgranò gli occhi, irrigidendosi vistosamente … -Non la chiamare così. Non è un mostro. –
-Sì, hai ragione. Infatti è peggio di qualsiasi parola esistente. –
-No! Non è così! Non è vero!-
L’amico lo guardò sconcertato … -Non ci posso credere … come puoi difenderla? Eppure tu sei sempre stato un guerriero giusto! Hai sempre rispettato la vita dei tuoi avversari!-
-E’vero: lo sono sempre stato e continuo ad esserlo! Ma ti sbagli su di lei!-
-Non credo proprio. –
-Megaro, tu mi conosci! Non direi mai una cosa simile, se non ne fossi certo!-
Scosse risoluto la testa e gli chiese con rimprovero … -Perché l’hai salvata? Avresti dovuto lasciarla morire. –
-No!- gridò sconvolto … -Come puoi dire una cosa simile?-
-Sicuramente, sarai stato mosso da compassione e pietà, ma hai sbagliato. Quella donna doveva morire. –
Le sue parole però, lo fecero infuriare e, furente, lo prese per la maglia, sbattendolo contro il muro … -Non dire mai più una cosa simile di lei! O ti giuro che con me hai chiuso definitivamente . –
-Sei forse impazzito? … - era scioccato … -Ti deve aver fatto il lavaggio del cervello per comportarti così! Il Joe che conosco –
-Il Joe che conosci non sarebbe mai stato d’accordo con la morte di nessuno! Tantomeno di lei!-
-Ma non ti senti? … stai delirando!-
-No! Sei tu … - lo mollò all’improvviso, guardandolo amareggiato … - … che stai delirando e non hai più fiducia in me, nonostante tutti questi anni di amicizia e reciproco rispetto … - fece qualche passo all’indietro … -Tu non conosci la sua storia … tu non sai … quello che le hanno fatto e perché ha agito in questo modo … perché ha preso certe decisioni … però, se ti fermassi a riflettere un attimo, ti renderesti conto che le sue vittime erano mostri sanguinari e spietati … e non guerrieri leali e giusti … e questo, forse, ti dovrebbe far riflettere sul mio comportamento.- concluse con fermezza, voltandosi e andandosene via deluso …

 

Era quasi arrivato sotto casa di Jiro quando ricevette una telefonata …
-Pronto?-
-Torna fra due giorni da oggi. Ti farò trovare le due spade. –
Restò un attimo in silenzio, sbigottito di sentirlo, ma soprattutto delle sue parole …
-Il procedimento che mi hai chiesto … - continuò Megaro … - è molto lungo e anche lavorandoci giorno e notte, non riuscirei a farne due simili in minor tempo. –
-Ok … va benissimo lo stesso … grazie … -
-Allora … a fra due giorni da adesso. Ciao … -

 

-Due giorni da adesso?-
-Sì. Il procedimento è molto lungo e lui è da solo. Perciò ... -
-Va bene.- rifletté un attimo e poi, lo guardò … -Però, quando andrai a prenderle, dovrai dirgli due cose. –
-Sì, certo … dimmi pure … -
-Che non dovrà mai rivelare ad anima viva, per nessuna ragione al mondo, la fattura di quelle spade né riprodurne altre. – rispose ferma e categorica …
-Ok … ma perché non me lo hai detto prima? Glielo avrei detto subito, se era così importante … - chiese perplesso …
-Perché  non credevo che accettasse di farle. –
La sua risposta però, non lo stupì, ma anzi, gli fece comprendere meglio la situazione … -La fattura della tua spada era unica, vero? -
-Sì. Qualsiasi Mastro fabbro, di un certo livello, avrebbe capito subito chi l’aveva richiesta e pensavo che … non avrebbe mai accettato una commissione da un mostro come me. Invece … – abbassò lo sguardo e lui sentì il cuore fermarsi …
-Non sei un mostro … lo sai … -
-Ma lo sappiamo noi. Gli altri, no. –
Annuì triste, ripensando a come erano andate le cose con Megaro …
-Comunque … quando avremo le spade, dovremo cominciare subito ad allenarci. –
-Sì, va bene . –
-Avremo bisogno di un luogo lontano da occhi indiscreti, dove poter provare alcune tecniche segrete.-
-Va bene … chiederò a Jiro se conosce qualche luogo appropriato .-
-Perfetto. Allora, appena lo avremo trovato, ci trasferiremo subito lì. –
-Ok, ma non mi hai ancora detto che piano hai .-
-A suo tempo. Non avere fretta. Sto ancora mettendo a punto alcuni particolari e alcuni piani di riserva.-
-E quando pensi di dirmi quale è il nome di quel mostro?-
Distolse lo sguardo … - Te lo dirò … ma non adesso … -
-Non ti fidi di me?-
-No … non è quello, ma preferisco aspettare … -
-D’accordo … - le si avvicinò … - … dovremo pensare anche ai tuoi abiti … -
-Sì, è vero … -
-Se mi dici cosa vorresti, vedo di iniziare a cercare qualcosa … -
-Una qualsiasi tuta in pelle andrà bene … -
-Ok … vedrò cosa posso fare … - così, la lasciò di nuovo sola e ripartì …

 

-Grazie mille Jiro … - gli sorrise …
-Non mi devi ringraziare! Ho fatto solo quello che avresti fatto anche tu per me! Quello che un amico farebbe per un altro amico!-
-No … tu hai fatto molto di più … -
-No … te lo assicuro!-
Si guardarono un attimo negli occhi e poi, si abbracciarono un’ultima volta …
-Grazie ancora Jiro … -
-Non ti preoccupare … - il ragazzo guardò poi, Black Widow … -E’ stato un vero piacere conoscerti Françoise … stammi bene … -
-Grazie. Anche tu. -
Annuì e li salutò per l’ultima volta con un sorriso mentre montavano in auto e se ne andavano …

 

-Che ne pensi?-
-E’ perfetta. Andrà benissimo. – si guardò attorno … -Siamo abbastanza lontani dalla città e soprattutto, siamo ben nascosti da occhi indiscreti. Inoltre, è molto grande e potremo esercitarci direttamente qua dentro. –
-Bene … ne sono contento.- posò la loro roba a terra e guardò l’ora … -E’ ora … devo andare. Megaro mi starà già sicuramente aspettando .-
-Aspetta. Vengo anche io con te. –ma alla sua affermazione, lui si irrigidì e lei se ne accorse subito … -Che c’è? Perché sei diventato così teso?-
-No … ecco … è solo che … -
-Preferisci che non venga?-
-No … non è quello … - abbassò lo sguardo e la ragazza gli si avvicinò …
-Mi considera un mostro, vero?- gli chiese senza grandi giri di parole … -Lo ha fatto solo in nome della vostra amicizia … vero?-
-Non è così … - mormorò senza guadarla …
-Allora, perché non vuoi che venga con te?-
Restò alcuni istanti in silenzio, osservando il suo volto cupo, e poi , esordì impassibile … -Va bene. Vai da solo, ma torna presto. Dobbiamo cominciare subito ad allenarci. –
-Ok … vado e torno … a dopo … - concluse senza aggiungere altro, confermando così però, che i suoi pensieri erano purtroppo fondati ...

 

-Grazie Megaro … ti sarò debitore a vita … -
-No, lascia stare … -
Sfilò la sua spada, leggermente più grande e pesante di quella di lei … e la guardò con occhi stupefatti … sembrava la copia esatta di quella che aveva usato sempre Françoise … -E’ perfetta … sembra l’originale!-
-Ma non lo è. Lei ha chiesto un ben preciso cambiamento. –
Joe lo guardò perplesso … -Non lo sapevo … -
-Questa spada, al contrario dell’originale è molto più precisa e tagliente … inoltre, la sua particolare fattura a più strati di metallo, esattamente quanti e quali mi ha richiesti lei, battuti in una sola lama la rende praticamente indistruttibile a qualsiasi a colpo … -
Rimase sorpreso e senza parole …
-Questa spada … è ciò che si avvicina di più alla Katana Divina di Masamune … -
Sgranò gli occhi … -Quel Masamune?-
-Sì. L’unico e impareggiabile Masamune. –
-Ma la precedente spada era di fattura coreana e … -
-Era stata fatta da uno degli ultimi Mastri fabbri che conosceva ancora i segreti di Masamune … applicando però, alcune variazioni secondo la tradizione coreana .-
Ecco perché Françoise mi ha detto di riferire a Megaro le sue raccomandazioni …
-Ho capito … - guardò nuovamente la spada … era veramente bellissima e speciale …
-Ora capisci perché … ero così arrabbiato con lei?-
Il ragazzo lo guardò … -Perché pensavi che usasse uno degli ultimi emblemi della scuola di Masamune per uccidere senza alcuna pietà … -
Megaro annuì … -Probabilmente, quella era stata l’ultima spada creata con quelle caratteristiche e lei, invece di portarle rispetto come tale, l’aveva usata per spargere fiumi di sangue … insultando così, la memoria del grande Maestro Masamune che era sempre stato ricordato come l’uomo le cui katane erano portatrici di pace e serenità … - si fermò … - … o almeno, questo era quello che avevo sempre pensato fino a quando non ho parlato con te … - abbassò mestamente la testa ...
-Ho capito il tuo punto di vista e … -
-Mi spiace … veramente tanto … - non lo lasciò neanche finire … - … per tutto quello che ho detto su di lei … ho sbagliato e me ne vergogno molto … -
-L’importante è riconoscere i propri errori e rimediare … e non colpevolizzarsi … quindi, stai tranquillo : è tutto a posto … -
Il ragazzo scosse la testa … -Non è tutto a posto, ma … ho provato perlomeno a rimediare alle mie colpe creando due delle migliori spade che abbia mai creato e che mai creerò nella mia vita di Mastro fabbro … -
Shimamura gli sorrise … -Grazie … tu non sai quanto ci hai aiutato … -
-No … grazie a voi … per avermi permesso di creare questi due gioielli … -
A quel punto però, doveva dirglielo … -A proposito di questo Megaro, ho da farti una richiesta … -
-Sì … dimmi pure … -
-Lei … mi ha detto di riferirti che non dovrai mai riferire a nessuno la fattura di queste spade né riprodurne altre con questa tecnica … -
-Sì … capisco la sua richiesta e la rispetto … dille però, che la ringrazio per avere avuto fiducia in me, rivelandomi quella antica e segreta tecnica e permettendomi di realizzare due armi simili … -
-Va bene, glielo dirò sicuramente e … ancora grazie … amico mio … -
-Di niente … amico mio … -

 

Françoise guardò con attenzione minuziosa la spada e, dopo diversi minuti, esordì … -Il tuo amico diventerà uno dei più grandi fabbri al mondo … -
-Dici?-
-Sì … queste spade sono state create seguendo alla perfezione la tecnica del Mastro fabbro che creò ai suoi tempi la mia vecchia spada … -
-Quindi … eri presente quando la creò?Ed eri cosciente che … ?-
-Sì … - ripose la spada nel fodero … - … era uno degli ultimi Mastri fabbri a conoscere ancora la tecnica del grande Masamune .-
-Sai anche che, probabilmente, la tua spada era l’ultima arma creata con quelle caratteristiche? -
-Sì, lo so. –
-Mi spiace … devi aver sofferto molto quando è stata spezzata  … -
La ragazza però, non gli rispose e, guardando con aria assente fuori dalle vetrate, cambiò subito argomento …  -Ormai si è fatto tardi : è meglio andare a riposare. Inizieremo domani gli allenamenti . – così, andò a sdraiarsi vicino alla vecchia stufa accesa dove aveva messo un paio di futon …
-Sei stanca?- chiese preoccupato, mettendosi sull’altro futon …
-Sì … -
Ma quel fu pronunciato con un tono strano che lo agitò particolarmente …  -In che senso?-
-In un senso solo : ho bisogno di riposare.-
-Scusami … è solo che sembrava un altro genere di stanchezza … -
Françoise sospirò … -Dormi . O comunque lasciami in pace. Vedi tu, ma non dire più una parola. Notte. –
-Notte … -
Quella fu la prima notte, dopo molto tempo, che purtroppo, lei non gli chiese di dormire assieme e Joe lo accusò profondamente …

 

Il giorno dopo si alzarono all’alba e cominciarono subito gli allenamenti di preparazione ad alcune tecniche che Black Widow aveva in mente di usare contro il loro nemico …
-Se seguirai le mie indicazioni, tra tre giorni saremo pronti per fronteggiarlo. –
-Tre giorni? Ma tu hai ancora bisogno di recuperare le forze!-
-Non abbiamo altra scelta. Il nostro nemico è già in vantaggio rispetto a noi, quindi se non sfruttiamo il tempo a nostro favore, lo farà sicuramente lui. –
-Perché dici così?-
- Quell’uomo … è probabilmente uno dei più grandi stratega esistenti al mondo, in grado di pianificare alla perfezione qualsiasi tattica e anticipare i suoi avversari, per questo non perderà certo l’occasione di sfruttarlo a proprio conto per batterci. Lui sa già che lo attaccheremo perciò, dovremo perlomeno batterlo sui tempi  ... per quanto sia possibile …  –
-Quindi, pensi di sorprenderlo?-
-No. Lui non si fa sorprendere. Piuttosto, lasciarlo perplesso … -
-Ho capito, ma quale piano hai in mente di usare contro di lui? –
-Faremo un doppio attacco, ma sfruttando due elementi … aria e terra .-
-Cioè uno attaccherà direttamente e l’altro invece dall’alto?-
-Sì. Ci sono alcune tecniche segrete che, combinate insieme alla perfezione, possono diventare dei colpi imbattibili. E questo anche per lui.  –
-Pensi che riusciremo a sconfiggerlo usando una di queste tecniche combinate?-
-Lo spero. Altrimenti … saremo in grossi guai.-
-E i piani di riserva di cui mi parlavi?-
-Uno solo : dargli ciò che vuole.-
Aggrottò la fronte … -Lui vuole te. Quindi?-
-Quindi è quello faremo. –
La guardò sconvolto … -Vuoi dire che se le cose si mettessero male, tu ti consegnerai nelle sue mani?-
-E’ l’unica cosa che possiamo fare.-
-No! E’ combattere, l’unica cosa che possiamo fare!-
-No, ti sbagli. Purtroppo, se non lo avremo sconfitto con il primo attacco o al massimo il secondo, avremo perso comunque. Perciò, tanto vale dargli quello che vuole e finirla. Inoltre, probabilmente, se mi consegnassi di mia volontà, non gli interesserebbe la tua vita. E tu saresti salvo . –
-Cosa?- era attonito: non poteva credere alle sue orecchie! –Ma cosa stai dicendo? Pensi veramente che ti consegnerei a quel mostro e tanti saluti?! Per avere cosa? La mia vita salva dopo averti lasciato nelle sue mani?! Per chi mi hai preso?- gridò furioso … -Io non farò mai una cosa simile! Io combatterò e lo farò fino alla fine. E se dovrò morire, sarà lottando. –
-E’ inutile morire in due. Non ha senso. Lui vuole solo me. Perché dovresti perdere la vita per qualcosa che non ti riguarda? E’ senza senso. –
-No! Senza senso sono le tue parole! Io non ti consegnerò mai nelle sue mani. Piuttosto, mi faccio uccidere che farlo. –
-Non te lo lascerò fare. Lo sai. Quindi, fattene una ragione. Perché se non lo batteremo, io mi consegnerò a lui in cambio della tua vita. E questo, è quello che ho deciso.-
Joe la guardò furente in volto … -Questo è quello che hai deciso tu, ma non io. E te l’ho già detto. Non sono più disposto ad accettare passivo le tue decisioni. Quindi, per me … il tuo piano di riserva può andare al diavolo! Perché io non lo farò mai! E tu non mi puoi costringere! Neanche se mi punti la spada al collo o minacci di uccidermi!-
Black Widow rimase per un lungo istante in silenzio, fissandolo negli occhi e poi, disse con tono apparentemente deciso … -Bene. Se è così, allora dovremo batterlo.-

 

Ormai erano già passati due giorni e Joe aveva memorizzato tutte le tecniche da usare : sia quelle a terra che quelle in aria e in più come combinarle tra di loro …
Tuttavia, le cose non andavano molto bene perché Black Widow sembrava accusare moltissimo quegli allenamenti, sia fisicamente che emotivamente …
-Come ti senti ora? –
-Meglio … -
-Forse, in questi giorni di allenamento intenso, dovresti mangiare un po’ più spesso … per darti una mano ad affrontare tutti questi sforzi … -
-No, va bene così. Questa è la mia solita dieta. E’ bilanciata e più che sufficiente. –
-In condizioni normali non ne dubito, ma ora no! Sei ancora debilitata per quei giorni di prigionia e avresti bisogno ancora di altri giorni di riposo per recuperare del tutto!-
-Te l’ho già detto : va bene così. – ribadì, rannicchiandosi sotto la coperta, vicino alla stufa …
-Hai freddo?-
-Sì, un po’. Questa notte è scesa molto la temperatura rispetto al giorno. –
-Sì, è vero. L’ho notato anche io . Se vuoi però, posso preparare del tè per riscaldarci un po’ … che ne dici? Ti va?-
-Sì, va bene. –
Così, mise un brick con dell’acqua sulla stufetta e poi, aspettò paziente che iniziasse a bollire per toglierlo dal fuoco e metterci delle foglie di tè verde a infusione …
-Ecco è pronto … tieni … -le porse una tazza di tè caldo e fumante che lei prese con mani grate per quel piccolo tepore che la faceva stare leggermente meglio …
Bevvero con lentezza, in modo da assaporarne il gusto e ritemprarsi con il suo calore … ma poi, appena finito di bere, lei tornò subito a coricarsi sotto le coperte, senza considerarlo e ricominciando a rannicchiarsi infreddolita …
-Sta cominciando a fare freddo anche a me … - fece una piccola pausa … - E se … dormissimo accanto, stanotte? Almeno, ci riscalderemmo a vicenda … - propose con voce malferma …
-Uhm … -
-E’ un no?-
-Uhm … -
Sospirò demoralizzato … -Ok … pessima idea … come non detto … -
-Ok … va bene .- disse all’improvviso, scostando la coperta … -Sbrigati però. Sto morendo di freddo. –
Cercando si trattenere un sorriso divertito di soddisfazione, si infilò subito sotto le coperte con lei e, senza aspettare che lo facesse lei di sua spontanea volontà, lui l’avvicinò con decisione a sé … suscitando in Françoise però, una certa disapprovazione per il suo atteggiamento …
-Sì, ora va molto meglio … - mormorò indifferente alle sue proteste, stringendola forte …
-Questa me la paghi. – ringhiò contrariata, tentando invano di allontanarlo …
-Invece di protestare, dormi! Hai bisogno di riposarti! – l’ammonì fintamente, senza mollare la presa ..
Alla fine però, probabilmente per via della stanchezza, rinunciò ad opporsi e, dopo alcuni minuti, si addormentò con la testa sul suo petto e il corpo stretto al suo …
E’ così dolce e piacevole il calore che emani che se potessi, mi ci perderei per sempre …
Sospirò …
Questo insolito equilibrio mi destabilizza, ma al tempo stesso non ne posso più fare a meno … tanto che, l’altra notte, quando non abbiamo dormito assieme, non sono  riuscito a chiudere occhio …
Si voltò a guardarla …
… ma per te non è la stessa cosa … e questo mi fa male …
Triste per quel pensiero, chiuse gli occhi … e alla fine, stanco fisicamente ed emotivamente, finì per addormentarsi anche lui …

 

-Domani torneremo ad Abashiri. – sentenziò, all’improvviso, ammutolendolo …  -Ti senti pronto?-
Annuì confuso, cercando di riprendersi dalla notizia …
-Bene. Perché probabilmente domani sarà una delle battaglie più dure che affronterai. –
-Sì … lo so. –
-Ripassiamo ancora qualche tecnica e poi … riposiamoci fino a domani quando partiremo.-
-Va bene.-

 

Era mezzanotte passata e non riusciva a dormire …
Anche se mi sforzo, non riesco a chiudere occhio …
Si rigirò più e più volte nel futon …
Sento un gran freddo dentro …
All’improvviso però, dopo quella riflessione, quasi lo avesse sentito, sentì le coperte scostarsi e il corpo di lei sfiorarlo …
Trattenne il respiro e la testa gli si confuse …
La ragazza gli passò un braccio sul torace e poi, schiacciando i suoi seni contro la sua schiena, avvicinò le labbra al suo collo e gli sussurrò … -Dormi … ne hai bisogno … domani sarà una giornata dura … -
Joe restò alcuni minuti in silenzio, fermo ed immobile, cercando di tornare lucido, ma poi, soprafatto dall’intenso bisogno di lei, che ormai era diventato incontrollabile e lo consumava dentro senza pietà da tempo, si sciolse dal suo abbraccio, si voltò verso di lei e, senza più resistere oltre, l’attirò deciso a sé e la baciò …
... e così, smanioso, bevve il dolce nettare della sua bocca tentando di colmare quella sua profonda, costante e insaziabile necessità, ma tutto inutilmente perché più ne beveva e più ne aveva bisogno ... si staccava infatti dalla sua bocca quel poco che bastava per riprendere respiro e poi, ricominciare il suo delizioso e sensuale assalto alle sue labbra, senza darle tregua … rendendola così pienamente cosciente che, con ogni sua fibra, voleva irrevocabilmente la sua totale resa incondizionata, in quel preciso momento, e che non era disposto ad arrendersi …
Tuttavia e, con sua grande sorpresa, ebbe subito la vittoria che cercava, senza troppa opposizione e con troppa facilità! E probabilmente, proprio per questo, qualcosa in lui si riscosse e lo fece staccare bruscamente dalle sue labbra, con sguardo amareggiato …
-No … così no … non lo voglio … - si allontanò da lei, mettendosi a sedere sul futon, con la testa stretta tra le mani … e, perfettamente cosciente del motivo della sua remissività, esordì arrabbiato e mesto … -Domani vinceremo … te lo assicuro. –
A quelle sue parole però, Françoise restò in silenzio, senza muoversi e con gli occhi chiusi, e si lasciò andare allo sconforto e alla tristezza …

 

Joe non aveva più detto una parola da quella notte, ma si era totalmente concentrato sulla meditazione e sulla preparazione respiratoria  …
-E’ ora. Dobbiamo andare.- gli disse all’improvviso …
Il ragazzo aprì gli occhi con lentezza e, con sguardo freddo e imperscrutabile, annuì …
Quindi si alzò, prese la spada e poi, con voce ferma e decisa, mentre impugnava sicuro l’arma, le disse  … -Vinceremo. E’ una promessa.-

 

-Siamo arrivati. Dove devo andare, adesso?-
Black Widow inspirò profondamente … -Da Giwalth.-
Joe sgranò gli occhi e si voltò sconvolto verso di lei …
-E’ lui. – disse con espressione impassibile, senza guardarlo …
Il ragazzo sentì il sangue gelare nelle vene e impallidì …
No … non è possibile …
… ero ad un passo dal mostro che ti ha fatto tutto quel male e non lo sapevo …
-Forza. Andiamo. –
E così, ancora sotto shock per la rivelazione, guidò come un automa fino a casa dell’uomo …
Quando arrivarono, Giwalth era davanti all’entrata di casa sua che li stava aspettando con la spada sguainata e il sorriso sulle labbra …
Fermarono l’auto e scesero …
-Bentornati … vi stavo aspettando … -
-Giwalth . –
-Black Widow … chi non muore si rivede!-
-Già. –
-Ma questa volta … lo sai, vero? Sarà l’ultima. –
-Sì. Lo so. –
-Pronta a morire, Black Widow? Pronta a scontare le tue colpe?-
-Sì. E tu Giwalth?-
Lui piegò le labbra divertito … -Sai benissimo che non puoi battermi. Quindi è inutile che ti fai vedere indifferente e spavalda! Le tue parole sono solo fiato sprecato. – alzò la spada e gliela puntò contro … -Stanotte … finalmente, potrò cospargermi con il tuo sangue e alzare fiero, in alto, la tua testa tagliata … proprio come hai fatto tu con Ulaan Garmaa . –
-Ne sei proprio così sicuro, Giwalth?- impugnò la spada secondo l’antica tecnica segreta Yeogsa e Joe finalmente l’affiancò …
L’uomo lo guardò … -Quindi hai deciso di immischiarti in ciò che non ti riguarda, ragazzo? Peccato … non mi saresti dispiaciuto come allievo, ma evidentemente preferisci morire!– fece un profondo respiro e poi, attaccò sicuro e spietato …
I due evitarono il suo primo attacco che però, li separò …
-Black Widow qualsiasi piano tu abbia ideato, sai benissimo che non potrà mai funzionare! Quindi, è inutile che tenti di resistere!-
-Allora, che problemi hai? Combatti e basta.-
E fu proprio quello che fece perché si scagliò contro di lei, anticipando prima la mossa di Joe che scansò con facilità e poi, colpendo duramente lei … che si difese, ma che per la forza esercitata dal suo avversario finì a terra …
Giwalth  sorrise … -Black Widow sei perfettamente cosciente di non potermi battere. E che, facendo così, stai solo rischiando di far morire anche il tuo amico. –
La ragazza si rialzò e questa volta fu lei ad attaccarlo, ma lui la scansò senza neanche muovere la spada … -Da quando manchi il bersaglio? Eppure, io ti avevo insegnato a prenderlo pieno! –
Si ricompose e, cambiò tecnica …
-E’ inutile. Nessuna delle tecniche che conosci può farcela contro di me! Te le abbiamo insegnate io e Garmaa … non ricordi? Io so perfettamente come le eseguirai e anche come anticiparle o respingerle! Perciò, arrenditi e smettila di renderti ridicola! –
-No. – e attaccò nuovamente, ma questa volta in combinazione con Joe che tentò di sferrare il suo colpo dall’alto … tuttavia, anche questa volta l’uomo li scansò però, riuscendo a ferirli entrambi …
-Questa è la battaglia più noiosa e inutile che abbia mai combattuto! Sinceramente, mi hai un po’ deluso Black Widow … perché pensavo che mi avresti dato almeno un po’ più di soddisfazione, ma mi sono sbagliato! –
Lei restò in silenzio … ferma ed immobile … con sguardo assente …  
-Black Widow … facciamola finita qui e arrenditi. Continuare sarebbe solo imbarazzante per tutti. –
Dal canto suo, Shimamura la guardò improvvisamente turbato per quel suo strano atteggiamento, iniziando poi, a riflettere su quel susseguirsi di suoi insoliti comportamenti …
C’è qualcosa che non va …
Giwalth era troppo sicuro e lei stava lottando molto al di sotto delle sue capacità , nonostante non fosse a tal punto debilitata …
-Black Widow! Che hai? Reagisci!- le gridò, riscuotendola … -Non puoi arrenderti così! Devi credere nella nostra vittoria o lui ci schiaccerà!-
Françoise lo guardò per un lungo istante con espressione avvilita e poi, inaspettatamente, gettò la spada a terra e spostò lo sguardo sull’altro … -Mi arrendo … - disse con voce fievole …
-Ottimo! Mi sembra una grande scelta!-
Joe era sconvolto e scioccato … -Black Widow ... cosa hai fatto? Sei impazzita … -
-Mi spiace … - abbassò biasimevole, lo sguardo … -Non posso combattere contro di lui … -
-Perché?- gridò con le lacrime agli occhi …
-Mi spiace … -
Intanto, senza perdere tempo, Giwalth si era avvicinato alla ragazza e le aveva dato una spinta, facendola cadere carponi a terra … poi, l’aveva presa in malo modo per i capelli, tirandole su la testa e portandole la propria arma alla gola … -Pronta Black Widow?-
Chiuse gli occhi e le lacrime cominciarono a scendere copiose … -Perdonami … per tutto quello che ho fatto … - mormorò mentre al nemico sfuggiva una risata sadica …
Shimamura era completamente annichilito …
-Sai perché ti sta chiedendo perdono?- gli chiese divertito … -Perché … fin dall’inizio, sapeva già che si sarebbe dovuta arrendere  e che non ci sarebbe stato alcun duello. –
Il ragazzo lo guardò frastornato, senza capire cosa intendesse …
-Non lo capisci? E’ stato tutto, fin dall’inizio, solo una trappola!–
Sgranò gli occhi …
-Il mio piano era molto semplice, ma tu ci sei caduto lo stesso come uno sciocco.- le strattonò i capelli, facendola gemere … -Vedi? Che ti avevo detto? Mai circondarsi di elementi deboli! E mai … avere legami! Perché il nemico potrebbe sfruttarli a proprio vantaggio!- rise … -Stupida … come hai potuto cadere in una tale banalità! Eppure, lo sapevi bene che sarebbe stata la tua fine!-ma la ragazza continuò a stare in silenzio mentre le lacrime non smettevano di scendere … e così, lui continuò nella sua fredda spiegazione … -E’ stata dura catturarla senza ucciderla, perché comunque, come nostra creatura, Black Widow è uno dei guerrieri più forti al mondo … tuttavia, alla fine, ha dovuto necessariamente soccombere alla mia grandezza e sono riuscito nell’impresa … e sai per quale motivo l’ho fatto? Solo perché volevo che pagasse aspramente ed ampiamente per il suo tradimento verso Ulaan Garmaa, gli altri nostri compagni e i tre gemelli … E proprio per questo, non potevo certo toglierle la vita con così tanta semplicità e senza alcuna soddisfazione! Quindi, l’ho catturata … torturata e … aspettato pazientemente che arrivassi tu! -
-Cosa?- chiese allibito …
-Sì … mi hai sentito bene! Per compiere la mia vendetta non aspettavo altro che te! L’unica persona che potevo usare per ferirla nel profondo e batterla come desideravo … Così, è bastato divertirmi un po’ fino al tuo arrivo e poi , con immensa soddisfazione … - lo guardò dritto negli occhi … - … stare lì fermo a guardarla consumarsi dentro, lentamente e inesorabilmente, nell’attesa che io agissi e potessi ucciderti come e quando desideravo, senza che lei potesse fare niente per impedirmelo mentre era cosciente che vi avevo lasciato deliberatamente fuggire e che vi stavo solo osservando costantemente da lontano, prima a casa del tuo amico Jiro e poi, nella palestra in cui non faceva altro che fingere di allenare sia te che lei …  - concluse compiaciuto in modo rivoltante …
-Mi stai dicendo che … in tutti questi giorni, non hai fatto altro che torturarla psicologicamente, usando me?-
-Sì! E ora … - posò compiaciuto la lama della sua spada sul suo collo … - … la ucciderò … proprio grazie a te!–
-Quindi io … sono … stato … la causa della sua resa incondizionata … il suo punto … debole … - mormorò con voce strana e sguardo assente … mentre in un attimo gli tornavano in mente le parole che, a suo tempo, Apollo gli disse e lui non volle ascoltare, ma anzi biasimò … e poi tutto quello che era successo fin da quando l’aveva ritrovata in quel capannone e lei aveva provato a mandarlo via, quella sua richiesta insolita di dormire nello stesso letto, abbracciati … e ancora, la sua strana mancanza di spirito combattivo … il vero motivo per cui aveva fatto costruire quelle due spade … probabilmente, solo per lasciargli qualcosa di lei … e infine il male ulteriore che, senza saperlo, le aveva inflitto, facendo il gioco di Giwalth …
E con quell’ultimo pensiero nella mente, come se fosse stato un automa, chiuse gli occhi e si concentrò …
Primo step :  sentire con la mente …
Secondo step : vedere con la mente …
Terzo step : colpire senza esitazione …

Inspired by
Kyuhyun’ s  “Inoo”

 

 

Last Romeo

 

Parte 1

-Te lo giuro : da dopo la tua telefonata, in cui mi hai spiegato che l’avevi ritrovata e cosa le era accaduto, più il tempo passava e più ero convinto di aver fatto male a non raggiungervi e che, alla fine, a causa della mia folle e testarda fiducia in voi e nelle vostre capacità di contrastare quel mostro da soli, sarei invece dovuto venire a prendere i vostri corpi ad Abashiri … per portarli fino a qui e dar loro la giusta sepoltura … -
-Ma siamo tornati e … -guardò la sua nuova spada … - … siamo più forti di prima. –
Sospirò … -Sì … siete tornati … per nostra fortuna … -
Gli sorrise, riponendo l’arma nel fodero … -Su … ormai è tutto passato! … e poi, non è da te quella faccia così seria!-
L’altro piegò le labbra in un debole sorriso … -Tu, forse, non ti rendi bene conto del pericolo che avete affrontato … -
-No, ti sbagli … - lo guardò dritto negli occhi … - … abbiamo guardato la morte in faccia, ma l’abbiamo anche sconfitta. Insieme. –
-E di questo, ne sono immensamente felice … - gli diede una pacca sulla spalla … -Allora, andiamo a festeggiare tutti assieme?O meglio … raggiungiamo Black Widow al Hot Baby, che è lì ormai dal vostro ritorno e non si è ancora degnata di farsi vedere, neanche per un saluto?-
Joe sorrise … - Ok … perché no!- tuttavia, lui poteva immaginarsi perfettamente il motivo per cui Françoise si era comportata così e per questo, aveva preferito fingere indifferenza …

 

-Guarda guarda, chi ci ha onorato stasera con la loro presenza! – esordì, avvicinandosi al loro tavolo, con il suo solito fare sensuale e ammiccante …
-Ciao Amber … - le risposero in coro, sorridendole …
-Come mai da queste parti? Quale buon vento vi ha portato fin qui?-
-Volevamo festeggiare!- esordì divertito Jet, lanciandole un’occhiata maliziosa …
-Davvero?- chiese stupita … -E come mai? Che avete di bello da festeggiare?-
-La vita!- continuò, scoppiando in una risata fresca e genuina …
-Beh … mi sembra un motivo più che valido! Quindi, che cosa vi porto? –
-Quello che preferisci! Scegli tu per noi!-
-Va bene … sarò di ritorno fra poco!-
Appena si fu allontanata, dB Rider si rivolse a lui … -Ogni volta che ti vede, ti divora sempre più con lo sguardo … -
-Uhm … -
- … ma questo a te non interessa, vero?-
-No … -
-Va bene … era solo per dire … -
-Non avevo dubbi ! - lo guardò, abbozzando una risata …
-Io lo dicevo per te! E’ passato un bel po’ di tempo dall’ultima volta che ti ho visto con una donna!-
-E’vero, ma mi va bene così … -
-Come vuoi!-
Qualche minuto dopo, Amber tornò con un vassoio con due drink … -Ecco a voi signori … -
-Grazie … -
Joe prese il suo bicchiere e poi, lo alzò in aria per brindare ... –Alla vita e … a noi che siamo qui a celebrarla!-
-Concordo! –
Il suono dei bicchieri che si scontravano in segno di felicità era sempre stato uno dei suoi momenti preferiti … perché era un gesto di gioia e spensieratezza e in quel momento, dopo quello che avevano passato, era ciò di cui aveva più bisogno …
Mentre però, stava mandando giù il proprio cocktail, la ragazza gli si avvicinò … mettendogli le mani sulle spalle e poi, piegandosi con la bocca vicino al suo orecchio … -Ho bisogno di parlarti … adesso … -
Il ragazzo si irrigidì debolmente, ma poi annuì e, cercando di apparire indifferente alla richiesta della ragazza, si alzò … -Torno subito Jet … -
-Ok … -
I due si allontanarono … giungendo fino ai corridoi delle stanze private … dove lei, all’improvviso, si fermò e si voltò a guardarlo sorridente … -Allora? … che mi racconti? Quanto sei sceso ancora nella tana nel bianconiglio, eletto?-
-Mi hai chiesto di seguirti, solo perché volevi chiedermi questo?-
E io che pensavo al peggio …
-Anche … -
Shimamura scosse la testa contrariato … -Amber … -
-Voglio solo sapere se hai fatto passi avanti ! -
-E se anche li avessi fatti, a te cosa interessa?-
-Beh … diciamo che sono molto curiosa … -
-La curiosità può essere deleteria!- l’ammonì scherzoso …
-Dai rispondi … fammi contenta! -
-Sinceramente, non vedo motivo di doverlo fare!-
-E se invece te ne dessi uno più che valido per farlo?-
-Tipo?-
-Non so … fammi pensare … tipo perché … lei ti chiama eletto?-
La guardò turbato … -Lei … mi chiama eletto?-
-Sì! E secondo te, per quale altro motivo ti chiamavo in quel modo?-
Si ammutolì …
Amber invece, fece un sorriso a trentadue denti … -Allora? … hai scoperto qualcosa di nuovo?-
Inconsciamente, annuì stordito …
-Bene! Allora la discesa sta procedendo ! – gli si avvicinò e poi, gli passò languida le braccia intorno al collo, premendo il suo morbido e voluttuoso corpo contro il suo … -Per questo … sarò buona con te e ti farò un piccolo regalo … - e così dicendo, accostò inaspettatamente le sue labbra a quelle di lui e lo baciò con passione, lasciandolo annichilito … solo che, guarda caso, proprio in quel momento, una delle porte delle stanze, e precisamente quella di Cath, si aprì e vi uscirono lei e Françoise, che li colsero in flagrante …
Amber però, era l’unica che poteva vederle, in quanto il ragazzo dava loro le spalle … e così, una volta ottenuto ciò che le interessava, e cioè che una certa persona li vedesse in atteggiamento intimo, si scostò subito da lui con sguardo compiaciuto e un grande sorriso sulle labbra, esordendo decisa e soddisfatta … -Black Widow … avevo ragione … le sue labbra sono deliziose … -
Sconvolto, Shimamura si voltò di scatto e se la trovò di fronte …
Torva in volto, Black Widow si mosse verso di loro, passandogli accanto come se non ci fosse, e si fermò proprio davanti all’altra … -Ne sono felice per te … mia cara Amber … -
-Lo so!- e allegramente, se ne andò via sculettando con nonchalance …
Françoise restò un attimo in silenzio e poi, richiamò l’altra ragazza … -Cath … andiamocene. –
-Sì … certo … - Catherine lo guardò turbata mentre lui si appoggiava demoralizzato al muro, abbassando sconfortato e desolato il viso, e lei seguiva docilmente l’amica …

 

-Che diavolo ti è preso?- la riprese in malo modo, sbattendo una mano sul tavolo …
-Io mi calmerei se fossi in te … -
Nel frattempo, Jet osservava con attenzione la scena …
-Calmarmi? Sai cosa hai fatto?-
-Sì! Ti ho baciato! E allora? Che problema c’è? Non hai sentito Black Widow? Era contenta per me!-
dB Rider sgranò gli occhi incredulo e poi, scoppiò in una risata fragorosa …
-E tu non ridere!- lo ammonì furioso, sull’orlo di una crisi di nervi … -Amber come diavolo ti è passato per la mente di fare una cosa simile?-
-Beh, a dire il vero … è dalla prima volta che ti ho visto che ci penso ! -
La squadrò con aria intransigente … -Perché l’hai fatto?-
-Detta così, sembra quasi che mi accusi di averlo fatto apposta … -
-Tu l’hai fat- si bloccò all’improvviso … e la guardò sbigottito, riflettendo sul suo comportamento e … -Sei stata tu … a dirle cosa fare per farmi uscire di testa con Tamara!-
-Tamara? … e chi è? –
-Quella dei giochetti erotici!- aggiunse divertito Jet …
Joe lo incenerì con lo sguardo … -Che fai? Ti ci metti anche tu?!-
-Dai, calmati … ormai è una storia passata, quella!- gli fece notare l’amico che continuava a ridere senza sosta …
-Ascoltate voi due … mi avete stancato entrambi! Qui si tratta della mia vita! E non di un gioco! Se per caso non lo aveste capito, non mi sto divertendo per niente!-
-Sì … hai ragione … - sospirò fintamente dispiaciuta … - Mi spiace molto per quello che ho fatto … soprattutto, perché dopo quello che c’è stato tra di voi … è stato poco carino farci sorprendere da lei … -
Jet spalancò la bocca allibito … e lei aggiunse … -Ah … tu non lo sapevi? Joe non ti ha raccontato che hanno quasi scopato?-
Shimamura si portò una mano alla fronte e scosse la testa rassegnato … -Non ci posso credere … cosa diavolo ho fatto di male?!-
-Cosa?! Avete scopato e tu non me lo dici?!-
-No … quasi scopato!- gli fece notare lei, allegramente e con una punta di ironia …
Incenerì entrambi con lo sguardo … -Ora vi uccido … e non me ne frega nulla se mi vede tutto il locale!-
-Su, calmati … eletto … e ascolta quello che ho da dirti … - fece una pausa, guardandolo dritto negli occhi … - … ti avevo detto che ti avrei fatto un regalo, no? … e quel bacio … lo è stato! Fidati, vedrai … ! - si alzò in piedi e facendogli l’occhiolino, se ne andò …

 

Era di pessimo umore … non aveva quasi chiuso occhio e in più, aveva passato metà della notte cercando di far capire a Jet che non fosse successo quasi niente tra lui e Black Widow …
-Buongior- si bloccò sulla porta della cucina, guardandola con espressione incredula e scioccata …
-Buongiorno. –
-Quan … do saresti tornata?- balbettò, entrando e mettendosi a sedere anche lui …
-Stamani. –
-Ah … e come stai?-
-Benissimo. – rispose secca, prima di mandare giù tutta la tazza di caffè ed alzarsi per riporla nella lavastoviglie … -A proposito, Jet è già uscito e mi ha chiesto di riferirti che aveva una commissione e che vi sareste visti più tardi al dojo. –
-Ho capito … grazie … -
-Bene. Allora, esco anche io. A stasera.- si avvicinò alla porta, ma appena la aprì, si fermò e si voltò verso di lui, sorridendogli con una certa forzatura … -Che sia ben chiara una cosa : a me non importa nulla se te la spassi con Amber. – e un attimo dopo si dileguò, lasciandolo a bocca spalancata …
Appena rimase solo, sospirò frustrato …
Perché Amber mi ha fatto una cosa simile? Aveva appena iniziato a darmi fiducia e adesso … è andato tutto al diavolo …
Demoralizzato e con la mente assente, prese una brioche dal cesto e, svogliatamente, le diede un morso, ma dopo alcuni istanti risputò disgustato il pezzo …
-Che cosa cavolo … ?- guardò bene la brioche … e notò che la marmellata era rancida … così, schifato, la buttò subito nell’immondizia e si versò del caffè per ripulirsi la bocca dal cattivo sapore, ma quando iniziò a sorseggiarlo, sputò anche quello … -Ma cosa sta accadendo?! Perché il caffè sa di sale?- aprì la caffettiera e al suo interno vi trovò sale e caffè …
Inspirò nervosamente e rifletté un attimo …
Black Widow! … questa me la paghi!

 

Erano passati alcuni giorni dal suo ritorno e Joe era sull’orlo di una crisi di nervi …
-Buongiorno. – ringhiò furioso, mettendosi a sedere accanto a Jet …
-Buongiorno … - lo guardò preoccupato … -Che hai?-
-Che ho? E me lo chiedi?- alzò leggermente la voce … -Mi sta facendo impazzire!-
-Chi?-
-Black Widow!-
Jet aggrottò la fronte … -Non mi dire che risiamo punto e a capo? –
-Dipende da cosa intendi per punto e a capo!-
-Uhm … che ti sta pedinando e qualsiasi cosa fa, lo fa apposta?-
Shimamura lo squadrò arrabbiato … -Il primo giorno, mi ha fatto trovare la colazione … -
-Gentile!-
-No! La brioche era rancida e nel caffè ci aveva versato l’intera saliera!-
-Ah … -
-Il secondo giorno, mi ha sostituito la schiuma da barba con la panna da montare … -
-Uhm … però poteva avere il suo perché!-
Lo incenerì con lo sguardo e continuò … -Il terzo giorno, mi ha sostituito il dentifricio con la pasta per le dentiere … -
-Però … -
-Il quarto giorno, mi ha sostituito il bagnoschiuma con la colla all’acqua … -
-Questa era cattiva!- rise divertito …
-Il quinto giorno, mi ha messo le puntine da disegno sopra la poltrona del mio studio!-
-Quelle fanno malino!-
-Il sesto giorno … -
-Cioè, ieri … -
-Sì … mi ha sgonfiato le ruote della Ghibli … -
-Beh … vedi il lato positivo : poteva bucartele!-
Fece finta di non sentirlo e continuò … -E oggi … -
-Sì? –
-E oggi … mi ha incollato la serratura dell’armadio … -
A quel punto, non riuscì più a trattenersi e scoppiò a ridere piegato in due …
-Jet sei un idiota!- lo ammonì stizzito, appoggiandosi allo schienale della sedia …
-Scusa! Ma … - non riusciva a parlare da quanto rideva … - … ti ha conciato per le feste! E tutto questo, solo per un bacio! Figurati se vi trovava a letto assieme : ti ammazzava!-
Scosse la testa sconsolato … -Tu ridi e lei … si diverte a farmi i dispetti!-
-Beh … nessuno ti impedisce di farglieli anche tu!-
-Sì, certo … come no?! Già stiamo sfiorando l’infantilità! Se inizio anche a farle le ripicche, questa casa esplode!-
-Probabile! –

 

Tuttavia, dopo quell’ultimo dispetto dell’armadio, le cose si calmarono …
-Quanti giorni di tregua sono, adesso?-
-Albert non ti ci mettere anche tu!- rispose stizzito, squadrandoli entrambi …
-Dovresti essere contento di riavere l’armadio e tutto il resto!- gli fece notare Jet, rimettendo a posto alcune katane …
-Ho dovuto scardinarlo per aprirlo!-
-Sì, ma adesso hai di nuovo tutti i tuoi bellissimi abiti!- lo canzonò l’amico, ridendo sfacciato ...
-Ve l’ha mai detto nessuno che non siete simpatici?!- era demoralizzato da ogni punto di vista … era vero che aveva smesso di fargli dispetti, ma erano anche giorni che non riusciva a vederla neanche di sfuggita … di lei e della sua presenza fisica, in casa, vi era solo il suo profumo che gli confermava che era stata lì, ma per il resto, niente!
-Tu sei troppo agitato! Dai retta a noi!-
-Perché voi come sareste al posto mio?!-
I due si guardarono un attimo negli occhi e poi gli risposero divertiti … -Tranquillissimi!-
-Sì, certo! Come no?!- si mise a sedere su una delle gradinate della palestra e sospirò triste …          -Perché Amber ha dovuto giocarmi quel brutto scherzo proprio adesso? … proprio ora che … -
- … che avevate quasi scopato! Quasi, eh! -
Joe lo incenerì con lo sguardo … -La puoi smettere con quella storia?! E soprattutto, possiamo evitare di renderlo di dominio pubblico?!-
-Joe ha ragione … smettila … che sennò, da uomo, non ci fa proprio una bella figura per quel quasi!-
-Albert, vai al diavolo anche tu!- ringhiò furioso … -Ma che avete oggi? Perché non mi date tregua?!-
-Perché ci fai ridere!-
-Grazie! Begli amici che ho!-
-Guarda che … - Albert si scambiò uno sguardo di intesa con Jet … - … dovresti solo ringraziare Amber per quel bacio … -
-Ringraziarla?! Ma se sono tornato così indietro con lei che fra poco ripasso dal via!-
-Non esagerare … e comunque, il suo comportamento ti dovrebbe invece fare solo piacere … se la cosa l’avesse veramente lasciata indifferente come diceva lei, non si sarebbe sprecata a farti tutte quelle ripicche … inoltre, anche se abbastanza infantili, tutti quei dispetti erano una forma di gelosia quindi … -
-Non sono nato ieri! Lo avevo capito! Ma … - abbassò lo sguardo triste … - … il problema è la sua fiducia che è così difficile da conquistare … - si fermò un attimo … - Françoise non ha mai potuto contare su nessuno e per questo, per lei, è difficile affidarsi a qualcun altro che non sia se stessa … con tutti gli ultimi eventi, ero riuscito in qualche modo a fare breccia nelle sue difese e ad aprirmi un piccolo spiraglio, ma adesso … -
-In realtà non lo puoi sapere … Black Widow non è assolutamente stupida! E non è detto che non abbia capito che sia stata Amber, di sua iniziativa, a baciarti!E non tu!-
-E’ uguale … dal suo punto di vista non cambia nulla … inoltre, ero rimasto così frastornato che non ho neanche provato ad oppormi … e questo lei lo ha visto chiaramente … - si passò le mani nei capelli … -Avevo fatto appena alcuni passi avanti e tutto è andato perso miseramente … -
-Io non sarei così disfattista … - intervenne all’improvviso Albert, riflettendo sulle sue parole … -In fondo, tu non tieni mai conto di quello che può veramente provare lei … fai solo i conti con quello che lei ti lascia vedere e questo è ben diverso! Dacci retta : aspetta ad essere così demoralizzato!-

 

E infatti, alcuni giorni dopo, successe qualcosa di inaspettato …
Si era addormentato già da diverse ore quando qualcosa all’improvviso lo fece destare … aprì gli occhi e la prima cosa che percepì fu il suo profumo …
… vaniglia ed anice …
Inspirò profondamente e, a piccoli step, iniziò a tornare lucido …
Non sono solo … nel letto c’è qualcuno …
Si voltò con una certa agitazione addosso e trattenne il fiato quando la vide dormire rannicchiata sul bordo del letto …
Cercando di non svegliarla si avvicinò e le guardò il viso …
Come sei dolce quando non indossi quella maschera algida …
Sospirò felice … e poi, con cura, le passò un braccio intorno alla vita e l’attirò verso di sé …
Continuando a dormire, la ragazza protestò debolmente al suo gesto, ma lui non si scoraggiò e la strinse, abbracciandola teneramente e accarezzandola per farla calmare …
Dormi tranquilla … le mie braccia ti proteggeranno e ti culleranno fino a quando vorrai …
Posò la bocca sul suo collo, sfiorandolo appena …
Shine on my path, whether I want it or not, the decision has been made …
I will put everything at risk … I will protect you no matter what hardships come …
I can’t see anything else but you …

… e senza accorgersene, con un sorriso felice stampato sul volto e sulle labbra, si addormentò anche a lui …

 

Quando si svegliò era tarda mattina … e lei non c’era più …
Si alzò a sedere sul letto e si chiese se per caso fosse stato tutto un sogno, ma …
Prese il cuscino su cui avevano dormito e lo annusò …
No … non è stato un sogno … c’è ancora il suo profumo …
Sospirò … e con quel pensiero in testa, scese dal letto e si infilò in doccia cercando di riflettere …

 

Ovviamente, la notte successiva lui l’aspettò ansioso, ma lei non venne … e, così mortificato, si chiese se il suo gesto l’avesse disturbata tanto, ma …
… se fosse così, perché venire a dormire con me?
Se le dessi noia e se non volesse un contatto con me … non avrebbe senso tutto ciò …
Senza contare che si è infilata nel mio letto di sua spontanea volontà e poi, si è rannicchiata sul bordo …
Mah! … mi sembra tutto così assurdo …
Sbuffò …
Non capisco …
Perché ha fatto così?
Tutte le donne che ho avuto e frequentato … quando si infilavano nel mio letto non era certo per dormire! Lei … no! E’ decisamente spiazzante la cosa!
O forse no …
Ripensò un attimo alle parole di Amber …
“… ha un profondo odio per gli uomini … e, piuttosto di farsi toccare da uno di loro, come hai fatto tu, stanotte … si ucciderebbe …”
Possibile che … voglio dire … si sia nascosta dietro il Mind Control e abbia mentito sempre anche su questo? … e che non sia mai stata con nessun uomo? E quindi, neanche con quell’idiota di Apollo o con quei tipi che frequentava quando io stavo con Tamara?
Si alzò di scatto dalla poltrona e salì in camera a fare una telefonata …
-Pronto?-
-Amber? Sono Joe … ti disturbo?-
-No … - sbadigliò …
-Ti ho svegliato?-
-Sì, ma lascia stare … dimmi  … -
-Ascolta … voglio sapere una cosa … tu sai se … - esitò un attimo … non sapeva come chiederglielo … - … se lei … cioè se … -
-Parla … forza!- lo incitò infastidita di fronte alla sua incertezza …
-Ecco … sai se lei … è mai stata veramente con un uomo? … in tutti … i sensi?-
Ci fu un attimo di silenzio … e poi, la ragazza scoppiò a ridere …
-Che c’è da ridere?!-
-Niente! … a parte che vuoi uomini, quando vi innamorate, diventate una massa di patetici e ridicoli bambocci senza cervello! –
Joe ammutolì …
-Comunque … la domanda che mi hai fatto è fuori luogo. Hai altro da chiedermi?-
La sua risposta lo mise a disagio … effettivamente non era proprio una bella domanda, ma voleva capire il suo comportamento insolito …
-No … a dire il vero … no … -
-Uhm … ne sei proprio sicuro?- insistette, intuendo che dietro a quel suo insolito quesito ci fosse una motivazione …
-Sì … abbastanza … -
-Ok … allora, visto che non hai da farmi altre domande … te ne faccio una io … -
-Dimmi … -
-Perché mi hai fatto una domanda simile?-
-Beh, ecco … -
-Sì, ti ascolto … -
-Ecco … perché … la scorsa notte … si è infilata nel mio letto e … -
- … non è successo nulla.-
-Esatto … -
- … ora capisco … non abituato ad una donna che non si infila nel tuo letto per fare sesso, ti sei sentito minato nell’orgoglio, eh!-
-No! Non dire sciocchezze! Non è per quello!-
-Ah, no? E allora, quale è il problema?-
Il ragazzo però non rispose …
-Come mai non rispondi? … ho forse fatto centro? Ti sei sentito in difetto come uomo? –
-Ecco io … -
-Riesce veramente a destabilizzarti così tanto? Eppure, con le altre non avevi problemi … o sbaglio? …  Yuri … Caterina … la tipa senza nome che ti sei scopato nel bagno di non so quale locale … Tamara … con loro eri sicuro, no?-
-Tu … come fai a sapere di loro?- chiese allibito …
-Secondo te?-
-E’ stata lei … - mormorò sorpreso …
-Già … e ora, se non hai altro da chiedermi, andrei a farmi un bel bagno … -
-Sì, certo … grazie … -
-Di niente e se posso permettermi … la prossima volta che accadrà, ti consiglierei di essere un po’ più deciso … proprio come quella notte … Tieni sempre presente che la infastidisci quando non le tieni testa! Invece, cede miseramente quando fai l’opposto! … e con questo … credo di averti aiutato fin troppo! Ciao … eletto … e mi raccomando … fai il cattivo ragazzo … con lei!-rise debolmente e poi, riagganciò senza aspettare neanche che lui dicesse qualcosa …

 

Durante il giorno continuava a non incrociarla mai, percependo solo il suo profumo … e la notte continuava invano ad aspettarla …
Era decisamente una situazione spiazzante e snervante per lui, soprattutto con il suo caratterino agitato …
Non sono mai stato un tipo troppo paziente e questa condizione mi sta facendo impazzire!
Sospirò, chiudendo gli occhi e reclinando la testa all’indietro sul bordo della vasca …
Perché mi spiazza così?
Perché non riesco mai a capirla?
E perché non so mai se quello che faccio è giusto o sbagliato con lei?
Amber dice di essere più deciso, ma non riuscendo a capire quale è il confine … non so dove finisce il posso dal non posso … e non voglio obbligarla a fare quello che non vuole …
Con le altre era semplice … sapevo che cosa volevano e cosa non volevano … sapevo fino a che punto spingermi senza mancar loro di rispetto … ma con lei è impossibile!
Scosse la testa e sbuffò contrariato …
Sì, è vero! Ha ragione Amber : sono patetico e ridicolo! Perché con un’altra avrei saputo perfettamente come agire! Già, un’altra però … e non lei …
E con quel pensiero in testa, decise infine che fosse ora di uscire dal bagno e andare a letto …

 

Stranamente però, neanche il bagno era riuscito a rilassarlo e per questo, continuava a rigirarsi nel letto, senza trovare nessuna posizione che lo facesse conciliare con il sonno …
Tuttavia, alla fine, forse esausto per i troppi pensieri che gli giravano per la mente, cominciò lentamente a sentire le palpebre appesantirsi e provò a lasciarsi andare tra le braccia di Orfeo, ma tutto inutilmente perché un piccolissimo rumore lo ridestò subito, facendolo alzare di scatto a sedere sul letto …
Gli ci volle un attimo per adattare gli occhi al buio della stanza, ma infine la vide … era in piedi … ferma ed immobile … vicino alla porta, nel punto d’ombra, tentando invano di non farsi scoprire …
Joe trattenne il respiro e si maledì per essere scattato su come una molla, ormai però il danno lo aveva fatto e quindi …
Forse, è l’occasione buona per seguire il consiglio di Amber …
-Perché non vieni qui, invece di stare lì in piedi, al freddo?-
Non gli rispose, restando immobile …
-Ok … allora … mi costringi ad alzarmi e a venirti a prendere di peso.-
Ma la sua minaccia non sembrava averla neanche preoccupata … quindi scostò le coperte e scese dal letto, andando deciso verso di lei che continuava a non muoversi …
Beh … è tanto che non sia ancora scappata …
Le si fermò davanti e lei distolse lo sguardo …
You are complicated like a maze …
Why do you keep pushing me away …
Trust me, your Romeo …
I have no one but you …
Non era molto sicuro che quello che stava per fare fosse giusto o meno, ma cercò di ragionare lucidamente e di comportarsi come se non fosse intimorito da lei … e così, allungò una mano e le prese un polso, tirandola leggermente …
Françoise fece qualche passo in avanti … poi, però si fermò nuovamente e lui sospirò snervato …
Ok … la mia pazienza è sempre stata quella che è e, in questo caso, è finita qui!
Così, la prese di peso in braccio e la portò sul letto, lasciandola talmente sconvolta dal suo gesto che la ragazza non riuscì neanche a protestare …
La posò con cura sul letto e poi, le tirò su le coperte … -E ora stai qui. E non ti muovere. –
Ritornò quindi al suo posto e …
Ottimo … e adesso che faccio?
Scosse la testa …
Sono patetico … sì … decisamente …
Rifletté un attimo …
E’ meglio se dormo … sì … è la cosa migliore!
Quindi, sbuffando, si voltò di fianco, dal lato opposto al suo, e chiuse gli occhi …
Devo dormire …
Sì .. dormire …
… dormire …
Maledizione!
Non ci riuscirò mai!
È assurdo!
E’ nel mio letto e io … sembro un liceale alla mia prima esperienza!
Anzi, no … la mia prima volta è stata meno imbarazzante …
Perché è così difficile?
Perché … ho così paura di lei?
Si rattristì …
… non ho paura di lei … ma di un suo no … è diverso …
Ma nel frattempo in cui Joe si era perso nelle sue inutili elucubrazioni, lei si era avvicinata quel tanto che bastava affinché lui ne potesse percepire il calore anche se non lo stava toccando … 
Il ragazzo sentì il proprio cuore iniziare a battere forte e il sangue correre veloce nelle vene …
E adesso che diavolo mi prende?Non è la prima volta che dormiamo nello stesso letto!
In realtà, sapeva benissimo cosa gli stesse capitando, ma cercava disperatamente di reprimersi …
Ho voglia di voltarmi e di baciarla … ma se lo faccio … non sarò in grado di fermarmi … il bisogno di lei è sempre più urgente e io …
I don’t care if it’s poison, I will gladly take it …
No other temptation can be sweeter or stronger than you …
Iniziò a sentire di nuovo quella strana e dolorosa sensazione che gli rendeva gola e bocca secca e lo spingeva con violenza a desiderare di bere dalle sue labbra fino a dissetarsi e così, mandando al diavolo ogni suo indugio, proprio come suggerito da Amber, si voltò verso di lei, che lo stava guardando con occhi interrogativi, e la baciò … perdendosi subito nel suo dolce sapore …
Your lips embrance my sinful lips, making me drunk with your scent …
No other reward is stronger than this, I only need you …
Inaspettatamente però, a quello che si sarebbe potuto immaginare, lei rispose al suo bacio e gli passò le braccia intorno al collo, attirandolo a sé e procurandogli un forte brivido di piacere che lo indusse subito a volere di più … così, la mano innocente che, fino ad un attimo prima, la teneva per la vita, divenne audace e risalì lungo il suo profilo … sfiorando intenzionalmente uno dei seni e poi, salendo fino alla spalla, dove tirò giù la spallina della canotta in cotone blu e del reggiseno a balconette in seta rosso …
Ovviamente, non contento, continuò ad abbassare gli indumenti fino a quando non la scoprì e le sue dita poterono finalmente toccare di nuovo la pelle morbida e delicata del seno nudo e teso alle sue carezze sfrontate e ardenti …
… presto però, anche quel contatto divenne insufficiente per lui e, perso il controllo, strinse forte la morbida rotondità, strappandole un forte gemito di desiderio che lo eccitò profondamente fino a fargli dimenticare qualsiasi timore e incertezza e lo spinse a mettersi sopra di lei, scivolando sensuale fra le sue gambe che si avvinghiarono subito ai suoi fianchi …
Ormai, dato libero sfogo ai suoi sensi, si staccò dalle sue labbra e le morse avidamente il collo e le spalle, fino a farla ansimare con violenza, e poi, con bocca languida e appassionata, scese sul suo seno, mordendolo e stuzzicandolo con la lingua fino a farle inarcare sfacciatamente la schiena, per protendersi a lui … il suo gesto però, lo incitò a scendere ancora più giù, fino al suo ventre, dove con mani impazienti cominciò a toglierle i pantaloni blu a pois bianchi del pigiama e gli slip di seta rossa a vita bassa, baciando estasiato la pelle morbida e sensibile che via via scopriva …
Tuttavia, all'improvviso, i suoi gemiti di piacere che, fino ad un attimo prima erano stati un afrodisiaco puro, divennero invece motivo di scuotimento dal quel suo stato di perdizione e … si fermò bruscamente.
Si alzò di scatto e si scostò da lei, prendendosi la testa tra le mani ed esordendo inaspettatamente ... -Vattene dal mio letto. Subito. -
Françoise lo guardò alcuni istanti intontita ... e poi, appena riuscì a realizzare cosa le avesse detto, sotto shock e imbarazzata, si rivestì rapidamente e scappò letteralmente da lì, senza dire neanche una parola e con gli occhi colmi di lacrime brucianti di vergogna e dolore ...

 

Inspired by
Infinite’s  “Last Romeo”

 

Parte 2

 

-Scusa, ma non credo di aver capito bene ... te la voleva dare di sua spontanea volontà e tu invece,  l'hai mandata via?!? Ma hai perso il capo?!? -lo guardò sconvolto, con le mani nei capelli ... -Tu ... ti rendi conto di quello che hai fatto? !? Te la voleva finalmente dare e tu invece l'hai respinta!-
-E' inutile che me lo ripeti con altre parole!  Il concetto è sempre quello! Inoltre, so benissimo cosa ho fatto! -
-No ... io non credo assolutamente che tu sia cosciente dell’errore madornale che hai fatto! Perché se lo fossi, cominceresti a prendere a testate quel muro! No, anzi! Lo spigolo! Che fa più male!-
-Perché dovrebbe tirare testate allo spigolo del muro?!-chiese interdetta, posando il vassoio con i loro drink sul tavolo e poi, mettendosi a sedere con loro ...
-Niente! Lascia stare!-
-No, no! -intervenne Jet concitato ... -Ora racconti ad Amber cosa hai fatto! Forza! Sennò glielo racconto io!-
Joe lo squadrò ... -Guarda che non è necessario rendere di dominio pubblico i miei fatti privati! -
-Eh, no! Questa la racconti eccome ! Voglio vedere quando Amber ti prende a schiaffi !-
La ragazza aggrottò la fronte... -Che è successo?-chiese con un filo di preoccupazione e reticenza ...
-Ma niente di importante! -
-E tu lo chiami niente di importante il fatto che lei te la volesse dare di sua spontanea volontà e tu le hai detto no, grazie?!?!?-
Shimamura alzò esasperato gli occhi al cielo mentre Amber impallidiva e spalancava attonita la bocca ...
-Che hai fatto?!?-
-Sì, hai sentito benissimo! Ha fatto proprio quello! -
-Sei impazzito?!? Hai rifiutato Black Widow?!?-
Sospirò esasperato ... -Sì! Ho fatto proprio quello!  E allora? Non sono libero di fare quello che mi pare?! -
Jet alzò un sopracciglio ... -Tu sei di fuori se non capisci che hai detto di no a Black Widow! E che dopo averlo fatto, non avrai più alcuna speranza con lei!-
Il ragazzo abbassò lo sguardo e rimase in silenzio ...
-Beh ... non è proprio così ... -intervenne all'improvviso la ragazza, ripensandoci ... - ... in realtà invece,  avendole detto proprio di no, potrebbe essersi aperto l'unica via per arrivare al suo cuore, visto che a lui interessa quello, più che una scopata! -
-È rischioso come modo.-gli fece notare dB Rider ... -Black Widow ha un carattere molto complicato e dominante e non so quanto possa avere apprezzato un no, grazie ... detto soprattutto da lui, che invece non glielo ha mai detto !-
-Appunto!  È proprio per questo! Black Widow ha un carattere dominante e come tale apprezza più un uomo che le tiene testa e che le sa dire anche no, che un cagnolino ammaestrato che fa tutto quello che vuole lei, quando lo vuole lei! Inoltre, il fatto che l'abbia respinta, ha messo in chiaro che non è più solo lei a dettar legge, ma che d'ora in avanti deve fare i conti anche con lui! E tutto ciò, può aver aperto involontariamente una bella breccia verso il suo cuore! -
Jet la guardò turbato ... -La mente di voi donne è malata e perversa! Da dove diavolo hai tirato fuori una teoria così insensata e assurda?!?E’ folle! -
-Non è assurda né folle né insensata, anzi! E’ molto probabile! – rispose ferma, continuando poi con tono piccato … - Siete solo vuoi uomini che siete stupidi e non ci arrivate a concetti così semplici!-
-Tanto stupidi non lo siamo! O voi, che siete così intelligenti come dite, non ci vorreste accanto!-
-E chi ti dice che noi vi vogliamo per la vostra intelligenza e ... non per altro?-
Il ragazzo si zittì e la squadrò malamente ...
-E comunque ... -aggiunse imperterrita, senza fare caso al suo sguardo ... - ... se Joe vuole il suo cuore e non si accontenta del suo corpo e basta, è stata la cosa più giusta da fare! È stato semplicemente coerente con se stesso! Al contrario di molte altre persone che non lo sono e che si accontentano anche di ciò che in realtà non vogliono, solo per non rimanere a mani vuote! -
-E' un uomo! E come tale si dovrebbe accontentare proprio del suo corpo! -
-Jet, tu parli così, solo perché non vuoi capire che è un uomo innamorato! E come tale ... non si accontenta delle briciole! E vuole, come tutti, solo e disperatamente l'amore dell’altra persona! -
-Amber non dubito che sia così, ma stiamo parlando di Black Widow!  Lei non chiede. Lei ordina e tu esegui! Funziona così, normalmente! Quindi, ti accontenti di quello che lei decide e vuole, a prescindere!-
-Sì, certo! E proprio per psicologia spicciola quando ad una tale personalità dici di no, è allora che, in genere, si ottiene da lei ciò che si vuole! Non escludo infatti, che magari, non nell'immediato visto il terribile smacco subito, non si invertano addirittura i ruoli! Ovviamente, se Joe riuscirà a reggere lo stress e ad avere polso fermo con lei! E in tutta onestà, per come la vedo io, dopo quest'ultimo evento, potrebbe anche riuscire a toccare il fondo della tana del bianconiglio! -
-Ribadisco : voi donne state male! E te, Amber, in particolar modo!-
E mentre i due continuavano ostinati e indisturbati nella loro discussione a base di psicologia spicciola, sarcasmo e vetriolo,  Joe rifletteva sulla sua scelta, convincendosi sempre di più che quella fosse stata l'unica cosa giusta da fare ...
Devo giocarmi il tutto e per tutto, se la voglio avere senza compromessi ... Non mi interessano le briciole, voglio il suo cuore per intero. E so, che posso averlo. Devo solo essere più forte e deciso di quanto non sia la sua paura ... e allora, sarà finalmente mia ...
I’ll be the last man to fight against the world over one love … I can face any kind of threat for you, I only need you …

 

-Idiota! Dove diavolo sei?- esordì con voce stizzita …
-Sono in bagno … - mormorò esasperato, alzando gli occhi al cielo …
Così, senza neanche bussare, Black Widow aprì la porta ed entrò, ma …
-Idiota, cosa ca- si interruppe bruscamente, impallidendo e poi, diventando bordeaux …
-Sì?- chiese irritato, vedendola piombare nel bel mezzo del suo bagno …
La ragazza distolse imbarazzata lo sguardo e ridimensionò subito il tono … -Ecco … io … avevo bisogno di parlare con te … -
-Non potevi aspettare che avessi finito?-
-Non immaginavo che … stessi facendo il bagno … -
-Beh, certo! … è risaputo che in bagno si fanno solo cose di dominio pubblico!-
Con espressione bassa e imbarazzata,  non rispose ...
-Quindi? Cosa vuoi? Cosa c'era di tanto importante che non potessi aspettare a dirmi, senza precipitarti qui?-
-Hai finito con questo sarcasmo? - si innervosì ... -Comunque, se non fosse stata una cosa importante, non mi sarei comportata così. Quindi, vedi di uscire da lì e di venire subito in sala.-
-Va bene ... - sospirò con voce tranquilla, alzandosi con nonchalance dalla vasca e restando nudo di fronte a lei .... che, nel giro di pochi istanti, assunse diverse colorazioni e mancò poco così, che collassasse e finisse a terra!
Annaspando, afferrò con disperazione assoluta un asciugamano e, impacciata, glielo porse, voltando la testa dall'altra parte … -Puoi coprirti, per favore?-
Il ragazzo lo prese con estrema calma e sorrise divertito … -Dove è andata a finire la tua arroganza Black Widow? … una volta non mi dicevi che … tanto non avevo nulla che non avessi già visto?-
Sbuffò contrariata, girandosi arrabbiata di nuovo verso di lui che però, dispettosamente, non si era ancora coperto e non accennava a volerlo fare!
-Ti vuoi coprire, maledizione?- ringhiò furiosa, cercando di non guardarlo …
-Uhm ... sei la prima che me lo dice ... in genere, tutte le donne con cui sono stato, mi dicevano sempre la cosa opposta … strano! –
-Appunto.  Con cui sei stato. Io non rientro nella cerchia. – rispose piccata, incrociando le braccia al petto e sostenendo il suo sguardo presuntuoso ...
-Ah, già ... dimenticavo! Per te i preliminari non fanno testo e ... entrambe le volte non siamo andati oltre . -
La ragazza si irrigidì vistosamente e lui, finalmente,  si decise a legarsi l'asciugamano in vita e ad uscire dalla vasca ... -E ora, se permetti ed esci da qui, finisco di asciugarmi e scendo. -
Indispettita, lo mandò al diavolo e, sbattendo la porta del bagno, se ne andò ...

 

-Perché tu stai ridendo e lei invece sta ringhiando?-
-Così … - fece spallucce, facendo finta di niente …
-State zitti voi due. E’ una cosa importante. – li riprese seria, guardandoli in volto … -Abbiamo un grosso problema. –
-E cioè,  di grazia? -chiese strafottente ...
Black Widow, già irritata da prima, alzò contrariata un sopracciglio e gli si avvicinò, guardandolo con aria cupa ... -Se non ti togli quella insolenza dal volto, seduta stante, ti spacco la faccia. Mi hai capito, idiota? -
-Va bene ... provaci, allora. -la sfidò apertamente e con molta sicurezza, tanto che per un attimo la fece vacillare visibilmente ...
-Lo farò.  Stai tranquillo. Adesso però,  ho qualcosa di più importante a cui pensare.- si allontanò e poi, li guardò entrambi con espressione seria e grave ... - Come avevo iniziato a dirvi prima che mi interrompeste , abbiamo un grosso problema … per Kyoto, si sta infatti aggirando, a piede libero, un serial killer di giovani coppie e noi dobbiamo assolutamente fermarlo.-
I due ragazzi si irrigidirono, scambiandosi uno sguardo preoccupato ...
-Sì tratta di ... quegli omicidi di cui stanno parlando da oggi i giornali? – azzardò Jet con tono di voce fievole …
-Sì. E l’assassino è da giorni che vaga libero e indisturbato per la città. -
-Da giorni? Ma ... -
-Secondo le mie fonti, i primi omicidi risalgono infatti a due settimane fa, ma di comune accordo tra polizia e giornali, tralasciando anche i dettagli, sono stati resi noti solo oggi, insieme agli altri avvenuti negli ultimi due weekend, per non creare ulteriore panico tra i cittadini. -inspirò nervosamente ... –A quanto pare poi, sembra che l’omicida prediliga agire nel weekend e colpisca quelle coppie che si appartano in luoghi bui e solitari.-
-Quindi le vittime ad ora, sono sei?-
-Sì. E purtroppo per noi, ha un modus operandi ben preciso ... che secondo i miei informatori, ci riguarda molto da vicino. -
A quel punto, intervenne finalmente anche Joe ... -Che vuoi dire che ci riguarda molto da vicino?-
-Che ipotizzano che, per commettere gli omicidi, sia stata usata una katana. -
-Quindi, si tratta di un samurai ... -mormorò sconvolto ...
-Quasi sicuramente sì.  E dobbiamo fermarlo.  Al più presto. -
Shimamura rifletté un attimo ... -Che piano hai in mente? -
-Terremo sotto stretto controllo i luoghi in cui si appartano le giovani coppie e, appena si farà vedere, lo prenderemo. Noi, rispetto alla polizia, partiamo avvantaggiati visto che probabilmente è uno della nostra stirpe e sappiamo come può muoversi e agire. -
-Ok, ma siamo in tre ... -
-No, non siamo in tre. Albert, Pyunma e Geronimo ci daranno una mano. Inoltre ... – stranamente esitò ... - ... ho chiesto anche l'intervento di Apollo.-
-Cosa?!- gridarono sconcertati ...
-Apollo ci sarà molto utile. Le sue capacità in condizioni di scarsa visibilità sono superiori a quelle di molti altri samurai e noi abbiamo bisogno del massimo supporto. Per questo ... vi pregherei di mettere da parte le vostre divergenze con lui e di collaborare pacificamente. -
I due ragazzi la guardarono sconvolti e contrariati allo stesso tempo, ma non ebbero neanche il tempo di protestare perché il diretto interessato, un attimo dopo, spuntò inaspettatamente dalla cucina ...
-Io te l'avevo detto che non avrebbero apprezzato la tua idea, Black Widow! -disse affiancandosi a lei, con aria sicura e baldanzosa ...
-È uguale. Questo non è il caso in cui possiamo scegliere.-
-Sempre gentile tu!-le fece notare stizzito.
-Ascolta Apollo, te l'ho già detto quando ti ho contattato e te lo ripeto adesso davanti a loro : non voglio problemi e non voglio discussioni di alcun tipo. Per questo ... - si voltò verso Joe ... - ... ubbidite e attenetevi rigorosamente agli ordini che vi do. Non ammetterò alcun errore né disobbedienza. Il primo che sgarra, farà i conti con me e vi assicuro, che a questo giro, non ci andrò leggera. Ci siamo capiti? -
Torvo in volto, Joe sostenne il suo sguardo e poi, in silenzio, annuì insieme agli altri ...

 

-Pronti? Avete capito tutti, quali sono le vostre rispettive zone?-
Annuirono ...
-Bene.  Allora andate e ... state attenti. Se è uno della nostra stirpe è molto pericoloso anche per noi.-
Albert, Pyunma e Geronimo partirono immediatamente mentre gli altri ...
-Quindi io con chi vado?-
-Tu vieni con me.-
-Ok! - sorrise compiaciuto, guardando beffardo verso Shimamura ... -Non mi pare il vero di rispolverare i bei vecchi tempi! -
Black Widow fece finta di non averlo sentito e glissò apertamente ...  -Forza, andiamo. Non abbiamo tempo da perdere. - impugnò la spada e ...
-Aspettate un attimo. - esordì all'improvviso Joe con voce gelida ... -Perché lui viene con te?-
La ragazza si voltò turpe verso di lui ... -Mi era sembrato di essere stata chiara, no? Nessuna discussione di alcun tipo. -
-Certo, ma visto che tu già non hai problemi in condizioni di scarsa visibilità, non sarebbe meglio che venisse con uno di noi? Non so ... tipo con me. Visto che, comunque, tra noi sono quello che ha più difficoltà al buio.-
-Già. Concordo con Joe. -intervenne inaspettatamente anche Jet, con sguardo e voce impassibile, a dargli sostegno ...
Françoise li guardò entrambi in malo modo mentre Apollo scoppiava in una risata fragorosa ...
-Black Widow, lo sai come si chiama questo?  Ammutinamento! E ... - arrogante, guardò negli occhi del rivale ... - ... per di più, per pura ed evidente gelosia!-
Black Widow restò un attimo in silenzio, riflettendo su come poter agire senza creare un polverone, e poi ... -Apollo, scegli tu con chi andare.-
Il ragazzo non si scompose e anzi, fece buon viso a cattivo gioco ... -Ok ... allora, visto che mi trovo d'accordo con loro e che non ho paura di un romantico tête-à-tête con lui ... penso che, per questa volta, anche se a malincuore, ti lascerò da sola, mia cara Black Widow ... -
-Va bene. Fai come credi. Basta che stiate attenti e facciate il vostro dovere.- e senza aggiungere altro, prese e se ne andò, augurandosi che quei due non si ammazzassero tra loro ...

 

-Contento che sono venuto con te?-
Joe non gli rispose e continuò a guardare con attenzione le auto delle coppiette appartate ...
-Ti senti più sicuro ora che sono qui? - continuò imperterrito a provocarlo ... -E fammi capire una cosa ... stanotte, per farti stare tranquillo, dovrò dormire anche nel tuo stesso letto?-
-Noto che la tua parlantina irritante è rimasta tale e quale. -
-E la tua gelosia pure.-
-Apollo limitati a fare il tuo dovere e chiudi il becco.-
-Ok ... - sorrise divertito, guardando verso le auto ... - ... certo che non è il massimo fare il guardone! ... sinceramente, avrei preferito stare al posto del tipo là in fondo, con la sua ragazza inginocchiata ai suoi piedi ... Io adoro quel tipo di visuale ... lei che ti guarda da sotto ... con quell'espressione maliziosa e felice ... hai presente, no? I suoi bei occhioni cerulei che ti guardano dal basso mentre tu sei in paradiso ... - fece una pausa ... -Ah, dimenticavo ... no che non lo sai ... –
Fino a quel momento, anche se a fatica, era riuscito a resistere pazientemente, ma dopo quell’ultima provocazione, Joe non ci aveva più visto dalla rabbia e così, una volta tirato giù di forza dall’albero che stavano usando come punto di controllo, iniziò incurante di tutto a prenderlo a pugni …
-Sei solo un bastardo egoista! Io non riesco proprio a capire cosa abbia potuto trovare in te!- gli ringhiò contro, tirandogli un destro in faccia e mandandolo a terra …
Arrogante come sempre e ridendogli in faccia, non si fece scrupoli a rispondergli  … -Forse … ero semplicemente bravo a dominarla, proprio come voleva lei, e a soddisfarla!-ma a quell’affermazione, l’altro lo tirò su di peso per la maglia e, senza più controllare la propria forza, gli tirò un destro nello stomaco, mettendolo definitivamente ko …

 

-Che diavolo è successo?-
-Niente . –
Françoise alzò contrariata un sopracciglio … -Io non lo definirei niente il tuo volto livido e tumefatto.-
-Sono caduto dall’albero. –
-E sei atterrato sul destro di chi?- chiese irritata, spostando lo sguardo su Joe che stava facendo finta di nulla …
-Sul destro di nessuno. Direi piuttosto su qualche pietra.-
-Mi prendi per stupida Apollo?-
-No. Sai che non mi permetterei mai. –
-Non parrebbe. –
Il ragazzo si zittì e lei si avvicinò a Shimamura, prendendolo per un polso e obbligandolo a fargli vedere il dorso della mano … -Sentiamo … e tu … hai per sbaglio preso a pugni una pietra mentre passavi di lì?-
Infastidito, si liberò della sua stretta e, senza risponderle, distolse lo sguardo …
Black Widow li guardò entrambi … -L’unica cosa che vi ha salvato questa volta, è che per fortuna, nonostante la vostra totale mancanza di buonsenso, non è accaduto niente di grave. Altrimenti a quest’ora, vi avevo già conciato per le feste.-
-Ok, abbiamo capito. Ora possiamo andarcene?- chiese sfrontato mentre la sua espressione diventava furente …
-Questa tua strafottenza mi sta decisamente facendo irritare, Shimamura. Vedi di smetterla. Hai capito?-
-Perfettamente.-
-E?-
-E non ho alcuna intenzione di accontentarti. Ora posso andarmene?-
-Certo. Vai pure. E considerati fuori da questa missione. –
Joe la guardò cupo … -Tu non mi puoi buttare fuori. –
-Oh, sì che lo posso fare. Anzi, è proprio quello che sto facendo. – lo fronteggiò impassibile … -Sei fuori. – concluse voltandosi per andarsene, ma lui l’afferrò con decisione per un polso, trattenendola e girandola in malo modo verso di sé …
-Ribadisco : tu non mi puoi buttare fuori.- asserì con fermezza, liberandola poi, in modo brusco dalla sua stretta ed uscendo infuriato dalla stanza …
-Beh … non si può certo dire che non sia cambiato … - intervenne all’improvviso Apollo, riscuotendola dal turbamento che l’aveva assalita … - … non è più quel cagnolino addomesticato di qualche tempo fa!- rise debolmente … - Sai … credo proprio che l’eletto sia ormai sfuggito totalmente al tuo controllo … -
-Apollo, taci. Nessuno ti ha chiesto un opinione.-
-Come siamo suscettibili, Black Widow! Che c’è? Si è rotto il giocattolo? –
-Lui non è un giocattolo. –
-Ma lo hai trattato sempre come tale. –
-No. Non è vero. –
-E’ così, invece. Ma se non vuoi ammettere la realtà … -
-Io non devo ammettere nulla. –
-Ne sei proprio sicura?-
Si girò a guardarlo in volto … -Smettila di provocarlo. Stai giocando con il fuoco. –
-Pensi che mi faccia paura?-
-No. Ed è questo il problema. –
-E’ diventato a tal punto forte che temi per la mia vita?-
-Dami retta : lascialo stare. –
-Va bene … lo farò … ma dimmi solo una cosa … è diventato finalmente anche più forte di te?-
La ragazza non rispose e, agitata, lasciò subito la stanza …

 

Inspired by
Infinite’s  “Last Romeo”

 

 

It Has To Be You

 

-Maestro Seven, bentornato … -
-Ciao Joe! – gli si avvicinò, sorridendo … -Grazie per essere venuto a prendermi!-
-Si figuri, Maestro … - ricambiò il suo sorriso e poi, si piegò per prendergli i bagagli ... -Dia pure a me le valigie, Maestro … –
-No, faccio da solo! Non sono così vecchio, ragazzo!-
-Va bene … come preferisce … -
-Su, fammi strada e andiamo! Non vedo l’ora di rivedere tutti!-
Si avviarono verso l’auto del ragazzo …
-Allora? Che mi racconti? Che è successo da queste parti in mia assenza?-
-Apollo è venuto a farci visita.- rispose schietto e palesemente stizzito …
Seven si voltò a guardarlo sorpreso … -Ah … e come mai?-
-Abbiamo un problema in città e Black Widow ha reputato che ci potesse aiutare. –
-Capisco e … immagino che tu non l’abbia presa troppo bene … - mormorò a bassa voce, montando in auto …
-E’ solo uno spaccone. E noi siamo perfettamente in grado di cavarcela da soli. –
-Quindi … stai mettendo in dubbio le scelte di Black Widow? –
Joe si irrigidì … -Beh, ecco … -
-Tranquillo, ragazzo … a me puoi dirlo, se secondo te, ha fatto una scelta sbagliata. –
-Veramente … - uscì dal parcheggio della stazione … -Non è proprio così … -
-Ma avevo capito da te che avesse fatto un errore a chiamarlo!-
-No … ecco … - non sapeva più cosa dire … perché in realtà, in una situazione simile, non considerava un errore aver chiamato in loro aiuto un guerriero del suo calibro … anzi, ne avevano bisogno! Solo che si trattava di Apollo
-Joe scusami, ma continuo a non capire … - incalzò l’altro … -Ti puoi spiegare, per favore?-
-Lasci stare Maestro … ho parlato solo a sproposito … Black Widow non sbaglia mai nelle sue scelte … -
-Beh … questo non è detto! E’ un essere umano! Può sbagliare anche lei! Per ora, l’ho vista fare pochissimi errori … e più che altro in battaglia, perché tende sempre a voler rischiare più del dovuto, ma in fatto di strategia l’ho sempre vista agire bene … Inoltre, è capace di valutare accuratamente i pro e i contro delle scelte che fa, facendo una buona stima dei rischi in cui può incorrere … Tanto per farti un esempio : quando decise che era arrivato il momento di venirti a cercare ed eliminare i tre gemelli, aveva calcolato al dettaglio tutti i rischi di introdursi nel meccanismo dei fratelli per metterti alla prova e vedere se era vero che eri quel guerriero promettente di cui tutti parlavano e a cui poteva insegnare e affidare la Byeong, l’unica tecnica che potesse sconfiggerli … e infatti, come poi ha dimostrato, la sua valutazione si è rivelata più che giusta, ottenendo alla fine la vittoria sperata, ma … mai dire mai!-
Le sue parole gli riecheggiarono violenti e forti in testa, scioccandolo e stordendolo …
… decise che era arrivato il momento di venirti a cercare …
… aveva valutato tutti i rischi di introdursi nel meccanismo dei fratelli per metterti alla prova …
… se eri quel guerriero promettente di cui tutti parlavano …
… la sua valutazione si è rivelata più che giusta …
-Che cosa … ha detto … Maestro?- balbettò, sterzando all’improvviso e infilandosi in un posto vuoto …
-A cosa ti riferisci di preciso?-
-A tutto il suo ultimo discorso!-
Lo guardò turbato … -Beh …  io credevo che tu lo sapessi … -
-Cosa?-
-Che aveva saputo che eri il guerriero più promettente di tutto il Giappone e che aveva deciso di metterti alla prova per verificare se era vero … -
-Mettermi alla prova? … verificare … se lo ero?- era terribilmente confuso  … -Di che sta parlando Maestro?-
L’uomo si irrigidì … -Black Widow … non ti ha mai detto quindi del suo intento?-
-Intento?- sgranò gli occhi … e una bruttissima sensazione lo pervase …
-Sì … quello di cercare un guerriero che fosse adatto a diventare una sorta di protettore della giustizia … buono e leale … che potesse far regnare un minimo di equilibrio tra bene e male nel nostro mondo così travagliato dalla cattiveria e dall’arrivismo  … -
Joe impallidì, ma improvvisamente tutto cominciò a farsi chiaro … e comprese finalmente per quale motivo quando si erano scontrati le prime volte, lei non avesse mai mostrato la sua vera forza …
… mi stava solo mettendo alla prova per vedere il mio livello …
Quindi, è per questo che mi ha sempre allenato, insegnandomi a tenere sotto controllo i sentimenti … per non agire d’impulso e rischiare così, di perdere di vista la linea che separa il bene dal male … proprio come quella volta che decisi di uccidere Apollo e lei me lo impedì, per non farmi macchiare di un assassinio, dettato solo dall’ira …
Ora è tutto chiaro … da quello che Apollo le disse quella sera quando l’accusò di aver scelto me a discapito suo, al soprannome di eletto … e al fatto che non volesse alcun legame con me …
Chiuse gli occhi e inspirò profondamente …
… ero solo il tuo cagnolino ammaestrato, proprio come diceva Apollo …
… che stupido che sono stato a credere che tu potessi tenere a me …
… che ti potesse importare qualcosa di me …
… invece no, ero solo il tuo fantoccio, scelto con cura e perizia, da addestrare e plasmare come desideravi tu per il tuo progetto …
… e niente altro …
Riaprì improvvisamente le palpebre …
-Joe … tutto bene?-
-Sì, Maestro … tutto bene … - concluse con un filo di voce e sguardo affranto, rimettendo in moto e cercando di non mettersi ad urlare per la disperazione … 

 

-E’ probabile che stasera colpisca e noi dobbiamo impedirglielo a tutti i costi. Quindi massima attenzione. Mi avete capito?–
Annuirono e, come la sera prima, Albert, Pyunma e Geronimo se ne andarono mentre loro rimasero ancora un attimo …
-Black Widow perché Joe non è qui con noi?-
-Non saprei. – rispose laconica, evitando di guardare l’amico …
-Magari … - intervenne sarcastico Apollo … - … alla fine, ha fatto come fa sempre! Obbedisce docile come un cagnolino ai tuoi ordini!-
-Apollo, taci. – lo riprese infastidita mentre Jet lo fulminava con lo sguardo …
-Ok … starò zitto, visto che nessuno vuole vedere la realtà!-
-Tu dici, Apollo?- la sua voce li fece trasalire tutti …
-Toh! La prima donna è finalmente arrivata! – lo schernì sprezzante come suo solito … - Sai che il tuo amico ti aveva dato per disperso e Black Widow … era quasi sorpresa che le avessi veramente ubbidito? Incredibile,vero? -
Joe gli si avvicinò, senza prestare troppa attenzione alle sue parole, e lo fronteggiò con sguardo freddo e distaccato … -Forza, andiamo. E smettila di perdere tempo in inutili chiacchiere. –
-Va bene! Allora, andiamo compagno!-
Così, salutando Jet, ma senza degnare neanche di uno sguardo lei, se ne andò via con Apollo …

 

-Che hai?-
-Niente. –
-Sei strano. –
-E da quando ti preoccupi di me, Apollo?-
-Da quando sembra che tu non abbia più un’anima. –
-E che ti importa se è così?-
Joe si guardò attorno …
… tutto tranquillo …
-A me niente, ma … -
- … a Black Widow, sì?-
Rimase spiazzato … non tanto per la sua affermazione, ma perché c’era qualcosa di diverso nel suo tono …
-No, a dire il vero … mi riferivo a te. Comunque, se vuoi parlare di lei, dimmi pure! Sai che è sempre il mio argomento preferito! Soprattutto, quando si tratta di farti perdere la pazienza!-
-Ti diverti così tanto a deridermi?-
-Beh, sì ! –
Shimamura si voltò verso di lui … -E come darti torto? … sono solo … il suo cagnolino ammaestrato … -
Apollo restò in silenzio, fissandolo negli occhi per un lungo istante e comprendendo la verità … -Tu sai … vero? Adesso … hai scoperto il suo gioco … -
-Sì. Adesso so. –
-Ottimo … - rise debolmente … -Glielo ho sempre detto di lasciar perdere con la sua idea, ma non mi ha voluto ascoltare e ora, suppongo, subirà le conseguenze del caso … -
-Non sembri preoccupartene. –
-Perché dovrei? Ognuno è responsabile delle proprie azioni. Ed io, più che metterla in guardia delle conseguenze, non potevo fare altro. –
-Pensavo che provassi qualcosa per lei … e quindi ti interessasse invece. -
-Anche se fosse, le cose non sarebbero diverse … ha commesso un grosso errore e per questo, come tutti, pagherà gli esiti della sua stoltezza . -
-Beh, potresti sempre provare ad eliminarmi … così, il problema sarebbe risolto alla radice. -
-Eliminarti? E come? Se sei diventato talmente forte che neanche lei, riuscirebbe più a batterti ?-
-Te l’ha detto Black Widow?-
-No. Ma glielo ho letto negli occhi quando ieri ti sei imposto alla sua decisione. –
Sospirò triste, ma continuò con le sue domande al ragazzo … -Apollo … tu sai … quale è il suo progetto finale? –
-Che intendi?-
-Cosa ha intenzione di fare quando avrà raggiunto il suo scopo?-
-No … io sono sempre stato contrario alla sua idea folle e non ne ho mai voluto sapere niente. –
-Ho capito … posso chiederti però un’ultima cosa?-
-Dimmi …  -
-Tu sai il reale motivo del suo intento? Voglio dire … perché cercare qualcuno da addestrare e far diventare una sorta di paladino della giustizia? -
Apollo inspirò nervosamente, esitando sul dirglielo o meno, ma poi … -Sì. –
-Dimmi perché, allora. –
-Perché voleva contrapporre la luce alle tenebre … e creare un qualcosa di molto simile ad un antidoto al mostro Black Widow, creato da Ulaan Garmaa.-
Joe sentì una terribile fitta al petto e strinse nervosamente i pugni …
Quindi, è per questo che mi ha sempre trattenuto sia dall’avvicinarmi troppo che dall’usare le tecniche oscure …
… era semplicemente perché non dovevo abusarne o avrei perso il controllo … e a quel punto non sarei stato più il bene da contrapporre al male … la luce contro le tenebre …
Inconsciamente però, alcune parole usate da Apollo, smossero qualcosa dentro la sua anima e, senza accorgersene, iniziò a ripeterle turbato, come se fossero una chiave o una sorta di tassello mancante ad un concetto nebuloso ed esecrabile che lui non aveva ancora colto del tutto, ma che era lì latente e pronto a manifestarsi straziante nel suo orrore …
… luce e tenebre …
… luce e tenebre …
… luce e tenebre …
E tutto d’un tratto, in modo quanto inaspettato, rimettendo insieme tutte le informazioni sapute e ricostruendo i fatti, la sua mente carpì finalmente il machiavellico inganno e si liberò dalla coltre oscura di fumo illusorio e mendace costruito sapientemente da lei, sgranando atterrito gli occhi e comprendendo che le cose, seppur accuratamente montate, non erano quelle che sembravano …
Mio Dio … ma se è così …
All’improvviso però, uno rumore sospetto, attirò la loro attenzione e distolse lui da quella sconvolgente intuizione di cui però, era ormai perfettamente cosciente …
-Che è stato?-
-C’è qualcuno. – disse, ascoltando con attenzione per capire da dove provenisse il suono …
-Riesci a vederlo?-
Apollo guardò nel punto individuato … -Sì. L’ho visto. Deve essere il nostro obiettivo. Andiamo. –

 

-Ottimo lavoro di squadra!- si complimentò Albert con loro … -L’avete preso appena in tempo, fermandolo prima che commettesse un altro efferato omicidio! –
-Effettivamente … - lo guardò … - … abbiamo fatto un buon lavoro. Vero Joe?-
Il ragazzo annuì, restando in silenzio …
Sorrise … -Bene … allora, visto che ormai è tutto a posto, io tolgo il disturbo!-
-Te ne vai già?-
-Sì. Questo non è il mio posto. E poi, credo di aver sfidato abbastanza la sorte … - guardò prima Joe e poi, Jet … -E’ meglio che me ne vada … -
-Come credi!- Albert gli sorrise e non protestò …
-Signori … è stato un vero piacere rivedervi e darvi una mano! Alla prossima!-
-Alla prossima … Apollo … - sussurrò appena, riflettendo sul duro compito che lo aspettava … ovvero, smascherare definitivamente Françoise e il suo terribile segreto …

 

-Come mai non sei venuta a salutare Apollo?- esordì all’improvviso, annunciando così la sua presenza alla ragazza che inaspettatamente trasalì … -Scusami … non volevo spaventarti … - si affrettò ad aggiungere, dispiaciuto …
-Niente. E’ solo che … non mi aspettavo il tuo arrivo. – turbata, distolse lo sguardo da lui …
Joe alzò perplesso un sopracciglio … -Strano … da te non me lo sarei mai aspettato. In genere, sei sempre pronta ad ogni evenienza.-
-In genere. Comunque, avevo già salutato Apollo. – concluse con tono leggermente malfermo …
Il ragazzo annuì e le si avvicinò, guardandola in volto …
Tu sai che io so …
-Che c’è? Hai qualcosa da dirmi?-
-A dire il vero … dovresti essere tu a parlare. –
-Io? Ti va di scherzare? Io non ho niente da dirti. –
-Va bene. Come vuoi. Allora, lo farò io per te. – sospirò stancamente e, con determinazione, iniziò quella discussione fin troppo rimandata … -E’ inutile che continui a fingere, ormai so tutto. E non mi riferisco all’ingannevole scusa ufficiale, con cui hai pensato di fuorviare tutti, ma che con me, alla fine, non ha funzionato. –
Aggrottò la fronte, facendo finta di non aver capito … -Sai tutto? Ingannevole scusa ufficiale? … non so di cosa tu stia parlando. –
-Smettila di fingere e affrontami una volta per tutte.-
Mordendosi un labbro, si voltò nervosamente, dandogli le spalle …
-Dove pensi di andare?- la riprese, irritato …
-Da nessuna parte. Anche se … visto che sai già tutto, mi sembra inutile starne qui a parlare.-
-Ah, sì? E perché?  -
-Il perché è ovvio ... se sai tutto. –
-Non direi. Anzi, tutto l’opposto. – le si parò di fronte, guardandola dritta negli occhi … -Inoltre, non ho assolutamente intenzione di lasciarti  scappare, fino a quando non avrai ascoltato tutto quello che ho da dirti. –
Lo guardò e comprese che non c’era più via d’uscita … ormai, avrebbe dovuto affrontare i suoi orrendi e abietti scheletri nell’armadio … -Va bene. Ti ascolto. Però, non mi venire a dire che non te l’avevo detto di starmi lontano.-
Scosse la testa con espressione intransigente e arrabbiata … -Non è un attenuante il fatto che tu me lo abbia detto o che tu abbia provato in tutti i modi ad allontanarmi. E il tuo monito non ha niente a che vedere con quello che tristemente e invano hai tentato di nascondere. –
-Nascondere? – le sfuggì una debole risata ironica …
-Sì. Hai capito benissimo. La scusa ufficiale, quella del guerriero giusto e leale in grado di portare l’ago della bilancia, tra bene e male, all’equilibrio e quindi, di conseguenza, quella dell’ignaro, povero e semplice fantoccio da plasmare a tuo piacimento per questa nobile causa, con cui hai obnubilato la mente di tutti, non mi interessa e la possiamo anche saltare. Quello di cui voglio parlare è di quello che si nasconde dietro a questa idiozia. Ovvero di te e me. Black Widow e Joe Tempesta. Françoise e Joe. Tenebre e luce. –
-Credo di non seguirti. –
-Va bene. Allora, cercherò di essere più chiaro.- la sua voce era sorprendentemente ferma … - Io so quello che hai tentato di fare quella sera e so anche che l’unico motivo per cui sei venuta a Kyoto, sono io e non i gemelli. Come so anche, che mi hai usato … ma non per addestrarmi per diventare il paladino del bene a mia insaputa, ma perché dovevo essere il tuo assassino. E niente altro. – dichiarò grave e con cuore affranto … - E’ per quello che mi hai osservato e testato per tutto quel tempo … perché dovevi essere sicura di aver trovato l’eletto. Un guerriero che doveva essere forte, leale, rispettoso della vita e con un innato senso  della giustizia … perché solo per mano del tuo opposto, di colui che agli occhi di tutti era la personificazione del bene, la morte di Black Widow avrebbe avuto un senso e sarebbe stata la tua redenzione verso il mondo. – inspirò profondamente … - Purtroppo, per tutto questo tempo, non l’avevo capito che tu, nonostante tutto quello che avessi sempre fatto, ti vedevi sempre e comunque solo come il peggiore dei mostri che Ulaan Garmaa aveva creato e quindi, come tale, dovevi essere eliminato ... altrimenti, ti avrei fermato prima e avrei evitato tanto inutile dolore … - sospirò avvilito … - Sai … mi ero sempre chiesto quale male, quella ormai lontana sera di autunno, ti avesse spinto a gettarti sulla mia spada … ed adesso, fortuna o sfortuna, lo so. Appigliandoti infatti, al dolore che le mie parole ti causarono, apristi volontariamente la difesa, nel tentativo che io ti uccidessi e ti liberassi finalmente da te stessa, ma le cose non andarono così … e tu, presa dallo sconforto e dalla disperazione, perché cosciente che, nonostante tutto il tempo e gli sforzi fatti per trovare l’occasione perfetta, non saresti riuscita a mettere comunque fine al tuo incubo, hai tentato di ucciderti, buttandoti da sola sulla mia spada. –fece una pausa per riprendere fiato da quella sconvolgente e desolante consapevolezza … -Tanto … nessuno avrebbe mai creduto che Black Widow si fosse suicidata e tutto si sarebbe risolto come avevi pianificato : tu saresti sparita, proprio come desideravi tanto, e io, a mia insaputa, il tuo mezzo di redenzione verso il mondo, mi sarei rivestito della carica di paladino della giustizia che aveva sconfitto uno dei mostri peggiori che l’umanità avesse mai visto.- la voce gli si incrinò debolmente per quella amara constatazione … -Piano diabolico e probabilmente vincente … se però, non ti fossi imbattuta proprio in me … che non avrei mai potuto ucciderti. -
-Effettivamente, sei sempre stato una spina nel fianco. Non hai mai fatto quello che ti ordinavo. E il tuo carattere ribelle e indisponente è stato la mia rovina. –
Per un lungo attimo, restò a guardarla con disapprovazione, chiedendosi come facesse a continuare con quella sua sufficienza e indifferenza, ma d’altronde se lo doveva immaginare che avrebbe usato il Mind Control come difesa … -Perché non sei morta? O per il resto?-
Scosse nervosamente la testa … -Dobbiamo continuare ancora per molto con questa inutile discussione? Visto che mi pare che tu abbia una più che chiara visione di tutto!-
-Per tua sfortuna, sì. Perché non ho ancora finito. –
-Allora, sii breve. Perché mi hai già fatto venire il mal di testa. –
-Mi spiace per l’inconveniente, ma devi rimanere fino alla fine. –
-Perché? C’è la sorpresa?-
-Sì. Ma adesso fammi finire. – rispose secco e infastidito …
-Prego. - incrociò stizzita le braccia al petto e sospirò agitata …
-Dove eravamo rimasti? Ah, sì … che avevi tentato di usarmi per ucciderti e che, non solo non ha funzionato, ma il tuo perverso piano ti si è pure ritorto contro. –
-Perché ho dovuto addestrare un’idiota della tua portata?-
-No. Molto peggio!- disse sarcasticamente, stanco dei suoi modi indisponenti … - … ma a quello ci arriviamo alla fine! Adesso, continuiamo con tutta la tua messa in scena e i tuoi vani tentativi di mettere fine a questa storia che, palesemente, ti era sfuggita di mano. -
-A me non è mai sfuggito niente di mano. –
-Non direi. Perché ogni volta che scappavi e poi, tornavi da me … era la conferma che il tuo piano era miseramente fallito e non aveva più senso. Anche se tu, ovviamente, non ti rassegnavi ad ammetterlo. E proprio per questo motivo, mentre continuavi ad addestrarmi a rivestire il ruolo di luce da contrapporre alle tenebre, ne hai addirittura elaborato uno ancora più ingegnoso e machiavellico … ovvero : morire per mano di Giwalth, facendogli credere di essere inferiore a lui e dandogli così partita vinta … ma beninteso, il tuo piano non si limitava a questo! Perché, altrimenti, non avresti ottenuto quello che volevi e che ti eri prefissa da sempre!-
-Smettila di fare lo spiritoso. E finisci il tuo riassunto. – lo riprese spazientita, diventando sempre più cupa in volto …
-Sei curiosa di conoscere la sorpresa?-
-No. Voglio solo andarmene. –
-Ok … - continuò, questa volta però, senza prestare troppa cura alla sua indifferenza … -Quando dicesti quelle parole … perdonami … per tutto quello che ho fatto … io, purtroppo, non compresi assolutamente il loro reale significato … ma come avrei potuto? … allora, non sapevo quello che so ora … e così, mi sono lasciato influenzare da quello che aveva detto Giwalth, non capendo la reale drammaticità di esse e della situazione … ma adesso … adesso ho capito … come ho anche capito quale era il tuo piano iniziale e il fatto che, soprafatta da te stessa e dagli eventi accaduti tra noi quella notte all’Hot Baby, sei stata spinta … per non dire obbligata dalle circostanze, a metterlo in atto. – prese fiato, cercando la forza per concludere quella dolorosa spiegazione … - Hai cercato e attaccato Giwalth solo quando eri certa che io avrei potuto sconfiggerlo … perché eri cosciente che, una volta saputo della tua morte per mano sua, lo avrei cercato in capo al mondo per ucciderlo e non potevi certo correre il rischio che, indesideratamente, io morissi in battaglia … oppure, tutti i tuoi progetti e tutti i tuoi sforzi sarebbero stati vani mentre così, in base ai tuoi conti, uccidendo lui, io avrei definitivamente affermato la mia forza e l’immagine di paladino della giustizia! Insomma … un piano perfetto! Tranne per un punto … -
-Fammi indovinare? Tu. –
-Esatto. Vedo che mi stai seguendo, allora.-
-No. Ma ormai ho imparato che i miei piani, se ci sei di mezzo tu, diventano un fallimento. –
-Probabile. Comunque, Giwalth, da tuo Maestro e grande stratega che era, aveva visto molto più avanti di te e ti ha giocato un inaspettato e subdolo colpo basso, tirando in ballo, prima del tempo previsto, me … obbligandoti così, a cambiare tutti i tuoi piani e a metter su tutta quella scenetta ben montata e apparentemente veritiera, in cui mi hai fatto credere che lui era superiore a te e che, addirittura, temessi per la mia vita in caso di un suo attacco, ma … tutto è stato inutile. Perché : come tu, gentilmente, hai fatto notare prima, io sono l’inconfutabile e assodata causa del fallimento di ogni tuo piano e ... –
Sbuffò esasperata … -E questo lo avevamo capito. Puoi concludere per favore? La mia emicrania è peggiorata nel frattempo. –
-Quanto mi spiace … - disse con tono fintamente rammaricato … - … e chissà quanto peggiorerà fra poco … -
Alzò contrariata un sopracciglio e lo fulminò sul posto … -Finisci. –
-Certo. Concludo subito … - si fermò bruscamente … - … anzi, no. Fallo tu per me, rispondendo a due domande . -
-Come, prego?-
-Sì,hai capito bene : rispondi a due domande. - fece un passo in avanti verso di lei … -Perché hai commesso quello stupido errore mentre stavi per sferrare la Byeong contro i Gemelli Tibetani? … perché lo sai, vero? … li avresti sconfitti, senza quel gesto inconsulto e, apparentemente, senza senso … inoltre, perché hai preso tempo con Giwalth, rimandando il tuo piano iniziale e passandolo invece con me, quando eri finalmente così vicina alla meta?-
Restò in silenzio per diversi istanti, sostenendo il suo sguardo, e poi, esordì impassibile … -Errori di valutazione. –
-Errori di valutazione … - ripeté, riflettendo sui termini usati da lei …
-Sì. –
-Beh … ammetti però, che detto dalla grande e infallibile Black Widow, suona strano … comunque, tutto sommato, pensavo peggio! - si mise a ridere con ironia …
-Che c’è da ridere?-
Tornò serio e senza scomporsi continuò … -A dire il vero … niente.-
-Allora, smettila.  E se hai finito, io me ne vado. –
-Nel senso che scapperai di nuovo da me per poi tornare, come fai sempre? Proprio come hai fatto la prima volta, dopo la sconfitta dei gemelli, quando hai infranto, probabilmente, per la prima ed unica volta nella tua vita, una promessa che hai fatto? –
-Nel senso che ti sto per mandare al diavolo, se non la smetti con il tuo sarcasmo odioso e queste domande senza senso. –
Fece spallucce … -Cerca di capire … per tutti questi anni, mi sono sentito solo un patetico idiota perché tu marciavi e sfruttavi, a tuo favore, la mia confusione emotiva per non affrontare te stessa, ma adesso … adesso che tutto è chiaro come la luce del sole, mi sento più leggero e sereno … ed è normale che mi venga da esprimerlo ridendo : è una sorta di liberazione! E comunque … io non le definirei domande senza senso.-
-Secondo me lo sono. Come, sempre secondo me, invece, si chiama esaurimento nervoso il tuo. O forse, addirittura, pazzia.–
-Beh … entrambi, li ho rischiati più e più volte grazie a te! – concluse sarcastico, avvicinandosi a lei ulteriormente … -Quindi? Lo fai tu, di tua spontanea volontà, o devo dirlo io cosa sono stati gli errori di valutazione e che cosa, alla fine, ti ha scombinato realmente anche l’ultimo piano, portandoti a perdere di vista, di nuovo, cosa ti eri prefissa, Françoise?-
-Io non ho altro da aggiungere. Questo è il fondo della tana del bianconiglio e non c’è altro. – rispose ferma, senza vacillare …
… la tana del bianconiglio …
… chissà se te lo ha detto Amber o lo hai pensato tu, di tua spontanea volontà …
-No. Non è così. E tu lo sai bene. – la fronteggiò sicuro e deciso, in quello che, finalmente, era l’ultima battuta di quel bad romance … - L’unica e assoluta verità, a monte di tutto, quella che ti ha portato a non essere più certa delle tue convinzioni e dei tuoi propositi e che ti ha diviso a metà l’anima, è che tu mi ami. Ed è per questo che hai prima commesso quell’errore con i tre gemelli e poi, quello con Giwalth … questo, è il solo, unico e reale fondo.–
… il tempo si fermò inesorabilmente e lei annichilì … tanto che, le ci vollero diversi minuti, prima di riuscire a riacquisire il controllo sul Mind Control e a darsi di nuovo una facciata di freddezza e distacco, liquidandolo con …  -Hai altro da dirmi? Altrimenti, io me ne vado. –
Joe annuì mesto e poi concluse … -Sì … un’ultima cosa … - abbassò il tono della voce, fino a ridurlo ad un fievole e timido sospiro e … - Se vivessi di nuovo la mia vita … se rinascessi più e più volte … io non potrei vivere neanche un giorno senza di te. Tu sei l’unica che vorrò accanto, tu sei l’unica che amerò … sarò … sì … perché sarò tanto felice se potrò stare con te … -

 

 

To be continued …

 

Inspired by
Yesung’s  “It Has To Be You”

 

Amore e passione - Love and passion - Ai to jonetsu


© 24/08/ 2015

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